lo "sborone" Bolognese

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
premessa: occorre avere un minimo di dimestichezza con il dialetto...altrimenti non capite.



LO SBORONE BOLOGNESE

E' quasi mezzogiorno , il classico sborone bolognese fancazzista di lusso, si alza, va davanti allo specchio, si guarda.

-Sssoccia, che cartola che ho!

poi si lava, si veste, si riguarda allo specchio.

-Mo sssssoccia, se sto bene coi geccherson!

infila le scarpe.

-Sssoccia, che fanghe di prima!

E' tardi , guarda l'orologio.

-Mo sssoccia sto rolex, spacca il minuto!

E' ora di uscire, apre la porta e prima di andarsene butta un occhio alla sua casa.

-Mo sssoccia, attico con vista due torri, che ca' !

Scende le scale, va in garage.

-Oh gninta ! Porsc caienn turbo.... sssoccia che ferro che ho !

Mette in moto e va.. decide di andare a trovare la sorella che non vede da tempo e si e' fatta suora di clausura. Arrivato al monastero, parcheggia al centro del piazzale e si avvia verso l'entrata. Bussa.
Niente. Ribussa. Niente. Bussa ancora.
Apre un Abate, anziano e soridente.

-Sciono qui per vedere Adalgisa, mia sciorella...

L'abate allarga le braccia e risponde..

-Mi spiace signore, ma sua sorella non puo' riceverla. Adesso e' sposata con Dio..

- Mo ssssssoccia, sanza cugnè!!


:D :D
 

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