l'Ucraina si è arresta all'impero USA ecco le prove

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un generale ucraino consegna inginocchiandosi una sciabola all' ambasciatore USA in Russia, John Tefft


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L'imbarazzante gaffe di un generale ucraino

Un noto giornalista ucraino, Vladimir Skacko, ha postato nel suo account di Facebook la foto di un generale ucraino che si inginocchia e consegna la sciabola a un diplomatico statunitense, l’ex ambasciatore degli Usa a Kiev John Tefft, recentemente nominato capo della diplomazia americana in Russia. Un gesto che nel codice militare significa ammettere la resa del proprio Paese al vincitore. Se si fosse trattato della consegna di un’arma bianca per merito o valore personale, infatti, a inginocchiarsi e prendere la sciabola sarebbe stato il diplomatico. Insomma l’alto grado militare ucraino ha “capitolato” di fronte agli USA, consegnando umilmente al “vincitore” la propria arma





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un generale ucraino consegna inginocchiandosi una sciabola all' ambasciatore USA in Russia, John Tefft

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un generale ucraino consegna inginocchiandosi una sciabola all' ambasciatore USA in Russia, John Tefft
 
NIcolai Lilin, autore de l'educazione siberiana, ucraino di origine, una voce dal fronte che non racconta frottole pagate dai nazisti, sulla vera situazione in ucraina. Quello che scrive lui non lo sentirete mai in nessun tg o mass media.







Nicolai Lilin ha aggiunto 5 nuove foto.
Ecco i primi risultati della politica aggressiva e disumana del nuovo presidente ucraino. I civili massacrati, le case distrutte, la gente costretta a nascondersi dai bombardamenti nei sotterranei. È questo il modo in cui in Ucraina si vogliono portare democrazia e libertà? Vogliamo qui in Europa un altro paese guidato da politici che costruiscono la propria storia sul sangue dei cittadini innocenti?
 
I DENTI DEGLI OLIGARCHI. IL CASO BIDEN
Postato il Giovedì, 15 maggio @ 08:33:06 BST di davide
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DI PINO CABRAS
megachip.globalist.it

Il figlio del vicepresidente USA al centro dell'industria del gas in Ucraina, assieme all'ex presidente della Polonia. Le alleanze flessibili con mondi mafiosi.

R. Hunter Biden, figlio del vicepresidente USA, Joe, ha ereditato dal padre un numero incredibile di denti. Con questi ci sorride energicamente dalle sue foto ufficiali. Ora ci informano che quei denti azzannano una delle più ambite poltrone dell'Ucraina, facendo di lui uno dei nuovi padroni della Kiev post-golpista. Biden il Giovane si è infatti da poco insediato nel consiglio di amministrazione della più importante compagnia ucraina di estrazione del gas, la Burisma, con i pozzi in Europa e la sede a Cipro, dove la controlla un'altra impresa off-shore di diritto cipriota, la Brociti Investments Ltd. Vedremo poi dove vanno le tracce.



Durante il volo che lo ha portato dai cieli dell'élite statunitense alle alte sfere dell'oligarchia di un paese post-sovietico, il rampollo americano ha potuto anche lui riflettere su come è cambiata la parola oligarca.


Sino a vent'anni fa l'oligarca era un generico esponente di un sistema di governo che poche persone imponevano a tutti. L'oligarca post-sovietico è invece una cosa più specifica: è un uomo d'affari che ha arraffato - mentre occupava una posizione dominante derivante dalla politica - le immense ricchezze pubbliche tratte dalla selvaggia privatizzazione dell'economia sovietica dopo il crollo dell'URSS. Questo tipo umano è ormai l'unico a essere etichettato come oligarca. La russofobia che regna nel discorso pubblico occidentale fa il resto: a est, anzi, in Russia, ci sono oligarchi; da noi, invece, sani imprenditori di specchiata virtù che mai oserebbero spolpare una nazione. Come definire altrimenti un De Benedetti?

Pazienza se moltissimi oligarchi russi, prima di decidere se appoggiare o combattere la nuova "verticale del potere" di Putin, siano stati per prima cosa delle creature occidentali.

Ma Hunter Biden è lì a ricordarci, con il suo cursus honorum e i suoi denti, stretti su un cucchiaio d'argento, che gli oligarchi esistono anche qui a Ovest, e prosperano e frequentano tutti i corridoi che portano alle stanze del denaro, dei governi, dell'intelligence. Con una colossale excusatio non petita, a Washington ci provano lo stesso a dircelo: secondo loro, le entrature nel governo, per il figlio del numero due della Casa Bianca non contano. E pertanto Biden ha ottenuto la sua carica nella lontana colonia europea solo per via del suo curriculum. Se i fatti ci dicono altro, è colpa nostra, che siamo prevenuti. È solo una coincidenza, infatti, che il 21 aprile Biden il Vecchio porti la sua dentatura a Kiev per dettare i suoi voleri, e che proprio negli stessi giorni Biden il Giovane diventi l'homoamericanus dell'azienda più strategica del Paese, in piena battaglia del gas.

Il sospetto è che laggiù servisse uno sperimentato oligarca, appunto, che facesse da ufficiale di collegamento fra l'oligarchia locale e gli ottimati di Washington. E il dottor Hunter Biden aveva davvero il curriculum giusto per questo compito urgente: carriera universitaria presso le più prestigiose ed elitarie università private, e poi un impressionante lavoro di interconnessione interno e internazionale fra multinazionali, organizzazioni non governative imbevute di valori (soldi) governativi, uffici legali di super-lobbisti, ecc.

Soprattutto, Hunter Biden è uno dei più stretti collaboratori del presidente del National Democratic Institute for InternationalAffairs (NDI), un'organizzazione creata dal governo USA come emanazione del National Endowment for Democracy (NED) per canalizzare contributi e donazioni miranti a «rafforzare la democrazia» in 125 diverse nazioni. Cioè un elemosiniere politico, una delle fabbriche delle rivoluzioni colorate di mezzo mondo, presieduta nientemeno che da Madeleine K. Albright, ex Segretario di Stato ai tempi di Clinton e del bombardamento della Serbia. È quella stessa personalità politica che disse in TV che mezzo milione di bambini morti per l'embargo in Iraq erano stati «un prezzo giusto», e ne era valsa la pena ("the price is worth it?") (video)


Biden si sceglie buone compagnie. Sempre assieme alla Albright, è fra gli amministratori del Truman National Security Project, un centro di formazione che impiega ingenti risorse per forgiare intere leve di esponenti politici progressisti intorno ai temi della sicurezza nazionale. Quando sentite qualche vago esponente di sinistra che parla bene della guerra, sappiate da dove viene imbeccato.

Secondo Hunter Biden, il proprio compito a Kiev consisterà nel dare buoni consigli su «trasparenza, corporate governance e responsabilità, espansione internazionale e altre priorità» al fine di contribuire, nientemeno, «all'economia e al benessere del popolo ucraino.»

Sembra di sentire le stesse parole pronunciate nel 2003 per l'Iraq da Paul Bremer, il governatore coloniale insediato dal presidente George W. Bush quando invase e devastò quel paese. Ma mentre gli imperialisti repubblicani avevano una concezione rudimentale dell'«esportazione della democrazia», la gente dell'NDI è più duttile, perché afferma che «l'NDI non presume di imporre soluzioni né ritiene che un sistema democratico si possa replicare da qualche altra parte». Semmai, l'NDI «condivide esperienze e offre una serie di opzioni in modo che i leader possano adattare quelle pratiche e istituzioni che possano lavorare meglio nel loro proprio ambiente».
"Adattare" è dunque la parola chiave. E gli imperialisti democratici americani in Ucraina si sono "adattati" così bene da allearsi con partiti fascistoidi e formazioni paramilitari naziste.
Si tratta di un'alleanza scandalosa che non imbarazza minimamente gli esponenti del Partito Socialista Europeo. Come non scandalizza nemmeno il plurimiliardario Ihor Kolomyski, fondatore della European Jewish Union, doppia cittadinanza ucraina e israeliana, co-proprietario della banca Privat e di diverse società che hanno individuato grosse riserve di gas naturale proprio nelle zone ucraine in cui si combatte.

Un'inchiesta di Forbes ha descritto molto bene il modo in cui Kolomyski ha fatto fortuna: «Kolomyski ha usato delle forze "quasi-militari" della banca Privat per far valere l'acquisizione ostile di aziende, arruolando un gruppo di "teppisti, armati di mazze da baseball, spranghe di ferro, gas e pistole con proiettili di gomma e motoseghe" per prendersi con la forza un impianto siderurgico a Kremenchuk nel 2006 e ha usato "un mix di ordini del tribunale fasulli (spesso per mano di giudici e/o cancellieri corrotti) e di maniere forti" per sostituire amministratori nei consigli di amministrazione delle società delle quali acquistava le partecipazioni».
Si vede che a Forbes non hanno molta dimestichezza con la cronaca antimafia, che userebbe invece concetti più brevi per descrivere il profilo criminale di un siffatto personaggio.
Il presidente golpista Turchynov, a ogni buon conto, lo ha nominato governatore dell'Oblast di Dnipropetrovsk, una regione confinante con i punti caldi della rivolta dei russi d'Ucraina. Kolomyski ha promesso «una taglia per chi catturi militanti sostenuti dai russi e ricompense per chi depone le armi».
Questo magnate della finanza e del gas - fra un impegno di cosca e l'altro - sarà uno di quei campioni di «trasparenza, corporate governance e responsabilità» con cui dovrà interloquire Mister Biden jr.
Qui c'è un punto ancora più interessante.
Il sito di documentazione anticorruzione ucraino (AntAC), d'ispirazione alquanto americana, nel 2012 ha tentato di ricostruire a chi possa appartenere davvero la Burisma, che si presenta come la faccia più alla luce del sole della catena proprietaria dell'impresa gasiera. Una volta che si muovono nel territorio finanziario off-shore, le tracce diventano più difficili, come in una caccia al tesoro mondiale.

Abbiamo visto che la Burisma è controllata dall'entità cipriota Brociti Investments Ltd, che l'aveva rilevata dai precedenti proprietari, gli oligarchi Mykola Zlochevsky (ministro dell'energia del deposto presidente Janukovich) e Mykola Lisin (nel frattempo deceduto). Nello schema finanziario della vendita della Brociti sembra essere coinvolta un'altra grossa impresa del settore degli idrocarburi, la Ukrnaftoburinnya. Se vogliamo sapere chi possiede Ukrnaftoburinnya, le tracce ritornano a Cipro, dove il 90% della società sta in pancia alla Deripon Commercial Ltd. Qua dobbiamo fare un volo più lungo, perché la Deripon è controllata a sua volta da una holding delle Isole Vergini britanniche, la Burrad Financial Corp. Laggiù la nebbia, ancorché ai tropici, diventa fittissima. Ma il nome della Burrad non è tuttavia insignificante, perché ricorre in svariate inchieste che ricostruiscono le operazioni finanziarie gestite dalla banca Privat. Cioè la banca di Ihor Kolomyski.
Per Forbes, comunque, resta probabile che il proprietario sia ancora Zlochevsky (con possibile suo doppio gioco).

Lo so, vi siete persi. E anche io. Ma provo a riassumere.

Kolomyski, tramite società off-shore, era il dominus della Burisma, la più importante impresa estrattiva del gas in Ucraina, in cui ora si impegna in prima persona quel dentone di Hunter Biden.
Kolomyski l'ha ufficialmente ceduta, grazie a uno schema finanziario che gli era familiare, a un'impresa off-shore di cui perdiamo le tracce dei proprietari.

Nello stesso tempo Kolomyski è diventato un'autorità politica territoriale di riferimento per le aree in cui si presume la presenza di grandi riserve di gas in mano alla società di cui è amministratore Biden.

L'Ucraina, grazie alle nuove tecnologie estrattive per gli idrocarburi sviluppate negli ultimi anni dagli USA, è ormai un centro di attrazione per esplorazioni e sfruttamento di nuove aree. La coltivazione di questi giacimenti - ora pienamente sfruttabili nell'orbita nordamericana - minaccia apertamente la posizione dominante di Gazprom, ossia l'architrave energetica della rinata potenza russa.

Il fatto che il cuore del potere USA si scomodi per gestire così da vicino la pratica del gas inviando il figlio del Vicepresidente conferma la crescente rilevanza politica di questa partita. Solo la subalternità, la ricattabilità e le misere ambizioni sub-dominanti dei politici europei potevano consentire questo gioco.
Non è un caso che l'altro eminente consigliere di amministrazione della Burisma - profilo tutto politico anche il suo - sia l'ex presidente della Polonia, Aleksander Kwaśniewski, un campione di ingerenza atlantista (e polacca) in Ucraina.
Il portavoce del Cremlino fa ironia, mentre dichiara di non vedere un conflitto d'interesse nel ruolo di Biden. «In fondo, come tutti sanno, non c'è nessun gas in Ucraina. Il gas in Ucraina è russo.» E mostra i denti. I suoi.

Pino Cabras
Fonte: http://megachip.globalist.it
Link: megachip.globalist.it | I denti degli oligarchi. Il caso Biden
13.05.2014
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Ecco un articolo interessante. Pare che gli occidentali si stiano accorgendo che il nuovo presidente ucraino è una marionetta dei poteri corrotti. La fonte originale proviene dalla relazione di #Wikileaks grazie @Alfredo d'Ecclesia per la segnalazione!

Quand des câbles diplomatiques confirment que le Président d'Ukraine Porochenko est une...
openews.eu

Plusieurs câbles diplomatiques de 2006, révélé par Wikileaks, confirme que le nouveau Président d'Ukraine Porochenko est une marionnette à la solde des Etats-U

 
Terra Dei Pazzi e Oltre: Bombe a mano, oche, riflessioni e crisi, grossa crisi.

Di Nuke The Whales , il 16 agosto 2015 - 6 commenti
Terra Dei Pazzi e Oltre: Bombe a mano, oche, riflessioni e crisi, grossa crisi. - Rischio Calcolato | Rischio Calcolato



Volevo prendermi qualche giorni di vacanza, ragazzi, e ricaricare le batterie, ma a lcuni amici mi hanno fornito qualche spunto, e non potevo abbandonarli.
Voglio dire, c’è una guerra in corso, per chi non se ne fosse accorto, e ognuno deve fare quello che può, come dicevano gli olandesi : “Een Rollende steen neemt geen mos mede“.
lo so , è un detto presente anche nel mondo anglosassone e in quello italiano, ma sono birichino, ormai dovreste saperlo.
Per aiutarvi ho pensato di scriverlo in lingua desueta.

Partiamo dalla prigione per debiti, simpatica proposta di legge del Governo Dei Pazzi , ho chiesto aiuto al mio amico Ilio, che mi risponde così:

Caro Nuke, qui a Mosca non ho gran possibilità di fare ricerche, ma ti segnalo un paio di cose interessanti. La “carcere per debiti” in Europa è stata abolita nell’800, un po’ per ragioni umanitarie, un po’ per ragioni economiche (si pensava che prevedere conseguenze penali all’insolvenza patrimoniale civile costituisse un freno allo sviluppo economico).
Il primo stato europeo ad abolire la carcere per debiti fu la toscana di Pietro Leopoldo, nel 1782.
Il Regno d’Italia lo abolì nel 1877.
In un manuale di procedura civile del 1883 si legge “la carcere per debiti è la fedele espressione della barbarie di popoli rozzi, la sua graduale abolizione va di pari passo con la conquista della civiltà” (Mattirolo, Trattato di diritto giudiziario civile italiano, Torino, 1883).
Ora questa idea ucraina a quanto pare ha avuto un paio di precedenti, negli USA (potevano mancare?) e in Grecia durante il governo Samaras (nel 2013).
Parrebbe che in questi paesi si sia ripristinata una blanda forma di responsabilità penale per debiti civili.
Non sono in grado però di controllare esattamente se queste notizie, di cui trovo traccia online, siano veramente fondate sul piano giuridico.
Per certo posso dire che in Italia c’è qualche tendenza in questo senso non sul piano legislativo, ma su quello giurisprudenziale.
Ovvero, non con una legge nuova, ma interpretando la legge vecchia. Mi riferisco all’art. 641 c.p. che punisce l’insolvenza fraudolenta, ovvero l’insolvenza corredata da un elemento psicologico consistente nel celare all’interlocutore la propria condizione economica.
Una sentenza della Cassazione Penale del 2014 (30.022/14) descrive come insolvenza fraudolenta anche il semplice SILENZIO sulle proprie condizioni economiche.
In sostanza: se io non ho una lira, so di non averla, e vado a comprare una TV di tre metri, e poi non pago, ho una responsabilità penale per il solo fatto di non avere avvertito il commesso della mia situazione precaria all’atto dell’acquisto.
E’ una china molto pericolosa, che di fatto potrebbe ripristinare procedimenti penali in moltissimi casi del genere.
Concludendo, la carcere per debiti, è una misura che economicamente ha effetti controproducenti, scoraggiando il consumo. Ha una funzione di deterrenza e di controllo sociali.
E’ un istituto tipico di società con economie poco sviluppate o in grave tracollo, ed è sintomatico che le spinte in questa direzione si registrino in paesi semi autoritari come gli Stati Uniti o in difficoltà come Italia e Grecia.
Quanto all’ucraina, la sua funzione di laboratorio sociale come prospettiva di una nuova Europa è sempre piu evidente.
Spero di essere stato utile.

Guardate un po , un parere professionale di un avvocato del tutto gratuito e disinteressato, sull’argomento “prigione per debiti”.
A parte gli scherzi Ilio è un serio professionista bolognese, una delle “menti libere”, come me, di quelli che si chiede se le cose non sono diverse da come i media ce le propongono.

Grazie fratello!

Poi sono stato aiutato dai miei “agenti all’Avana”, ovvero da alcune persone ben radicate in territorio ucraino.
Dovete sapere che nella Terra Dei Pazzi la legge è soggetta ad “interpretazioni” anche peculiari, in pratica i giudici sovente decidono in favore del più ricco o di chi comunque ha pagato di più.

E questo si vede bene su cosa è successo l’inverno scorso nei confronti degli agricoltori.
In Ucraina molto sono morti durante la guerra, mi riferisco ai coscritti richiamati dal governo di Kiev, e quelli di loro che erano agricoltori, morendo o comunque risultando dispersi hanno causato gravi problemi alle loro famiglie.
Inoltre i grossi aumenti di gasolio, fertilizzanti e delle sementi hanno messo parecchi in condizioni di non poter onorare i debiti.
A costoro, con veloci provvedimenti giudiziari è stato portato via tutto, casa, trattori e concessioni dei terreni.
I terreni non sono acquistabili in Ucraina, ma sono concessi agli agricoltori su base pluriennale.
Case e trattori sono state venduti all’asta al migliore offerente, e si fa nel giro di pochi giorni, nei paesi dell’est, di solito.
Le concessioni, invece sono state vendute dai tribunali a società sconosciute ed anonime, di cui non si sa per definizione il proprietario.
E le società stesse hanno venduto , a non si sa quale prezzo a grosse aziende straniere la concessione dei terreni stessi, con opzione per il rinnovo.
Qualcuno ha detto Monsanto? Io non lo ho detto….
Per quanto concerne la prigione dei debiti per i debitori “normali”, provenienti dalle città, non credo che il piano preveda di metter qualcuno in galera.
No, credo che una banca o un creditore possa, in futuro “indirizzare” i giudici verso un debitore che ha qualcosa da perdere, tipo terreni, proprietà immobiliari o quote di aziende.
Un veloce processo, tutto sequestrato e venduto ad un prestanome, che poi rivenderà a “prezzo di favore” il bene ai creditori stessi.
E se il debitore dovesse protestare lo si può sempre arrestare per poter disporre tranquillamente dei suoi beni.
Il “prestanome” non è altro che un nomi di fiducia dei politici locali e dei giudici stessi che si occuperanno di queste faccende, ovvio.
Mi è sembrato di leggere qualcosa del genere nei romanzi di Dickens, che già a fine 800 deplorava certi metodi, ritenendoli non ingiusti, in quanto perfettamente in regola con la legge di allora, ma immorali.
Come molti, io ritengo che l’Ucraina non sia solo uno dei teatri di battaglia dell’epico scontro tra oriente e occidente, in corso in questi giorni, ma anche un gigantesco esperimento.
Si vuol vedere quanto profondamente si possa infilare un grosso cetriolo nel culo in tutti gli abitanti di una intera nazione, prima che qualcuno dica “ahi!”.
La risposta è, purtroppo, molto, molto in fondo.
Occorre un bel colpo di stato, un malessere generale, e , soprattutto, un “nemico” a cui dare la colpa.
Nella Terra Dei Pazzi i russi sono diventati il “capro espiatorio globale” ovvero un popolo intero di malefici personaggi, tutti votati a distruggere la povera Ucraina mite e indifesa.
La buona Arendt avrebbe parlato di “banalità del male”.
ma un grande studioso come lei , una persona intelligente, mite e gentile non poteva pensare altro, poteva definire il male solo come banale.
Quelli come me forse possono essere dotati di un barlume di intelligenza, ma no, non siamo “gentili ” e “miti” per niente.
No, il male non è banale, il male è cattivo, ignorante, perverso, testardo, leccaculo e più di ogni altra cosa, imbecille.
la “Stupidità” del male, ecco la definizione esatta.
E la Stupidità è contagiosa, in fondo la quasi totalità delle persone non anela a altro che a smettere di pensare, lasciando le decisioni al politico contaballe di turno, al “demagogo”.
E di Stupidità ne è stata vista tanta, in quel di Kiev.
Una rivoluzione inizialmente contro gli oligarchi e la corruzione, che ha visto la formazione di un governo di oligarchi , ancora più corrotti di prima.
Stupidi ovviamente, dato che solo un semi-deficiente prenderebbe il potere in una nazione messa così male, non sull’orlo, ma in piena guerra civile.
Un paese, disperato, indebitato, distrutto e pieno di debiti che non è in grado di pagare.
Ma si sa, la colpa è dei “russi”.
E gli Stupidi, ovvero i cattivi sono anche dalla parte degli “intellettuali”
proprio oggi leggo un gustoso intervento di uno scrittore russo, tal Andrey Dimitrev, uno di quelli che ha abbandonato il paese per trasferirsi a Kiev che dichiara, testualmente : “sapere due lingue è un grande vantaggio, gli ucraini conoscono la cultura ucraina (quale? esiste?) e sapere due lingue è un grande vantaggio, in Europa (davvero? sapere il russo e un suo dialetto sarebbe un grande vantaggio?).
Inoltre gli ucraini sono molto più tolleranti nei confronti dell’orientamento sessuale, e questo in Europa è un grande vantaggio.
Ho capito improvvisamente come mai Andrev non è più così ben visto in Russia, e come probabilmente in molti circoli culturali europei, sarebbe visto come un eroe…
Terra Dei Pazzi:
Il Fondo Monetario Internazionale continua a lavorare indefessamente per “risanare” l’economia del paese.
Ovviamente lo fa a modo suo , proprio oggi sono stati approvati provvedimenti pari ad un 1,5% del PIl , ovvero aumenti dei contributi dei lavoratori e eliminazione degli sgravi fiscali per gli agricoltori.
ovviamente molti altri provvedimenti sono in discussione, primo fra tutti l’eliminazione della moratoria sui controlli fiscali.
Si, il governo dei pazzi aveva impedito i controlli fiscali nelle aziende, per “stimolare” l’economia.
Stranamente gli imprenditori ucraini avevano deciso di smetter di pagarle, le tasse, ed in blocco.
In progetto c’è una “riduzione del carico fiscale” per le aziende, un “ricalcolo” delle aliquote, che dovrebbe assicurare settanta miliardi di Grivnie in più di gettito, oltre ad aumento dell’IVA, delle accise e dell’istituzione di anticipi sui redditi modello italiano.
E per fortuna che non hanno parlato di “aumento” delle tasse, se no chissà cosa succedeva.
D’altro canto il debito pubblico del Pazzi è ormai ingestibile, e i soldi devono pur venire da qualche parte, no?
Bombe a mano, nella città di Kirov Rog, est ucraina, il 15 agosto i dipendenti di una azienda locale di pompe funebri scoprono, a loro spese, che una bomba a mano tipo RGD 5 è stata fissata all’ingresso della loro azienda.
Un morto e due feriti
Pare che si tratti di una lotta per la conquista di maggiori quote di mercato, ovvero sono stati i loro concorrenti.
E adesso le notizie divertenti, anche se la guerra civile che sottende quest notizie non è divertente per niente.
Телеканал “Звезда”
О боевых гусях и свиньях на службе у силовиков рассказали украинские СМИ

14 августа 2015, 15:27
Украинский телеканал выпустил передачу, посвященную гусям, свиньям и мышам, которые помогают силовикам в боевой операции на юго-востоке страны. Как сообщают авторы программы, в так называемой «зоне АТО» гуси – незаменимые бойцы: подушечками лап они способны предсказывать артобстрелы и предупреждать военных так, чтобы те успели укрыться в окопах…. Подробнее »


Ecco un gustoso video di propaganda pubblicato da una emittente ucraina.
Il senso del video è semplice, l’intero regno animale è a favore dell’esercito ucraino, oche e galline avvisano della presenza del nemico, i maiali sono degli ottimi sminatori, e i topoi rosicchiano i cavi dei carri armati dei separatisti, mettendoli fuori uso.
Forse “l’arma segreta” che garantirà la vittoria finale all’esercito dei Pazzi è il dottori Dolittle, o qualcosa del genere.
Una cazzata così monumentale , una puttanata galattica difficile da descrivere senza rimanere seri.
Uno scherzo elaborato o il Male che diventa la caricatura di se stesso?.
Non lo so, secondo me è la Stupidità in azione.
Odessa, altro attacco alla Stupidità, dei buontemponi hanno installato nel centro della pizza una loro opera d’arte, due manichini , uno che raffigura Obama, e l’altro il presidente della regione Saakashvili, con tanto di cravatta in bocca.
E non è solo una goliardata, badate bene, è un modo per indicare la Stupidità da che parte sta, o dove è presente in misura maggiore.
Voglio dire, chiunque permette a Saakahsvili di governare, sapendo che costui è ricercato e indagato per molti reati, tra cui:
Omicidio
traffico di droga
tortura
appropriazione indebita
peculato
ostacolo alle indagini
frode
rapimento
e tanto altro, è un complice, non un “patriota”.
Mi pare che manchi solo furto di bestiame e violenza carnale sul curriculum, ma sue quest’ultima voce non ci giurerei.
Mettiamoci anche che Saka, il nostro eroe è il solito imbecille cosmico, una persona che non si capisce neanche come faccia a infilarsi i pantaloni dalla parte giusta la mattina, come tanti, troppi dei politici de degli uomini di potere ucraini, e il cerchio si chiude.
E lo dico a voi, tanti che attivamente vi date da fare a sostenere il governo di Kiev, contro ogni evidenza.
Siete, come il Male che servite, magari senza volere, cattivi, ignoranti, perversi, testardi, leccaculo e più di ogni altra cosa, imbecilli.
.
Degli altri che non se ne interessano, beh, fatti loro, ignoreranno le migliaia di vittime del conflitto ( le decine di migliaia di vittime) così come ignorano le vittime degli altri scontri in giro per il mondo.
Chissà, magari quando il Male arriverà a lambirvi, sarete ripagati con la stessa moneta.
Buonanotte, drughi.
 
Senza trasformarmi in un complottista che si copre la testa per schermarla dalle emissioni degli Illuminati provo a parlare ci media e di percezione della realtà.
Un esempio in Italia è il fenomeno dei migranti fenomeno che vien a volte minimizzati e a vote aumentato dai media, a seconda degli interessi dei padroni del media stesso.
I “giornalisti” si prestano spesso e volentieri, non per altri negli USA hanno coniato il bel termine “presstitutes”, per definire la categoria.
Prima di arrivare alla Terra Dei Pazzi, parliamo degli Stati Uniti, un paese fantastico che posso definire come il paradiso se sei un milionario e un inferno se sei un morto di fame.
Un paese dove cinquantaquattro milioni di persone mangiano due volte al giorno grazie ai sussidi.
Non sono aumentati di brutto quest’anno di “ripresa economica” perché il governo ha deciso di rendere più difficile l’accesso alla carta di credito che dà sette dollari al giorno a persona del nucleo familiare per fare la spesa nel supermercato.
Il risultato è che in tutti gli stati uniti è in aumento la percentuale delle persone che faticano a trovare i soldi per mangiare due volte al giorno, in alcuni stati la percentuale è del 10-20% della popolazione.
Faccio un esempio Pepsi e Coca Cola hanno scoperto che il 20% delle loro vendite è stato acquistato con le carte dei sussidi, nei ricchissimi USA, e una percentuale minore, ma altrettanto importante delle vendite delle catene di distribuzione può essere ascritta allo stesso motivo.
Ma come?
Gli Usa non sono un paese ricchissimo?
Certo girano tanti soldi, ma sono quelli della finanza, dollari che si comprano e vendono da soli e che non riescono ad arrivare al popolino.
In realtà da anni gli occupati sono sempre di meno , mentre chi lavora la fa per meno ore e per una paga oraria mediamente più bassa.
Date una occhiata agli squallidi protagonisti dei vari programmi “poveri” americani.
personaggi che campano rivendendo i beni contenuti nei depositi di chi non ha pagato l’affitto, o altri che sequestrano auto, aerei e imbarcazioni di chi non ha pagato le rate, i “repo man”.
Per non parlare di banchi dei pegni dove gente va a vendere la playstation per pagare le bollette.
Forse, a guardarlo dal basso il “miracolo americano” non è più tanto “miracoloso”, per non parlare della “ripresa”.
E arriviamo alla Terra Dei Pazzi, con sempre più fantasiosi proclami dei media.
Ieri, per esempio il capo dei servizi segreti va alla televisione e dice:
“ecco gli pseudonimi dei generali russi in Ucraina, che dirigono le truppe”
Pinco pallino sarebbe per il general tal dei tali, e così via.
Nello stesso momento altre “fonti” parlano di trentatremila soldati russi armati di tutto punto che stazionerebbero nel Donbass, a fare non si sa che cosa, dato che sarebbero più che sufficienti, se dotati di armamento moderno, per schiantare in poche ore l’esercito di Kiev.
Ma sono solo gli ultimi di un lungo elenco di cazzate propinate al popolino, per fargli dimenticare la crisi economica.
tipo:
“i russi affamati hanno ripreso a cacciare i leoni marini (giuro! lo hanno detto!)”
“Presto ci sarà una rivolta in Siberia, per via della disoccupazione!”
“Cinquemila carri armati hanno oltrepassato il confine, in fila per due!”
“in Armenia lottano per il cibo, ci sono i cosacchi che sparano sulla folla”
“camere di cremazione mobile girano per il Donbass per incenerire i soldati russi morti (voglio sperare non quelli vivi)”
“il procuratore generale ucraino ha indagato il capo di stato maggiore Russo per via dell’organizzazione della guerra in corso (aspetta questa notizia è vera, ovvero il procuratore che che indaga, non la guerra, intendo)”
e così via, e si potrebbe andare avanti per parecchio.
Da parte russa circola in rete e negli spettacoli quella che ormai è una vecchia battuta:
“l’ucraina dichiara guerra alla Russia: dopo un anno sessanta aerei ed elicotteri sono stati abbattuti, centinaia di carri armati distrutti, ventimila soldati uccisi e innumerevoli feriti.
E la Russia? Non è ancora entrata in guerra!”
Alla fine per risolvere il problema basterebbe ai poveri ucraini fare un salto di fede, prendere l’auto, attraversare il confine con la Russia e dare una occhiata.
Vedrebbe un paese dove le zone più povere sono più ricche delle zone abbienti dell’Ucraina, strade messe decisamente meglio , e supermercati pieni, con la gente che compra, senza lottare per il pane.
Ultimamente anche il modo di guidare dei russi è migliorato, da pazzi furiosi a “svizzeri” riluttanti fiaccati da telecamere e multe salatissime, si fermano perfino quando un pedone vuole attraversare, mentre prima era una impresa degna di un eroe, andare dall’altra parte.
I guidatori moscoviti, competevano con quelli di San Paolo in Brasile per la coppa dei guidatori più selvaggi ed indisciplinati, con milioni di macchine guidate da un capo all’altro di Mosca , milioni di guidatori tutti con la faccia perennemente incazzata, che biascicavano insulti a chi rallenta di due chilometri orari, o si tiene a più di quaranta centimetri di distanza dall’auto che la precede, “rallentando il traffico”. E sul ghiaccio, ovvio.
E se il governo è riuscito a domare questi tipi, allora può fare qualsiasi cosa.
Soprattutto non vedrebbe arcigni membri del KGB negli angoli delle strade, colonne di mezzi militari nemmeno, e l’auto con la targa ucraina passerebbe del tutto inosservata.
Anzi, a meno di non avvolgersi intorno la bandiera ucraina e gridare forte “Putin vaffanculo” nessuno riuscirebbe a distinguere un ucraino da un russo proveniente dalle zone di Rostov o di Kerk.
Stessa lingua, stesso dialetto e stesso faccione.
Mangiano perfino le stesse cose, per cui hanno lo stesso odore, immagino.
Nessuno in Russia, per usare termini tecnici, cagherebbe il ***** ad un ucraino per il solo fatto di essere tale.
Milioni di ucraini vivono e lavorano in Russia e almeno un milione e mezzo di profughi provenienti dalle zone in guerra e non solo sono stati accolti e sparsi per tutto il paese, e nessuno ha fiatato contro le “orde di ucraini” che portano via il lavoro ai russi.
Nessuno.
Dall’altra parte, in Ucraina, entrando nel mondo di Matrix, la realtà viene distorta, e ogni giorno cianciano di un paese in “guerra” con il “paese aggressore” ormai è reato perfino chiamarli “russi”.

Allora cari ragazzi cosa volete, pillola russa o pillola blu?​
da Liberticida di Nuke The Whales
 
Kiev: Kolomoiski s’è fregato 1,8 miliardi . Del Fondo Monetario
Il Fondo Monetario Internazionale, generoso con Kiev come non è mai stato con Atene (né alcun’altra capitale), nel 2014 ha pompato 32 miliardi di dollari d’urgenza per scongiurare l’insolvenza del regime nato dal golpe; nei mesi seguenti, ha dato altri altri 4,5 mld dollari alla banca centrale ucraina per stabilizzare banche pericolanti….ma di questi 1,8 mld sono scomparsi in canali oscuri. Fino a quando una organizzazione di cittadini, chiamata Nashi Groshi (“I nostri soldi”) non ha illuminato detti canali. Essi portano a Igor Kolomoiski, l’oligarca ebreo accreditato da Forbes di una fortuna di 1,24 miliardi di dollari, nominato da Kiev governatore di Dnipopetrovsk, e padrone dell’esercito privato neonazi (Dnipro-1 e Dnipro.-2), forte di 20 mila uomini che lui arma, rifornisce e stipendia, che ha combattuto i ribelli del Donbass molto più efficacemente dell’armata ucraina ufficiale.

In teoria, il Fmi doveva avere il controllo diretto dei soldi c he ha elargito per “salvare le banche” ucraine. Invece le suddette banche si sono scelte da sé i loro revisori dei conti. A cominciare dalla più grossa di tutte, la PrivatBank, che è appunto la maggiore banca in Ucraina ed appartiene a Kolomoiski. La PrivatBank si accaparra il 40% della cifra stanziata: e si capisce, nel febbraio 2015 la banca del miliardario deve essere salvata con urgenza dal fallimento.
Così s’è alquanto sorvolato sui metodi che hanno determinato la sparizione dei 1,8 miliardi. 42 società ucraine hanno ottenuto da PrivatBank crediti per 1,8 miliardi, con cui hanno ordinato merci e beni a sei società estere (tre con sede in Gran Bretagna, due alle Isole Vergini ed una ai Caraibi); hanno accreditato le cifre necessarie nei conti delle 6 dette aziende che – guarda caso – sono tutti nella filiale che la PrivatBank ha aperto a Cipro. In realtà, le 6 aziende estere hanno intascato, e non hanno mai fornito le merci. Le 42 società truffate sono risultate esse stesse proprietà di altre 54 aziende offshore, con sedi ai Caraibi, Usa e Cipro. Insomma, i soldi che l’associazione “i nostri soldi” ha cercato di recuperare all’Ucraina per vie legali, non ci sono più, ed è impossibile recuperarli. Anche perché Kolomoiski si trova attualmente ad abitare in Usa, dove non è più accessibile alla (si fa’ per dire) “giustizia” ucraina. Magari sarebbe accessibile alla ‘giustizia’ americana, mobilitabile dal Fondo Monetario che ha sede a Washington. Qualcosa ci dice che non avverrà.





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Guerra Batteriologica in Ucraina? 20 Morti e 200 Infetti fra i Soldati di Kiev

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We keep registering new facts of growing the epidemics of acute respiratory infections among the Ukrainian military. Just since the beginning of this week more than 200 Ukrainian military have been taken to civil and military hospitals of Kharkov and Dnepropetrovsk. It is important to repeat that the DPR intelligence previously reported the research being carried out in a private laboratory in the locality Shelkostantsiya, 30 km away from the city of Kharkov, and involving US military experts. According to our information, it is there where the deadly Californian flu strain leaked from,” Basurin said.
 
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Sarà una coincidenza ma whatdoesitmean il 18.gennaio accenna all' imminente minaccia batteriologica in Europa http://www.whatdoesitmean.com/...
 
Sanità ed istruzione privatizzate

Terra dei Pazzi,:L’Ucraina si rivela ancora di più un esperimento sociale, istruzione e sanità pubblica azzerati per decreto, e il popolo non si rivolta.
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