ma ditemi la verita'

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voi passereste una settimana in crociera da qualsiasi parte?
a me da piccola e' capitato di viaggiare in nave ... cioe'... a parte un paio di situazioni in cui vedi il mare medio, grosso o arrabbiato, diciamo 4 ore in tutto di spettacolo.... eppoi??? booooooh

non parliamo delle navi che fanno l'inchino.... altroche' boicottare...:wall:
 
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voi passereste una settimana in crocera da qualsiasi parte?
a me da piccola e' capitato di viaggiare in nave ... cioe'... a parte un paio di situazioni in cui vedi il mare medio, grosso o arrabbiato, diciamo 4 ore in tutto di spettacolo.... eppoi??? booooooh

non parliamo delle navi che fanno l'inchino.... altroche' boicottare...:wall:

e' il mio sogno nel cassetto: prima di morire voglio andare in crociera.
Il motivo è legato ad alcuni ricordi di quando ero fanciulla.
Per i loro 30 anni di matrimonio, i miei nonni materni si regalarono un viaggio in Grecia, in crociera.
Era il 1982.
Ricordo come se fosse ieri quando tornarono con una vagonata di racconti. Mio nonno era un cantastorie, ogni cosa, narrata da lui diventava bellissima, quasi magica. La loro crociera, così, sembrava ambientata in un castello delle fiabe, invece che in una nave.
Mia nonna che aveva ricordi vivissimi di versi di poeti classici greci, descriveva con le parole dei poeti Rodi, Creta, tutti i posti che avevano visti e aveva descritto così bene i gigli di mare che quando li ho visti io, almeno 15 anni dopo, li ho riconosciuti e ho ricordato una a una le parole con cui li aveva tratteggiati alla mia mente la nonna.
E poi avevano riempito un album di ricordi: fotografie, cartoline, il menu della nave, come un diario di bordo. E avevano portato ad ognuna delle nipotine (all'epoca ne avevano solo 3: io e le mie due sorelle) degli anellini di oro rosso con una pietra turchese nel mezzo. Quell'anello ce l'ho ancora e ancora lo porto.
Avevano comprato una grammatica della lingua greca moderna per italiani e così ci raccontavano, stupiti anche loro, delle due lingue che fino a pochissimi anni prima si parlavano in Grecia. La katharevousa e la dhimotikì , una di strettissima derivazione classica, ancora con i verbi contratti, gli accenti circonflessi e tempi verbali arcaici e l'altra (lingua ufficiale greca dal 1976), popolare, semplificatissima che a mia nonna piaceva molto, per il suono brioso del suo accento.

Si era comprata una blusa bianca, con lo scollo arricciato, a barchetta, le maniche gonfie, lunghe fino al polso, ricamate in blu.
Diceva che era stato un acquisto pazzo, che non l'avrebbe usata mai e infatti non gliel'ho mai vista addosso.
Mi aveva detto che l'aveva presa in un negozio per turisti, perché era un po' "alla greca".
Adesso ce l'ho io nell'armadio, troppo affezionata ai ricordi per darla via.

Parlavano dei tramonti color dell'oro rosso dei nostri anellini e delle notti piene di stelle come non ne vedevano da anni.

E a me è rimasto il sogno di vivere le stesse loro emozioni.
Anche se sono consapevole che, dovessi mai andare in crociera, mai e poi mai sarebbe come quella che, in tutti questi anni, mi sono figurata. Perché quella è tinta di fiaba, e di affettuosi ricordi sicuramente alterati dalla mia mente di allora.
 
Cioè, l'anellino non lo porto, nel vero senso della parola. Non porto mai gioielli, a parte la fede e gli orecchini.
Ma ce l'ho ancora e mi va ancora bene e in occasioni speciali, capita che lo indossi, ecco.

Le voilà:-o
Non si vede molto bene il colore. Sembra oro giallo, ma è la foto che non rende.:)
 

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  • Foto del 77977325-07-2456865 alle 21:39.jpg
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e' il mio sogno nel cassetto: prima di morire voglio andare in crociera.
Il motivo è legato ad alcuni ricordi di quando ero fanciulla.
Per i loro 30 anni di matrimonio, i miei nonni materni si regalarono un viaggio in Grecia, in crociera.
Era il 1982.
Ricordo come se fosse ieri quando tornarono con una vagonata di racconti. Mio nonno era un cantastorie, ogni cosa, narrata da lui diventava bellissima, quasi magica. La loro crociera, così, sembrava ambientata in un castello delle fiabe, invece che in una nave.
Mia nonna che aveva ricordi vivissimi di versi di poeti classici greci, descriveva con le parole dei poeti Rodi, Creta, tutti i posti che avevano visti e aveva descritto così bene i gigli di mare che quando li ho visti io, almeno 15 anni dopo, li ho riconosciuti e ho ricordato una a una le parole con cui li aveva tratteggiati alla mia mente la nonna.
E poi avevano riempito un album di ricordi: fotografie, cartoline, il menu della nave, come un diario di bordo. E avevano portato ad ognuna delle nipotine (all'epoca ne avevano solo 3: io e le mie due sorelle) degli anellini di oro rosso con una pietra turchese nel mezzo. Quell'anello ce l'ho ancora e ancora lo porto.
Avevano comprato una grammatica della lingua greca moderna per italiani e così ci raccontavano, stupiti anche loro, delle due lingue che fino a pochissimi anni prima si parlavano in Grecia. La katharevousa e la dhimotikì , una di strettissima derivazione classica, ancora con i verbi contratti, gli accenti circonflessi e tempi verbali arcaici e l'altra (lingua ufficiale greca dal 1976), popolare, semplificatissima che a mia nonna piaceva molto, per il suono brioso del suo accento.

Si era comprata una blusa bianca, con lo scollo arricciato, a barchetta, le maniche gonfie, lunghe fino al polso, ricamate in blu.
Diceva che era stato un acquisto pazzo, che non l'avrebbe usata mai e infatti non gliel'ho mai vista addosso.
Mi aveva detto che l'aveva presa in un negozio per turisti, perché era un po' "alla greca".
Adesso ce l'ho io nell'armadio, troppo affezionata ai ricordi per darla via.

Parlavano dei tramonti color dell'oro rosso dei nostri anellini e delle notti piene di stelle come non ne vedevano da anni.

E a me è rimasto il sogno di vivere le stesse loro emozioni.
Anche se sono consapevole che, dovessi mai andare in crociera, mai e poi mai sarebbe come quella che, in tutti questi anni, mi sono figurata. Perché quella è tinta di fiaba, e di affettuosi ricordi sicuramente alterati dalla mia mente di allora.

:wall::ops::ops: scuuuusa! mi sono ricordata che ne avevamo parlato gia e tu avevi detto che era il sogno della tua vita - cioe' lo ricostruisco adesso, ho il ricordo che qualcuno l'avesse detto ma non tu!! che stordita che sono!! :)

vabbe', ma c'e' nave e nave, ok la crociera, ma una cosa e' farla con una nave "normale", e un'altra e' salire a bordo di uno di queste "cose" qua... poi bon io non ho una gran passione per il mare e il mio e' un giudizio distorto. Mi dispiace se la mia frase stupida ti ha anche minimamente turbata, i ricordi che hai sono troppo belli! Bellissime quelle camicette, forse ne avevo anche io una! :)
 

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voi passereste una settimana in crociera da qualsiasi parte?
a me da piccola e' capitato di viaggiare in nave ... cioe'... a parte un paio di situazioni in cui vedi il mare medio, grosso o arrabbiato, diciamo 4 ore in tutto di spettacolo.... eppoi??? booooooh

non parliamo delle navi che fanno l'inchino.... altroche' boicottare...:wall:


mai

il mare è stare nel cavo dell'onda, così che l'orizzonte è a tre metri da te , ma sapendo che poi arrivi sul colmo e la randa che ora è sventata riprenderà il vento... e devi essere pronto al colpo che darà
il mare è l'increspatura della raffica che arriva, e la scotta che laschi a tempo o scuffi
il mare è il blu infinito che vedi da sotto, e non sai quale animale può venirti incontro dall'abisso
il mare è la schiuma salata che ti si posa addosso in gocce e che, sciolta dal sudore, ti brucia gli occhi che non puoi tergere con la mano stretta al timone
il mare e il vento sono fratelli e non ci amano nè ci odiano: sono potenti e indifferenti, e sei tu a cercare fra loro l'equilibrio, il poròs , il mezzo di usare la loro disattenzione per portare la tua barca dove vuoi





nulla di questo in una crociera, dove altri scelgono per te

prescindo dall'orrore della foto della nave da crociera in S Marco: come se fosse possibile capire l'anima di una città facendo violenza alla sua natura di laguna e imponendo tonnellate di acciaio incuranti del fondale senza sapere che si sta facendo la stessa rotta di chi il mare lo viveva davvero, per mesi, su imbarcazioni che non permettevano se non di dormire all'aperto (vengono i brividi solo a pensarci)



e nulla a dire con Claire beninteso:
ma distinguo il viaggio e la meta, il fine e i mezzi

l'unico viaggio che si fa è dentro a sè stessi:
il mezzo che scegliamo per creare una emozione ( sia un ricordo, una nave, un libro o il vento)
è scelta individuale
 
:wall::ops::ops: scuuuusa! mi sono ricordata che ne avevamo parlato gia e tu avevi detto che era il sogno della tua vita - cioe' lo ricostruisco adesso, ho il ricordo che qualcuno l'avesse detto ma non tu!! che stordita che sono!! :)

vabbe', ma c'e' nave e nave, ok la crociera, ma una cosa e' farla con una nave "normale", e un'altra e' salire a bordo di uno di queste "cose" qua... poi bon io non ho una gran passione per il mare e il mio e' un giudizio distorto. Mi dispiace se la mia frase stupida ti ha anche minimamente turbata, i ricordi che hai sono troppo belli! Bellissime quelle camicette, forse ne avevo anche io una! :)

Ma figurati. Niente e nessuno mi turba né il ricordo, né il sogno:)


Claire dovrebbe fare la scrittrice - Tashtego la narratrice delle storie di Claire! :)
:baci: :rosa:
Peccato che Claire abbia pochissime idee e pochissime cose interessanti da raccontare. Nessuna fantasia per inventare una storia e nessuna conoscenza approfondita di nulla per scrivere qualcosa che stia bene ancorato alla realtà.
:tristezza:
 
Ma figurati. Niente e nessuno mi turba né il ricordo, né il sogno:)



:baci: :rosa:
Peccato che Claire abbia pochissime idee e pochissime cose interessanti da raccontare. Nessuna fantasia per inventare una storia e nessuna conoscenza approfondita di nulla per scrivere qualcosa che stia bene ancorato alla realtà.
:tristezza:

Il modo in cui racconti i luoghi dove vai non e' comune, tutti ne restiamo colpiti, quindi quello che hai detto non e' vero! hai sicuramente un dono che potresti coltivare - non ti ci sei mai messa sul serio nemmeno!! ;)
 

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