Marini bocciato anche da Bertinotti

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Il governo dell'esploratore Marini è stato bocciato anche da una parte importante della sinistra, Rifondazione comunista. L'estrema unzione gli è stata somministrata ieri da Fausto Bertinotti dai microfoni di Radiodue. Con la consueta pacatezza, il presidente della Camera ha detto: "Al le urne subito". E ha precisato che "subito" in politica significa domani o al massimo giugno. Perché a giugno? In teoria una nuova legge elettorale si può fare. Già, in teoria. In pratica, è impossibile farla senza l'accordo di una larga maggioranza, che non c'era una settimana fa, non c'è oggi e non ci sarà finché Napolitano non avrà rinunciato ai suoi tentativi velleitari di tenere in vita questo Parlamento decomposto. Il discorso di Bertinotti è la prova che non c'è più trippa per i gatti randagi dell'Unione e che Marini, patetico nella sua buona volontà, sta soltanto perdendo tempo. Infatti il presidente Fausto ha detto esplicitamente che la legislatura è politicamente finita. Quindi al voto occorre andare in fretta.


p.s.
come previsto
e meno male che l'unione vuole la riforma elettorale prima di andare al voto

 

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ed ora il vero retroscena

Prima che lo faccia il centrodestra, a Franco l'alpino ha già staccato la spina il subcomandante Fausto. Nulla di personale, per carità. Anzi, il leader di Rifondazione tifa Marini for premier. Soprattutto perché è un tifoso di quel modello tedesco con il quale il presidente del Consiglio in pectore tenterà di formare una maggioranza intorno al suo governo. Ma dopo il colpo d'accelera tore impresso da Massimo D'Alema al referendum, Bertinotti preferisce dichiarare morta la legislatura.

p.s.
Sempre d'amore e d'accordo su tutto nell'Unione.
Bertinotti teme chiaramente il referendum, piuttosto ....voto subito

 

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A quanto pare cade il mito della sinistra che sia Berlusconi a volere tutto questo casino, preferendo il voto, in modo da potersi poi fare una legge elettorale ad personam..." (così dicono)