Me ne vado. E' un forum di Giuventini.

2009

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12-04-2009, 21:51 Kronos
Utente Senior



Data registrazione: Oct 2008
Messaggi: 3,516


shangai
Citazione:
Originalmente inviato da La saggezza
Nei miei interventi a commento della crisi, ho evidenziato più d’una volta:
1) Questa è crisi finanziaria epocale, di quelle con ricorrenza ciclica a periodi di tempo ben definiti ( 70 anni), le quali cambiano le abitudini e la qualità della vita, generando povertà e disoccupazione..
3) Le crisi finanziarie segnano la fine d'un ciclo maturo dell'economia, dove i consumi hanno raggiunto il loro top.
4) Tutte le crisi finanziarie hanno depresso l'economia reale.
5) La depressione dell'economia genera rivolte di piazza, cadute di governi, svalutazioni di monete, ed infine eventi bellici di grandezza planetaria.
4) Il bottom delle borse è ancora molto lontano nel tempo e molto più in basso (ad es. il Dow Jones dovrà toccare i 1400 pt.
Gli eventi di queste ore, in Grecia, sono la conferma che la mia visione è quella giusta

signor La saggezza, lei dimentica una cosa.
Nel 1929 non ci fu una cosa molto importante rispetto a quello che sta per succedere oggi, oggi inteso nei prox lustri.
Questa cosa si chiama "trasferimento".
Il capitale ha avuto sempre bisogno di un punto centrale di orientamento per le economie. Oggi, in un'economia globalizzata, questa necessità è ancora più grande.
Il trasferimento del punto focale ha un nome ben definito e si chiama CINA.
In più si sta formando un'importante e nuovo poker d'assi mondiale.
Questi paesi sono circa il 50% della popolazione terrestre.
ne risulta che il capitale ha bisogno di un nome ed è da li che riparte la macchina con i suoi ingranaggi.
Insomma, morto un re, se ne farà un altro.
Basta cambiare la prospettiva e modificare gli equilibri.
Cioè chi finora ha consumato e prodotto troppo, dovrà ridimensionarsi.
dovrà stringere la cinghia, a vantaggio di chi dovrà aumentare la produzione ed aumentare anche il consumo.
Ebbene tutto questo già sta avvenendo.
Lei pensi che quando due
 
2009

19-03-2009, 01:31 Kronos
Utente Senior



Data registrazione: Oct 2008
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il futuro è oggi
Originalmente inviato da kheimon
Ciao Argema, grazie del benvenuto! :)

Riguardo al fatto che l'uomo reagisce solo di fronte a condizioni di vita insopportabili nell'immediato presente, sì è vero, ma in genere le persone sveglie hanno uno sguardo un po' più "lungimirante" e riescono a individuare tendenze che sono oramai chiare. E sicuramente non riescono a fare come se niente fosse.

Da quello che ho letto in questo forum, ho visto che qui non è il popolo bue a scrivere, si tratta (credo) di invesitori attenti, assolutamente in grado di individuare tendenze. Del resto è questo il lavoro del buon investitore: individuare le tendenze e calcolare i rischi.

Ma di questi tempi divertirsi con i grafici, i rumors e le percentuali mi sembra un gioco un po' vuoto (di qui la piccola critica che vi sto muovendo - assolutamente non colpevolizzante né provocatoria).
Mi sembra che balliate sul Titanic mentre affonda, divertendovi a scambiare quote virtuali che non hanno alcun valore (non vi offendete :-().
Le persone di mezza età che scrivono in questo forum verosimilmente tra qualche decina d'anni non avranno più a che fare con questo mondo. Però alcuni hanno dei figli o dei nipoti: c'è in loro una consapevolezza del futuro che avranno i loro discendenti (un mondo che va a carbone), oppure l'unica preoccupazione è quella di consegnar loro una maggiore quantità di benessere virtuale?

Questa è la mia domanda di fondo: che programmi/aspettative avete per i vostri nipoti?

Il futuro è una chimera, è il presente che conta.
Le soluzioni sono adesso, mentre scriviamo, mentre qualcuno inventa per noi.
C'è sempre un genio da qualche parte che aspetta il suo momento senza sapere che sarà soprattutto per lui che il mondo verrà salvato.
I nipoti sono quelli che possono cambiare, il cambiamento non può partire dalla conservazione. I saggi sono quei vecchi pazzi che tendono a mantenere lo status quò, in genere, possedendo come un'avversione strutturata al rischio.
Quello che hanno non desiderano metterlo in gioco o, peggio, buttarlo al vento.
Si preoccupano di curare le loro radici, dar acqua al loro giardino, da cui prendono prudentemente i frutti..anche se cambia il vento e il clima è incostante.
Sono cerberi, cariatidi, sanguisughe.
Se uno ha 80 anni e il mondo non gli sta bene, non cerca di cambiarlo, al massimo dice" ai miei tempi". E' si perchè ai tuoi tempi era tutto uguale ad adesso.
Cariatidi ecco il termini che più gli si confà. Alla fine possiamo dare una risposta se non c'è una vera domanda?
Dopo la caduta dell'impero di Roma, cosa pensava di diverso l'uomo comune se non quello che può pensare oggi, seppur con le dovute differenze?
Io affermo: " nulla di rilevante splende sotto il sole".
invece ho una pacata fiducia per un semplice motivo: l'uomo ha trovato, trova e troverà tutte le risposte alle sue domande, basta pazientare.;)
 
2009

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12-04-2009, 21:51 Kronos
Utente Senior



Data registrazione: Oct 2008
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shangai
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Originalmente inviato da La saggezza
Nei miei interventi a commento della crisi, ho evidenziato più d’una volta:
1) Questa è crisi finanziaria epocale, di quelle con ricorrenza ciclica a periodi di tempo ben definiti ( 70 anni), le quali cambiano le abitudini e la qualità della vita, generando povertà e disoccupazione..
3) Le crisi finanziarie segnano la fine d'un ciclo maturo dell'economia, dove i consumi hanno raggiunto il loro top.
4) Tutte le crisi finanziarie hanno depresso l'economia reale.
5) La depressione dell'economia genera rivolte di piazza, cadute di governi, svalutazioni di monete, ed infine eventi bellici di grandezza planetaria.
4) Il bottom delle borse è ancora molto lontano nel tempo e molto più in basso (ad es. il Dow Jones dovrà toccare i 1400 pt.
Gli eventi di queste ore, in Grecia, sono la conferma che la mia visione è quella giusta

signor La saggezza, lei dimentica una cosa.
Nel 1929 non ci fu una cosa molto importante rispetto a quello che sta per succedere oggi, oggi inteso nei prox lustri.
Questa cosa si chiama "trasferimento".
Il capitale ha avuto sempre bisogno di un punto centrale di orientamento per le economie. Oggi, in un'economia globalizzata, questa necessità è ancora più grande.
Il trasferimento del punto focale ha un nome ben definito e si chiama CINA.
In più si sta formando un'importante e nuovo poker d'assi mondiale.
Questi paesi sono circa il 50% della popolazione terrestre.
ne risulta che il capitale ha bisogno di un nome ed è da li che riparte la macchina con i suoi ingranaggi.
Insomma, morto un re, se ne farà un altro.
Basta cambiare la prospettiva e modificare gli equilibri.
Cioè chi finora ha consumato e prodotto troppo, dovrà ridimensionarsi.
dovrà stringere la cinghia, a vantaggio di chi dovrà aumentare la produzione ed aumentare anche il consumo.
Ebbene tutto questo già sta avvenendo.
Lei pensi che quando due

Cavolo! Hai riassunto la caduta del Sacro Romano Impero :eek:
E aggiungici pure la Grecia antica :rolleyes:

Solo che il tutto subì un declino inesorabile. Sei certo del ciclo di 70 anni?
 
2009

24-03-2009, 13:45 Kronos
Utente Senior



Data registrazione: Oct 2008
Messaggi: 3,519


P.D.M.
Ah ma allora non ci vogliamo capire. Oh io ho provato a spiegarvelo, ***** se ci ho provato. La violenza genera un clima di violenza. Diventa un circolo vizioso. Solo leggi moralmente giuste ma non discriminanti, solo un clima rassenerato, un'organizzazione statale ci possono salvare, possono salvare la Democrazia. Solo noi stessi possiamo salvarci da noi stessi. Il clima di violenza nel quale si trovava il gioielliere è probabile che sia stata una delle cause che lo ha portato a bastonare la sua donna. No, dico, è normale secondo voi sta cosa!
L'Afghanistan è stata in successione occupata dagli Inglesi, dai Russi e infine dagli USA, che sono 8 anni che stanno la. Hanno ancora il più forte esercito del mondo, eppure bombardano e vengono uccisi e non ne usciranno. Il clima di violenza in quel tipo di società è catastrofico e di origine tribale. Vogliamo anche noi vivere in tribù, paesi che usano la violenza per difendersi contro chi, perfino ingiustamente, vuol trasformare la loro società in altro con la costrizione e la violenza? Perchè noi dovremmo invadere i loro territori, metterli al sacco, creare enormi prigioni per riportarli alla ragione della nostra civiltà, mentre loro, quelli che andiamo a bombardare e a distruggere, non dovrebbero renderci un giorno la pariglia, solo sulla base delle " ragioni dell'altro" o sul semplice " uso della forza"?
Sono un po' uscito dal seminato ed il motivo è molto logico.
Viviamo in una società, quella occidentale, che vorrebbe chiudersi a riccio, preservando la purezza formale di questa civiltà. Oggi sappiamo che è impossibile questo. Le popolazioni che soffrono la fame in posti in cui regnano carestie e guerre, cercano di uscirne semplicemente sulla base del " meglio qualsiasi cosa di questo, anche vagabondare, lavare i vetri o vendere gli accendini". La civiltà occidentale st avivendo una crisi di sistema a cui si è aggiunta una crisi morale. Il ricco però continua a sfruttare il povero indistinto. Se tu prendi un extra, l'unico posto in cui potrà andare potrà essere Torbellamonaca, se lo trovi ai Parioli è solo perchè serve un signore di un antico palazzo, magari facendo il cameriere o il giardiniere. I poveri extra a contatto dei poveri delle periferie sono come una polveriera pronta ad esplodere. Ora perchè noi siamo tanto diversi che so dai tedeschi nel quale stato mi sembra ci siano 4 milioni di Turchi? Perchè sono un vero stato con un'organizzazione preparata.
L'individuo, ritornando al nostro compito, non può farsi stato, poliziotto nel caso. L'individuo è responsabile delle sue azioni che non devono andare contro quello stato. L'individuo risponderà, no se si difende da un'aggressione, cosa legittima, l'individuo risponderà se nella sua azione ha varcato il limite della legge. Perchè se lui commette un reato, è come se lo avesse commesso contro tutta una nazione. E' per questo che ancora una grande parte della popolazione è per lo stato e non può essere contro chi ne infrange le leggi.
 
Io sono sicuro su tutto, tranne quello che non affermo.:cool:

Quindi non sei tu che lo affermi.
La Cina ha avuto una spinta propulsiva dall'America che pensava di poter tenere ben sotto controllo un nuovo sistema.
Solo che essendo nuovo ha prodotto reazioni ed esiti imprevedibili.
Lo sfruttamento del sistema non sempre può coercizzare il coercizzato.
Risultato ne è la quantità di debito americano posseduto dalla Cina ad oggi. E la dice lunga su l'antica e nuova schiavitù.
Le rivolte sono economiche non più dei popoli.
 
Quindi non sei tu che lo affermi.
La Cina ha avuto una spinta propulsiva dall'America che pensava di poter tenere ben sotto controllo un nuovo sistema.
Solo che essendo nuovo ha prodotto reazioni ed esiti imprevedibili.
Lo sfruttamento del sistema non sempre può coercizzare il coercizzato.
Risultato ne è la quantità di debito americano posseduto dalla Cina ad oggi. E la dice lunga su l'antica e nuova schiavitù.
Le rivolte sono economiche non più dei popoli.

Gea, sto x andarmene, il mio tempo sta finendo. In potenza molto poteva esser detto, ma amici più intelligenti di me abbandonarono presto quella zattera che io credevo potesser diventar almeno un transatlantico.
Non si può parlar con se stessi e poi pensare che qualcuno non ne rida.
La baracca crolla ed io non posso evitarne il crollo perchè non so Sansone.
Potrei anche esserlo, ma ho errato credere che ci fosse valore in giovani ed elastiche menti. Quelle menti non son così giovani ed a veder bene non bisogna sperar molto anche in corpi agili e rocciosi.
Addio.
 

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