..meglio se surgelate

sasa

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Domanda da girare alla magistratura che indaga sulle trasferte del generale, della di lui mogliettina in pelliccia e dei di lui parenti e amici: Le spigole del generale viaggiavano con bolla d'accompagnamento?

L'on. Rocco Buttiglione andava da Reggio Calabria a Lipari con l'elicottero della GDF.
Anche L'on. Gasparri usufruiva per racarsi a Marettimo da Palermo mentre Miccichè per andare a Cefalù..e tanti altri. Leggete, leggete.
http://download.repubblica.it/pdf/2007/documento_finanza2.pdf
domanda: Buttiglione, Tremonti, Gasparri, Miccichè e tutti gli altri, viaggiavano anch'essi con bolla d'accompagnamento?
 
oh ma che coraggio, complimenti :rolleyes:
certo è facile prendere a pesci in faccia un GDF, anche un generale, quando c'è tutto il gioioso partito comunista e un intero governo a spalleggiarvi.

vorrei vedere quanti di voi sono capaci a mettersi contro anche solo ad un maresciallo della GDF, quando venite a sapere che sta facendo qualcosa di poco corretto o peggio ancora poco pulito.

Non è una domanda perchè la risposta la so già, in quel caso ve ne starete zitti e muti.
 
hai perfettamente ragione!

AnkleJoint ha scritto:
oh ma che coraggio, complimenti :rolleyes:
certo è facile prendere a pesci in faccia un GDF, anche un generale, quando c'è tutto il gioioso partito comunista e un intero governo a spalleggiarvi.

vorrei vedere quanti di voi sono capaci a mettersi contro anche solo ad un maresciallo della GDF, quando venite a sapere che sta facendo qualcosa di poco corretto o peggio ancora poco pulito.

Non è una domanda perchè la risposta la so già, in quel caso ve ne starete zitti e muti.


..hai perfettamente ragione, sono proprio un vigliaccone a prendermela con un generale che viaggia a 3500 euro l’ora a spese tue e mie per andare in montagna in Trentino con parenti e amici a farsi una spaghettata aglio e olio con un metro cubo di spigole senza bolla d’accompagnamento..anzi doppio vigliaccone, perché me la prendo con un generale della GDF, soggetto notoriamente debole, invece di prendere a pesci in faccia, per esempio, un soldatino di leva, tipico rappresentante dei poteri forti. E’ un vizio di noi rossi vigliacconi di cui non riusciamo a fare a meno, è come una droga, specie quando siamo spalleggiati da un governo di comunisti con in testa il ministro dell’economia, noto bolscevico, con due cognomi, caratteristica tipica dei dittatori del proletariato, insieme a quell’altra spia del Keghebè che risponde al nome di Prodi Romano. Infatti le mie vignette vengono pubblicate sulle pagine dei giornali di governo anzi, sul sito ufficiale del governo e mi vengono retribuite con lingotti d’oro e stock options a iosa estero su estero..
Quando purtroppo uno il fegato non ce l’ha non si può certo pretendere che si faccia finta di averlo, ti chiedo scusa quindi, per il mio poco coraggio e ti chiedo umilmente di tollerarmi e compatirmi..sono già in cammino sul sentiero che porta al mago di Oz per chiedergli oltre che un cuore di leone, anche un fegato.
 
Re: hai perfettamente ragione!

sasa ha scritto:
..hai perfettamente ragione, sono proprio un vigliaccone a prendermela con un generale che viaggia a 3500 euro l’ora a spese tue e mie per andare in montagna in Trentino con parenti e amici a farsi una spaghettata aglio e olio con un metro cubo di spigole senza bolla d’accompagnamento..anzi doppio vigliaccone, perché me la prendo con un generale della GDF, soggetto notoriamente debole, invece di prendere a pesci in faccia, per esempio, un soldatino di leva, tipico rappresentante dei poteri forti. E’ un vizio di noi rossi vigliacconi di cui non riusciamo a fare a meno, è come una droga, specie quando siamo spalleggiati da un governo di comunisti con in testa il ministro dell’economia, noto bolscevico, con due cognomi, caratteristica tipica dei dittatori del proletariato, insieme a quell’altra spia del Keghebè che risponde al nome di Prodi Romano. Infatti le mie vignette vengono pubblicate sulle pagine dei giornali di governo anzi, sul sito ufficiale del governo e mi vengono retribuite con lingotti d’oro e stock options a iosa estero su estero..
Quando purtroppo uno il fegato non ce l’ha non si può certo pretendere che si faccia finta di averlo, ti chiedo scusa quindi, per il mio poco coraggio e ti chiedo umilmente di tollerarmi e compatirmi..sono già in cammino sul sentiero che porta al mago di Oz per chiedergli oltre che un cuore di leone, anche un fegato.

:lol:
la citazione del mago di Oz è semplicemente strepitosa :)
e circa il coraggio .. beh, non c'è che dire, ci vuol coraggio a dire ad un altro che non ha coraggio
il coraggio del bue che dice cornuto all'asino :rolleyes:
 
L'Italia dei voli blu
Roberto Cotroneo


Le dimissioni a sorpresa del generale Speciale hanno lasciato uno strascico davvero interessante. Dei fogli, meglio, dei documenti della Guardia di Finanza. Il frontespizio recita: «Comando generale della Guardia di Finanza. III Reparto Operativo». E riguarda «l’Accesso a bordo dei mezzi aerei del corpo di membri del Governo». I fogli sono 41, e vanno dal 2001 all’ottobre di quest’anno. Riguardano i membri del governo del centrodestra e quelli del governo del centrosinistra. E il traffico è notevole. In questo Paese triste, come lo ha definito il New York Times, in questo Paese dove è piuttosto faticoso trovare una buona strada per andare avanti, il traffico aereo e marittimo è assai vivo, attivo, e persino allegro, va detto. Perché non basta più ormai avere l’auto blu. Come una sorta di dipendenza da potere sempre più vertiginosa, si passa a due auto blu, poi a tre auto blu. Poi all’elicottero blu, poi alla motovedetta blu, poi al motoscafo blu, e infine all’aereo blu.

Leggere quei fogli è davvero interessante, perché se in alcuni casi è del tutto ovvio che un ministro dell’Economia e delle Finanze utilizzi i mezzi militari per spostarsi, è un po’ meno ovvio che lo facciano tutti gli altri, compresi i sottosegretari, e ognuno con molte persone al seguito. Che siano elicotteri o che siano aerei. Ed è veramente stupefacente, che i viaggi più affaticanti, più fitti, talvolta due o tre in un solo giorno, avvengano in quei mesi ingrati che sono giugno, luglio, agosto e settembre, quando, e si sa, la calura attanaglia tutti, viaggiatori delle sempre efficienti ferrovie dello stato, i cittadini pazienti e spaesati vittime dei ritardi della nostra compagnia aerea di bandiera, e quelli che aspettano i traghetti e gli aliscafi.

Anche i membri del governo si possono aggiungere a questo elenco, anche loro si muovono d’estate. Non certo per fare vacanza, sia detto, loro lavorano, si spostano verificano. Spesso succede che devono recarsi con altre cinque persone a Lipari, a Lampedusa, a Capri, a Ischia, a Venezia. Sono problemi, specie se lo fanno di ferragosto, che è una giornataccia per tutti, villeggianti dappertutto, e meno male che la Guardia di Finanza fornisce prontamente un elicottero, perché l’aliscafo per Capri, di Ferragosto è un tormento, e sono sempre in ritardo.

Facciamo un esempio interessantissimo. Si riferisce al 2002. Il 15 agosto del 2002. Secondo i piani di volo della Guardia di Finanza, il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, in compagnia della «Sir.na Gaia Gasparri», si è veramente massacrato, e con un certo ardore. Costretto a salire su un elicottero A109, è partito da Marettimo per raggiungere Palermo, e pazienza. Poi da Palermo vola a Piano Stoccato, in provincia di Reggio Calabria, da Piano Stoccato in auto blu si sposta a Oppido Mamertina, sull’Aspromonte, e risale sul solito elicottero per essere trasportato a Reggio Calabria. E infine, con un certo sollievo da Reggio Calabria torna a Marettimo. Tutto in un solo giorno. Certo, senza elicottero come si fa. Non si può fare. La dicitura dei voli è piuttosto vaga: «Trasporto». E non «Trasporto autorità».

Gasparri poi deve avere il gusto del massacro ferragostano, perché l’anno dopo replica. Il 15 agosto 2003 sempre da Marettimo vola con il solito elicottero A109 fino a Zerbo, in provincia di Reggio Calabria, da Zerbo torna a Palermo, e poi da Palermo a Marettimo. Il ministro Buttiglione, nell’ottobre dello stesso anno è costretto a prendere un elicottero, un AB412, che da Ischia lo depositi a Napoli. Deve avere perso l’aliscafo. Giulio Tremonti, ministro dell’Economia e delle Finanze. Parte da Roma Urbe, in fretta e furia, salta sul solito AB412, e si fa depositare ad Anacapri.

L’anno dopo, nel 2004, mentre Gasparri si risparmia il tour ferragostano, segnaliamo un viaggio che senza un mezzo rapido come l’elicottero sarebbe impensabile, il professor Domenico Siniscalco, ministro dell’Economia e delle Finanze, il 17 di agosto, si fa portare da Reggio Calabria a Messina, andata e ritorno; in attesa del ponte sullo Stretto, qualcosa si deve pur fare. Ma forse doveva dare un passaggi a qualcu-no visto che all’andata è solo, e nel viaggio di ritorno carica «4 passeggeri», senza nome, e se li porta oltre lo stretto. Anche l’onorevole Antonio Marzano, ministro delle Attività produttive, si fa portare a Ischia con quattro passeggeri di cui non conosciamo l’identità. È il 10 settembre, se non si approfitta di quegli ultimi scampoli di bel tempo, signora mia.

L’onorevole Michele Vietti, sottosegretario al Ministero Economia e Finanze, accompagnato dalla Signora Vietti, il 19 maggio del 2005, approfittando di una splendida giornata che non era già più primavera, ma inizio estate, si è fatto prelevare a Pratica di Mare da un elicottero AB412, e si è fatto depositare a Ischia. In tempo forse per un buon risotto alla pescatora. Il 21 giugno il ministro Siniscalco, che dai tabulati mostra una passione autentica per il volo sopra località isolane, si fa venire a prendere a Ponza, e se ne torna a Roma in elicottero. Con quattro passeggeri privi di nome. Era martedì, ma si sa la Pontina rimane pur sempre una delle peggiori strade d’Italia. E ci metti ore se non hai un ufficiale dell’esercito che ti viene a prendere in loco.

Anche le strade di Bari, ad esempio possono essere davvero intasate. Il ministro Scajola, che di città di mare se ne intende, e sa quanto possono essere infide, si carica cinque persone a bordo, e si fa portare da una parte all’altra di Bari con un elicottero AB412 HP. Era il 4 di novembre del 2005.

Per non parlare del guardiacoste, sempre della Guardia di Finanza, utilissimo per i trasbordi marini. È tutto un Napoli-Capri, un Capri-Ischia, un Ischia-Napoli, un Trapani-Favignana, andata e ritorno. Tutto a luglio e ad agosto, si in-tende. Protagonisti il ministro Marzano e anche il ministro La Loggia, nell’anno di grazia 2002. Ma ci sono anche tragitti Cagliari Villasimius, e poi Ventotene, e Favignana, e Arbatax, Sorrento, e poi c’è l’uso del guardiacoste per vedersi in mare le regate: il ministro Lunardi, con famiglia, alla regata velica Luis Vuitton Cup «in acque antistanti Trapani». Stesso giorno, ma con un’altra barca, e sempre con famiglia, del ministro Luigi Stanca. Qualche giorno prima un guardiacoste aveva portato il ministro Siniscalco da San Felice Circeo a Ponza, per i soliti motivi istituzionali. E l’onorevole Maria Elisabetta Alberti Castellati da Napoli a Ischia, il 29 giugno, per urgenti esigenze movimento autorità di Governo. Con la XV Legislatura le cose vanno decisamente meglio. Anche se le località non cambiano di molto. E i viaggi sono molto meno frequenti. Spicca tra tutti solo il ministro Pecoraro Scanio che preferisce Ischia fuori stagione, alla fine di maggio, sempre con elicottero AB412, che è proprio tanto comodo. Ma a giugno va a Capri.

Il ministro Padoa Schioppa, fa la spola con Ventotene, spesso e volentieri, ma anche con Capri, Venezia Centro, Venezia Lido, anche il giorno di capodanno, per le consuete esigenze dell’autorità di governo. L’onorevole Paolo Cento un coast to coast Gaeta-Ventotene, ma non molto di più. È proprio vero che siamo un paese di navigatori, e di aviatori...

Pubblicato il: 18.12.07 su "L'Unità"
 
:lol:


Anche Rutelli va in crociera con la guardia di finanza

Roma - Attenzione, attenzione, vedi alla voce Casta. Urge prendere atto della rettifica ministeriale. Il ministro Francesco Rutelli non era in gita a Napoli e Ischia in elicottero, bensì in piroscafo. Detrattori e perditempo, calunniatori, sciacalli e gossippàri che si ostineranno a scrivere simili bassezze, diffuse e rilanciate da alcuni organi di stampa di scarsa credibilità, saranno prontamente querelati. E attenzione anche ai lettori de Il Giornale: questo non è uno sketch di Avanzi, o il parto della fantasia del vostro cronista, ma la trascrizione più o meno letterale dei sussiegosi comunicati diramati ieri dall’ufficio stampa del ministro dei Beni culturali. E che noi, per la gioia del lettore riprodurremo in integrale, come reperti di una «letteratura della rettifica» che il libro della premiata ditta Stella & Rizzo ha creato e incoraggiato tra gli artisti istituzionali: non più comunicazione di servizio, ma un vero e proprio genere letterario.

Ovviamente, per godersi la vicenda, e la poesia dei testi, occorre un riassunto delle puntate precedenti. La storia, in breve, è questa: prima sul sito di La Repubblica, poi più corposamente sul Quotidiano Nazionale di due giorni fa, affiorano diverse indiscrezioni su alcune delle missioni di servizio del nostro ministro dei Beni culturali. Su Qn l’articolo viene ribaldamente titolato così: «Elicotteri della Finanza, spuntano anche Rutelli e la moglie sui voli sospetti». Da dove deriva l’informazione? Dalle tabelle di servizio dell’arma, che documentano con puntigliosità tragitti, percorrenze, e compagnia viaggiante degli itinerari ministeriali. Ieri, dopo l’indiscrezione arriva la smentita sdegnata degli staff rutelliani, accompagnata - nientemeno - che da un annuncio di querela. L’esordio è drastico: «Il vicepresidente del Consiglio non ha mai messo piede nella sua vita su un elicottero della Guardia di finanza». Il seguito è ancor più duro: «L’avvocato Luca Petrucci ha reso noto di aver ricevuto mandato da Francesco Rutelli di adire le vie legali chiedendo il risarcimento danni nei confronti del Quotidiano Nazionale». Però. Leggi queste righe e pensi: povero Rutelli, bisognerà solidarizzare immediatamente con lui. Poi rileggi meglio, e scopri che la smentita è drastica sul mezzo utilizzato, ma più incerta sull’itinerario effettivo e assai vaga sulla compagnia. Nel senso che Rutelli ha effettivamente perlustrato la costiera campana in compagnia della «Dottoressa Barbara Palombelli». Lo ha fatto effettivamente «il 13 luglio del 2007», e si è servito davvero della «Guardia di finanza». L’unica differenza rispetto a quanto scritto da quei cattivacci del Qn, è che si trattava di giro in barca e non in elicottero. Spiega il comunicato: «Nell’occasione Rutelli, che come ministro per i Beni e le Attività Culturali ha una precisa responsabilità istituzionale in materia di tutela del paesaggio, ha ricevuto una illustrazione delle attività della Guardia di finanza relative al controllo del territorio sulla costiera sorrentina e amalfitana, sia per quanto riguarda la prevenzione, sia per l’anticrimine». Non di bell’andare si tratta, dunque (come aveva scritto il perfido Qn), ma piuttosto di bell’illustrare.
Il fatto che dal comunicato ufficiale scompaia la Palombelli (che non ha responsabilità istituzionali, ma che secondo noi - visto che è brava, bella e tostissima - dovrebbe averne molte più del marito) è in fondo irrilevante. Ma detto questo, delle due possibilità l’una: se la vigilanza del guardacoste Rutelli era davvero un dovere istituzionale (cosa di cui noi siamo graniticamente certi), per quale motivo l’avvocato Petrucci vuole querelare il Qn? Perché ha aggiunto l’elicottero o perché ha evitato che venisse sottratta la Palombelli? In attesa che sia sciolto il dilemma, Il Giornale si candida per presenziare alla prossima «missione di vigilanza costiera» per poter partecipare e contribuire anche così alla vigilanza antricrimine e alla difesa della nazione. La colazione al sacco, nel caso, la portiamo noi.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=229025
 

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