Obbligazioni societarie Monitor bond Telecom Europa VIII (Gennaio 2010 - Dicembre 2013)

Imark

Forumer storico
Chiuso il 3D semestrale della seconda metà dell'anno 2009, apro quello del primo semestre dell'anno entrante.

Veniamo da qui:

http://www.investireoggi.it/forum/m...pa-vii-agosto-dicembre-2009-a-vt44728-30.html

L'occasione è gradita per fare un breve riepilogo delle vicende compartimentali.

Il 2009 si è aperto con i bond delle telecom ancora tutti con prezzi cedevoli per effetto del deleverage attuato dagli operatori della finanza nel post Lehman.

Contemporaneamente, tuttavia, giungevano le prime notizie confortanti, in termini di outlook per il 2009 offerti dalle principali telecom europee che confermavano un andamento delle vendite solo marginalmente declinante, ed EBITDA e net profit tendenzialmente stabili per effetto delle misure di contenimento di contenimento del Capex che erano state varate già nel secondo semestre 2008.

Trovava dunque conferma la natura difensiva ed aciclica del comparto specie per i players attivi nelle economie europee mature, nelle quali i consumi di telefonia, nel corso del decennio conclusosi, sono divenuti a pieno titolo "consumi di base" specie per l'utente individuale, ma per certi versi anche per il corporate, di quelli che torna difficile comprimere anche nei periodi di crisi acuta.

Già verso metà febbraio 2009, i telecom bond HY vedevano un marcato recupero delle quotazioni, in controtendenza rispetto all'equity, che andava verso i propri minimi di periodo, a segnare una ripresa imminente dei corsi dei temi di investimento speculativi.

Nella fase delle robuste emissioni obbligazionarie dell'IG che ha segnato la prima parte del 2009, le telecom in realtà si sono distinte per un ricorso non eccessivo allo strumento del debito, con pochissime eccezioni.

Si sono rollate le emissioni in scadenza, sono stati confermati i target di indebitamento rispetto all'EBITDA, sono state praticate politiche di M&A solo se motivate da solide ragion di essere di carattere industriale (le operazioni di fusione delle attività in UK per DT e FT, in CH per FT e TDC).

Anche le strategie di investimento sono state condotte in linea di massima all'insegna di una moderata cautela. Così, se il 2009 ha visto la predisposizione di politiche di uscita dalle aree est europee, ieri "mercati emergenti", oggi possibile focolaio di crisi latente prossima ventura (cessione di Invitel da parte di TDC, IPO predisposte da Telenor e da TeliaSonera con i propri partner russi per le telecom controllate congiuntamente in Russia ed in Ucraina), lo stesso anno è stato segnato dalla messa a punto di politiche di espansione nella fibra ottica che sono il futuro delle telecom europee insieme con la trasmissione "mobile" ad alta velocità e a larga banda, e che vedranno una convergenza definitiva fra telefonia e mass media (i progetti sono in agenda e/o in fase di attuazione da parte di pressoché tutti gli ex incumbent europei).

A consuntivo dell'anno trascorso, la caduta delle economie nel corso del 2009 ha comunque dato ragione ai forecast delle telecom. In alcuni paesi europei in realtà l'andamento delle vendite per le telecom è stato più negativo del previsto per l'impatto della crisi anche sui consumi di telefonia dell'utente individuale (Spagna, Portogallo, Grecia), in altri ha inciso un po' più del previsto la riduzione dei consumi corporate (Olanda) mentre i mercati est europei sono andati un po' meno peggio di quanto ci si attendesse. In quasi tutti i casi tuttavia la consistenza delle operazioni di contenimento dei costi e degli investimenti è riuscita ad ottenere il risultato di stabilità degli utili che ci si prefiggeva di ottenere.

Guardando al 2010, il recente profit warning di Telekom Austria riapre il tema della tenuta dei consumi di telefonia nei mercati est europei ed anche, in prospettiva, dell'impatto sui conti delle telecom di possibili svalutazioni delle currencies esteuropee contro euro (e qui il problema toccherebbe, oltre a TA, anche la greca OTE a causa della sua forte esposizione nei balcani meridionali, nonché Telenor e TeliaSonera, in cui l'effetto perdita di valore delle valute esteuropee rischia di essere particolarmente amplificato dalla forza attesa delle valute contabili delle telecom scandinave, NOK e SEK).
 
Ultima modifica di un moderatore:
Se intendi questo:
XS0252440010 NORDIC TELEPHONE 01.05.2016 EUR3+5.50
mi interessa, grazie!:) Da una parte peccato però, da qui al 2016 avrebbe potuto dare belle soddisfazioni...:(
Eh, ma si era capito come andava a finire: mancava giusto la conferma ufficiale.
E' un buon segnale, in quanto si intende come la destinazione finale del maxidividendo pagato da TDC a Nordic Telephone fosse appunto il ripagamento del bond TV, e non l'erogazione di dividendi agli azionisti di Nordic o altre operazioni.
Certamente è un buon segnale rispetto a TDC e al gruppo in generale. Mi mancheranno però quei "cedoloni" Euribor3+5.5%...:D Anche perché non mi sembra che ci siano altri titoli altrettanto speculativi con cedola legata all'euribor, giusto?:mmmm:
L'occasione è gradita per fare un breve riepilogo delle vicende compartimentali.
(...)
Il 2009 (...) è stato segnato dalla messa a punto di politiche di espansione nella fibra ottica che sono il futuro delle telecom europee insieme con la trasmissione "mobile" ad alta velocità e a larga banda, e che vedranno una convergenza definitiva fra telefonia e mass media
Grazie per l'utilissimo riepilogo!:up:
Secondo te chi è in posizione migliore rispetto a questi scenari futuri? Non mi dispiacerebbe investire in questa direzione...:cool: Ancora grazie!:)
 
Certamente è un buon segnale rispetto a TDC e al gruppo in generale. Mi mancheranno però quei "cedoloni" Euribor3+5.5%...:D Anche perché non mi sembra che ci siano altri titoli altrettanto speculativi con cedola legata all'euribor, giusto?:mmmm:

Grazie per l'utilissimo riepilogo!:up:
Secondo te chi è in posizione migliore rispetto a questi scenari futuri? Non mi dispiacerebbe investire in questa direzione...:cool: Ancora grazie!:)

Esserci ce ne sono, ma non è detto che sia il momento ideale per l'esposizione all'HY... ad es. le equity firms che controllano TDC valutano un'uscita, ora vedremo quanto parziale o piuttosto definitiva... ed è l'ennesima uscita delle equity firms da società da loro acquisite.

Rispetto a TDC resta in positivo, il fatto che, con l'assenso delle banche, ripagano anticipatamente debito juniores rispetto a quello bancario in scadenza nel 2014 e nel 2015 (segno che le banche sono fiduciose circa un persistere della capacità di ripagamento del debito senior da parte di TDC).

Più in generale, considera che, se loro temessero un po' di inflazione nel breve termine, avrebbero interesse ad incrementare gli asset detenuti, non a sbarazzarsene.

Evidentemente i timori sono di altra natura, almeno per il breve termine...
 
...

Grazie per l'utilissimo riepilogo!:up:
Secondo te chi è in posizione migliore rispetto a questi scenari futuri? Non mi dispiacerebbe investire in questa direzione...:cool: Ancora grazie!:)

Mah sai, ora vediamo con che incedere si andrà avanti in questa direzione: teoricamente sono da preferire le telecom che hanno una posizione di dominanza già oggi nel segmento della IPTV nei loro paesi e che non devono fronteggiare una concorrenza troppo robusta della cable tv o della tv satellitare...

Per cui ad es. il Portogallo (che tuttavia ha altri "limiti" come "situazione paese") presenta una situazione di questo genere piuttosto che la Spagna, l'UK, la Germania o l'Olanda (paesi con una solida presenza cable).

In Italia abbiamo problemi di conflitto di interessi che inducono a ritenere improbabile che l'attuale oligopolista della tv privata tolleri una crescita della concorrenza da parte di TI.

Le situazioni "nordiche" non le conosco granché dal punto di vista della presenza "cable", così come la Francia.
 
Per cui ad es. il Portogallo (che tuttavia ha altri "limiti" come "situazione paese") presenta una situazione di questo genere piuttosto che la Spagna, l'UK, la Germania o l'Olanda (paesi con una solida presenza cable).

Quindi, se capisco bene, Portugal Tel (con i limiti "paese" sottolineati) è in posizione più dominante nell'IPTV delle telecom di Spagna, UK, Germania o Olanda, giusto?
 
Quindi, se capisco bene, Portugal Tel (con i limiti "paese" sottolineati) è in posizione più dominante nell'IPTV delle telecom di Spagna, UK, Germania o Olanda, giusto?

Giusto... soprattutto, ha meno concorrenza da parte di altri media sul segmento di utenza interessato da questa offerta...

Tieni conto tuttavia che questo è solo un fattore di valutazione, ed andrebbe contemperato con altri. Voglio dire che le prospettive di uno sviluppo facilitato in questo ambito, per quanto ambito trainante in chiave prospettica, insieme con l'altro già rammentato per il mobile, va valutato tenendo conto del quadro di insieme.

E qui emergono altri fattori, non tutti univoci, nel senso che alcuni, che in passato sono stati "punti di forza", potrebbero divenire in prospettiva "punti di debolezza".

Prendi ad esempio proprio l'esposizione ai mercati emergenti est europei: per anni è stato un fattore di crescita dei fatturati, mentre oggi si tende a valutarne la rischiosità.

Per Portugal Telecom ci sono elementi quali l'esposizione in Brasile come mercato e al EUR/BRL (oggi certamente punto di forza), e l'andamento delle utenze residenziali a linea fissa (il cui decremento piuttosto marcato in un paese che ha molte aree a ridotta informatizzazione costituisce oggi punto di debolezza).
 
Grazie delle precisazioni!:) Ceramente non mi tuffo domattina su Portugal Tel,:D il senso del mio ragionamento da profano è che quella direzione di sviluppo potrà rivelarsi una miniera d'oro per chi saprà anticipare i tempi, dotandosi delle necessarie tecnologie e infrastrutture, in modo da essere pronto quando la TV per come la conosciamo oggi gradualmente sparirà, in quella che si prospetta come una svolta epocale
 
Grazie delle precisazioni!:) Ceramente non mi tuffo domattina su Portugal Tel,:D il senso del mio ragionamento da profano è che quella direzione di sviluppo potrà rivelarsi una miniera d'oro per chi saprà anticipare i tempi, dotandosi delle necessarie tecnologie e infrastrutture, in modo da essere pronto quando la TV per come la conosciamo oggi gradualmente sparirà, in quella che si prospetta come una svolta epocale

Sono d'accordo ...
 
grazie i98mark per il riassunto del 2009.
qui sotto ho estrapolato 2 frasi che vorrei capire meglio, se possibile:

Già verso metà febbraio 2009, i telecom bond HY vedevano un marcato recupero delle quotazioni, in controtendenza rispetto all'equity....
.

hai un esempio di Telecom bond HY rappresentativo di questa tua frase? e se sì dove posso trovare un grafico del suo andamento nell'anno 2009?

Nella fase delle robuste emissioni obbligazionarie dell'IG che ha segnato la prima parte del 2009
.

anche qui hai un esempio di robusta emissione Investment Grade?
:ciao:
 
grazie i98mark per il riassunto del 2009.
qui sotto ho estrapolato 2 frasi che vorrei capire meglio, se possibile:



1) hai un esempio di Telecom bond HY rappresentativo di questa tua frase? e se sì dove posso trovare un grafico del suo andamento nell'anno 2009?



2) anche qui hai un esempio di robusta emissione Investment Grade?

:ciao:

Allora, per l'esempio ti ho preso il 8,25% Nordic Telephone Holding 2016 che trovi nel grafico annuale (sopra) ed in quello triennale (sotto) per una migliore valutazione del bottom e della risalita dei corsi.

Tieni conto che per chi segue l'HY quanto detto non costituisce una novità, anzi capita normalmente che l'HY anticipi le tendenze dell'equity. Anche nel 2007, l'HY cominciò a stornare in maniera molto consistente a luglio - agosto, per poi rimbalzare in occasione del raggiungimento da parte delle borse del massimo di periodo nell'ottobre 2007.

Nel post - Lehman invece l'HY ha anticipato il bottom rispetto all'equity ed ha poi anticipato la risalita, stornando soltanto in concomitanza dei nuovi minimi segnati dall'equity.

2) circa l'IG, intendevo dire che il primo semestre 2009 è stato un periodo che ha visto un consistente flusso di emissioni corporate IG ... forse non mi sono spiegato bene io, ma non intendevo riferirmi alla particolare consistenza delle singole emissioni, bensì alla quantità di emissioni riversatasi sul mercato ed al loro controvalore prese "cumulativamente"...
 

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