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Son passati 25 anni (1983)da quando Luigi Pintor, penna corrosiva e direttore de il Manifesto, scrisse un calebre articolo titolato "Non moriremo democristiani" divenuto un classico del giornalismo politico di razza. La questione , in forma interrogativa, si ripropone oggi alla vigilia delle elezioni di data incerta.
Si ripropone perche' due ex democristiani di indubbia razza (Baccini e Tabacci, detti sprezzantemente Tabaccini) rompomo gli indugi e in conflitto con la linea tentennate, se non contorsionista, di Casini abbandonano l'UDC per fondare la "Rosa Bianca" col progetto di fondare un nuovo partito centrista, che non e' la famosa Balena Bianca.
Follini ex segretario UDC li aveva preceduti.
Questa scissione non e' di poco conto, avra' discrete ripercussioni sull'UDC e forse anche sul mandato esplorativo di Marini. Infatti nell'immediato la Rosa Bianca intende appoggiare un governo transitorio che abbia come scopo la riforma elettorale.
Nella loro orbita politica come progetto plausibile gravitano diversi parlamentari (un senatore) del partito di Casini, qualche personaggio della Margherita scontento o perplesso dalle modalita' di fondazione del PD, un certo numero di sindacalisti della CISL e forse (dio ce ne liberi) anche Mastella, oltre a Di Pietro.
Personalmente non credo restera' un cespuglio piccolo , figlio della botanica politica; forse, a questo punto, pure lo spero. Non credo fara' la fine di tanti tentativi rifondaioli del partito socialista o di purezza comunista.
Ma veniamo all'interrogativo.
Personalmente , sebbene io sia scarsamente incline al revanscismo democristiano e anche molto perplesso dalla presenza d Pezzotta nel gruppone, devo riconoscere una personale stima per Bruno Tabacci. Simpatia , come per altri e pochi politici attuali, per la sua serieta' e dignita' di uomo politico, apprezzata anche quando gravitava in una zona a me particolarmente avversa come la CDL e parlava di questioni economiche.
Ne ho ammirato sempre la misura, la chiarezza e l'integrita', anche se non sempre condividevo le sue analisi o le sue proposte, ma mi parevano sempre argomentate, pensate e poco inclini allo slogan facile, mai personalistiche. Da vecchia scuola di politico di razza.
Per me non e' poco nel panorama politico italiano possedere queste doti.
Diro' di piu', se la politica e' intelligenza misurata, Tabacci ha sempre fatto parte di un gruppo ideale di politici seri e trasversali a cui affiderei un mandato elettorale e di cui abbiamo un gran bisogno. Furbetti e arraffoni, nonche' arruffoni , o ex che si rigenerano all'infinito con contorsioni trasformiste ce ne sono troppi.
Per dirla tutta questi ex democristiani quasi li rimpiango (ma non rimpiango la DC) ed e' con una certa sconsolatezza che mi accingo a sperare, quasi, di "morire democristiano".
Mi rendo conto che presto la tifoseria esultera' o all'opposto gridera' al tradimento, ma devo dire che in questa confusione di urla e dietrofront mi fa piacere trovare ancora persone serie che nella politica credono senza divenire corrotti o corruttori e che fanno il loro "sporco" mestiere con dignita', fermezza , intelligenza e senza quella prosopopea geometrica da iperrealisti piu' realisti del Re.
Ovviamente nella CDL si freme e nell' Unione si esultera'. Ma questo tifo, al di la' della contingenza sara' sproporzionato. L'Italia elettorale e' sempre stata divisa in tre e cosi' restera' per molto tempo.
Tanto vale prenderne atto e sperare che la selezione del personale politico d'ora in poi rappresenti il meglio e non il peggio di questo paese.
Ce ne sono altri, anche non ex democristiani. Spero si facciano avanti. Ne abbiamo bisogno come abbiamo bisogno di gente nuova oltre che di qualche vecchio saggio.
Quindi , per ora e in attesa, auguri Tabacci! Ti stimo anche se non tutto condivido.
http://blog.brunotabacci.it/
www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/crisi-governo-4/baccini-tabacci/baccini-tabacci.html
www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=801302002&H=
http://oknotizie.alice.it/go.php?us=10214050f33d69fc
Si ripropone perche' due ex democristiani di indubbia razza (Baccini e Tabacci, detti sprezzantemente Tabaccini) rompomo gli indugi e in conflitto con la linea tentennate, se non contorsionista, di Casini abbandonano l'UDC per fondare la "Rosa Bianca" col progetto di fondare un nuovo partito centrista, che non e' la famosa Balena Bianca.
Follini ex segretario UDC li aveva preceduti.
Questa scissione non e' di poco conto, avra' discrete ripercussioni sull'UDC e forse anche sul mandato esplorativo di Marini. Infatti nell'immediato la Rosa Bianca intende appoggiare un governo transitorio che abbia come scopo la riforma elettorale.
Nella loro orbita politica come progetto plausibile gravitano diversi parlamentari (un senatore) del partito di Casini, qualche personaggio della Margherita scontento o perplesso dalle modalita' di fondazione del PD, un certo numero di sindacalisti della CISL e forse (dio ce ne liberi) anche Mastella, oltre a Di Pietro.
Personalmente non credo restera' un cespuglio piccolo , figlio della botanica politica; forse, a questo punto, pure lo spero. Non credo fara' la fine di tanti tentativi rifondaioli del partito socialista o di purezza comunista.
Ma veniamo all'interrogativo.
Personalmente , sebbene io sia scarsamente incline al revanscismo democristiano e anche molto perplesso dalla presenza d Pezzotta nel gruppone, devo riconoscere una personale stima per Bruno Tabacci. Simpatia , come per altri e pochi politici attuali, per la sua serieta' e dignita' di uomo politico, apprezzata anche quando gravitava in una zona a me particolarmente avversa come la CDL e parlava di questioni economiche.
Ne ho ammirato sempre la misura, la chiarezza e l'integrita', anche se non sempre condividevo le sue analisi o le sue proposte, ma mi parevano sempre argomentate, pensate e poco inclini allo slogan facile, mai personalistiche. Da vecchia scuola di politico di razza.
Per me non e' poco nel panorama politico italiano possedere queste doti.
Diro' di piu', se la politica e' intelligenza misurata, Tabacci ha sempre fatto parte di un gruppo ideale di politici seri e trasversali a cui affiderei un mandato elettorale e di cui abbiamo un gran bisogno. Furbetti e arraffoni, nonche' arruffoni , o ex che si rigenerano all'infinito con contorsioni trasformiste ce ne sono troppi.
Per dirla tutta questi ex democristiani quasi li rimpiango (ma non rimpiango la DC) ed e' con una certa sconsolatezza che mi accingo a sperare, quasi, di "morire democristiano".
Mi rendo conto che presto la tifoseria esultera' o all'opposto gridera' al tradimento, ma devo dire che in questa confusione di urla e dietrofront mi fa piacere trovare ancora persone serie che nella politica credono senza divenire corrotti o corruttori e che fanno il loro "sporco" mestiere con dignita', fermezza , intelligenza e senza quella prosopopea geometrica da iperrealisti piu' realisti del Re.
Ovviamente nella CDL si freme e nell' Unione si esultera'. Ma questo tifo, al di la' della contingenza sara' sproporzionato. L'Italia elettorale e' sempre stata divisa in tre e cosi' restera' per molto tempo.
Tanto vale prenderne atto e sperare che la selezione del personale politico d'ora in poi rappresenti il meglio e non il peggio di questo paese.
Ce ne sono altri, anche non ex democristiani. Spero si facciano avanti. Ne abbiamo bisogno come abbiamo bisogno di gente nuova oltre che di qualche vecchio saggio.
Quindi , per ora e in attesa, auguri Tabacci! Ti stimo anche se non tutto condivido.
http://blog.brunotabacci.it/
www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/crisi-governo-4/baccini-tabacci/baccini-tabacci.html
www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=801302002&H=
http://oknotizie.alice.it/go.php?us=10214050f33d69fc
