NordStream 2

tontolina

Forumer storico
l'Unione Europea ha impedito il SouthStrem ricattando le nazioni del Sud-europa

ma contro la Germania non ha detto nulla; l'unico ad incapzarsi è stato Trump

La Germania gestirà NordStream2 solo sotto la propria giurisdizione nazionale
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La Germania cercherà di regolamentare il famoso e controverso metanodotto Nord Stream 2 che collegherà direttamente la Russia all’Unione Europea sotto la normativa nazionale tedesca, facendo cadere sotto la normativa Europea solo la parte nel territorio della Unione Europea, questo secondo le affermazioni di un alto dirigente del settore energetico.

Secondo la normativa europea, che alcuni stati come la Polonia vogliono sia strettamente implementata, la gestione dell’infrastruttura deve avere una gestione diversa dalla proprietà del Gas, cosa che porrebbe un problema dato che il fornitore del gas, Gazprom, è fra i realizzatori e proprietari della struttura come diverse compagnie tedesche e non fra cui Engie, OMV, Uniper e Wintershall . Questo porrebbe un problema di legittimità, che i tedeschi hanno risolto tagliando la testa al toro e togliendo dalla normativa europea l’opera, per cui solo gli ultimi 12 km, in territorio dell’Unione, avranno questo problema.

Alla fine nella bellissima unione europea ciascuno fa un po’ quello che vuole, soprattutto quando si tratta di interessi nazionali e se ti chiami Germania. Comunque questo atteggiamento proto-nazionalista non sappiamo se servirà nei confronti degli USA che hanno minacciato di sottoporre a sanzioni le società che partecipano al progetto, anche perchè questa scelta lega dal punto di vista energetico la Germania al cordone ombelicale russo.
 
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Nord stream 2: gli USA sconfitti in questa battaglia per il gas non reagiranno?
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Ieri la Danimarca ha concesso gli ultimi permessi necessari alla realizzazione del famoso, e controverso, gasdotto Nord Stream 2, permettendone quindi il completamento. Si tratta di un’infrastruttura che permetterà il trasporto di enormi quantità di gas naturale a costi molto contenuti verso la Germania, l’Austria ed i Paesi Bassi, i principali contraenti dell’iniziativa che, comunque, è di proprietà russa: infatti il proprietario e gestore è solo Gazprom, ed i 5 partner occidentali, Wintershall, Uniper, Royal Dutch Shell, ENGIE e OMV, che hanno versato 9,4 miliardi di euro, sono solo dei creditori. Del resto il rapporto costi benefici dell’opera per la Russia sono troppo grandi per non prenderne il controllo diretto,tanto più che il valore rispetto all’export di Mosca è minimo.

La vittoria della Russia è la sconfitta di altri paesi:
  • l’Ucraina, che non potrà più godere dei diritti di transito, così essenziali per la sua economia;
  • la Polonia, che è stata il principale alleato di Trump nella lotta contro il gasdotto, ora diventa secondaria per le forniture energetiche tedesche e può essere “Messa in quadro” dentro al UE da parte della Germania;
  • il Gas Naturale Liquefatto USA non sarà mai competitivo, dal punto di vista del prezzi, con il gas naturale per gasdotto russo. Trump è fuori dai giochi;
Probabilmente gli investimenti politici ed economici degli USA per fermare questa infrastruttura sono stati superiori a quanto ha speso la Russia per realizzarla, eppure alla fine questa tattica si è rivelata completamente perdente. Ora gli USA hanno perso buona parte della propria influenza politica verso la Germania e questo elemento si farà anche più acuto con il completarsi dei progetti verso il Turkmenistan e dalla Russia verso l’Ungheria e la Bulgaria.
Stiamo assitendo ad una sempre maggiore integrazione fra Asia, sotto forma della Russia, ed Europa. Risolto il problema del Donbass, e Zelensky non vede l’ora di concluderlo, non ci sarà più nessun problema alla normalizzazione dei rapporti russo-europei.

Trump esce sconfitto da questa contesa, e non poteva essere diversamente.
Accetterà l’esito o cercherà di rifarsi in qualche altro modo, magari colpendo il surplus commerciale europeo verso gli USA? Lo Sparemo presto.
 
reagiscono reagiscono
e se non stiamo attenti scatenano la terza guerra mondiale che distruggerà l'Europa

 
e la Germania prova a corrompere gli USA
BERLINO - È un documento sul quale il governo tedesco continua a mantenere un ostinato silenzio. Ma che aggiunge un capitolo imbarazzante all’intricata vicenda del contestato Nordstream 2. Ad agosto dello scorso anno, il vicecancelliere e ministro delle Finanze, Olaf Scholz (Spd) avrebbe offerto al suo omologo americano Steve Mnuchin generosi investimenti - fino a un miliardo di euro - nei rigassificatori affacciati sui mari del nord, per consentire agli Stati Uniti di vendere più agevolmente alla Germania il suo discusso shale gas.

continua
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