deltazero
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Nuova tassa sulle banche USA AC Finanza
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato che è allo studio il prelievo di una nuova tassa su circa 50 istituzioni finanziarie statunitensi (banche, assicurazioni, broker-dealers), al fine di raccogliere circa 90 miliardi di Dollari nell’arco di 10 anni, da utilizzarsi per coprire il costo del Troubled Asset Relief Program (TARP) e per ridurre il deficit federale.
Obama ha precisato che tale intervento non ha carattere punitivo, ma semmai è mirato a prevenire nuovi eccessi, inclusa la corresponsione di bonus ai dipendenti che ha letteralmente definito “osceni” (leggi). Peraltro, sarebbero più colpite le banche d’investimento (come Goldman Sachs o Morgan Stanley) rispetto a quelle commerciali, perché la tassa non riguarderebbe tutti i depositi, ma solo alcune altre passività. L’aliquota dovrebbe essere dello 0,15%, e riguarderà le istituzioni finanziare con almeno 50 miliardi di assets, che hanno beneficiato del TARP.
La proposta di Obama, attualmente all’esame del Congresso, ha sorpreso la comunità internazionale: le opinioni sono piuttosto contrastanti, almeno stando alle risultanze pubblicate dal Financial Times; comunque non sono attesi analoghi interventi da parte di altri Paesi, come quelli europei, dove le banche sono già soggette a maggiori restrizioni sul capitale e sul funding rispetto a quelle USA.
Personalmente non vedo grandissimi benefici in questa manovra (a parte quelli, immediati, di copertura dei costi federali), soprattutto se poi, in caso di difficoltà di qualche istituzione finanziaria, venissero nuovamente attuati degli interventi governativi di sostegno: togliere con una mano quello che si è dato (o che si darà) con l’altra, insomma, mi sembra come minimo incongruente!
non sono d'accordo con le conclusioni dell'autore
questa tassa le dovrebbero pagare anche le banche che non hanno usato i fondi e anche tremonti ci dovrebbe pensare
non è 1 questione demagogica ,ne di giustizia sociale
è 1 pura questione di valorizzazione derivati
dare l'appoggio da parte del governo usa alle banche in caso di difficoltà è esattamente :
governo vende cds su banche alle stesse banche che li acquistano a garanzia di loro eventuali problemi
obama dice che questo cds vale 0.15% , non sta a me discutere il prezzo
diventa invece interessante l'impatto
il settore bancario usa diventa implictamente sicuro
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato che è allo studio il prelievo di una nuova tassa su circa 50 istituzioni finanziarie statunitensi (banche, assicurazioni, broker-dealers), al fine di raccogliere circa 90 miliardi di Dollari nell’arco di 10 anni, da utilizzarsi per coprire il costo del Troubled Asset Relief Program (TARP) e per ridurre il deficit federale.
Obama ha precisato che tale intervento non ha carattere punitivo, ma semmai è mirato a prevenire nuovi eccessi, inclusa la corresponsione di bonus ai dipendenti che ha letteralmente definito “osceni” (leggi). Peraltro, sarebbero più colpite le banche d’investimento (come Goldman Sachs o Morgan Stanley) rispetto a quelle commerciali, perché la tassa non riguarderebbe tutti i depositi, ma solo alcune altre passività. L’aliquota dovrebbe essere dello 0,15%, e riguarderà le istituzioni finanziare con almeno 50 miliardi di assets, che hanno beneficiato del TARP.
La proposta di Obama, attualmente all’esame del Congresso, ha sorpreso la comunità internazionale: le opinioni sono piuttosto contrastanti, almeno stando alle risultanze pubblicate dal Financial Times; comunque non sono attesi analoghi interventi da parte di altri Paesi, come quelli europei, dove le banche sono già soggette a maggiori restrizioni sul capitale e sul funding rispetto a quelle USA.
Personalmente non vedo grandissimi benefici in questa manovra (a parte quelli, immediati, di copertura dei costi federali), soprattutto se poi, in caso di difficoltà di qualche istituzione finanziaria, venissero nuovamente attuati degli interventi governativi di sostegno: togliere con una mano quello che si è dato (o che si darà) con l’altra, insomma, mi sembra come minimo incongruente!
non sono d'accordo con le conclusioni dell'autore
questa tassa le dovrebbero pagare anche le banche che non hanno usato i fondi e anche tremonti ci dovrebbe pensare
non è 1 questione demagogica ,ne di giustizia sociale
è 1 pura questione di valorizzazione derivati
dare l'appoggio da parte del governo usa alle banche in caso di difficoltà è esattamente :
governo vende cds su banche alle stesse banche che li acquistano a garanzia di loro eventuali problemi
obama dice che questo cds vale 0.15% , non sta a me discutere il prezzo
diventa invece interessante l'impatto
il settore bancario usa diventa implictamente sicuro