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LUCA CASTELLI
I riflettori del mondo informatico sono puntati sulla città indiana di Tirupati. E’ lì che domani, 3 febbraio, verrà presentato un nuovo modello di personal computer dal prezzo imbattibile: otto euro. Sviluppato nei laboratori delle università high tech di Bangalore e Chennai, il computer fa parte di un progetto dal più ampio respiro, messo in cantiere dal governo indiano per rilanciare le tecnologie in ambito educativo, con un miglioramento delle infrastrutture e delle proposte di e-learning.
Come riportano alcuni siti d’informazione locale in lingua inglese, come il Times of India e il DNA India, il nuovo computer verrà immesso sul mercato nel giro di qualche mese e il suo prezzo si aggirerà intorno alle 500 rupie, poco più di dieci dollari Usa e poco meno di otto euro al cambio odierno. Un prezzo, spiega il rappresentante del governo per l’alta educazione RP Agarwal, che verrà raggiunto grazie alle economie di scala della prevista diffusione di massa del pc tra i bambini indiani, i principali destinatari dell'operazione.
Delle caratteristiche tecniche del computer supereconomico, per ora non si sa molto: si parla di 2 gigabyte di Ram, connettività wireless e un basso impatto energetico. Se Internet, i blog e tutti i protagonisti dell’IT guardano con un misto di curiosità e scetticismo al lancio del pc (che era stato annunciato già a metà 2007, facendo poi però registrare una robusta marcia indietro sul prezzo), si respirerà probabilmente un po’ più di preoccupazione nei laboratori americani di One Laptop Per Child, il programma per la realizzazione e la vendita di computer a basso prezzo ai bambini poveri dei paesi in via di sviluppo, fondato dallo scienziato americano Nicolas Negroponte. E magari anche presso la sede di Intel, dove è ben avviato il progetto similare Classmate.
Per la sua demografia e per il progressivo e rapido inserimento nelle rotte del commercio globale, l’India è uno dei mercati di riferimento di qualsiasi progetto di alfabetizzazione tecnologica su larga scala. Un mercato che le aziende occidentali, sempre a caccia di nuovi territori d'espansione, ora rischiano di vedersi contendere da una concorrenza locale agguerritissima. Non a caso, l’iniziativa del pc a cinquecento rupie è stata lanciata ufficialmente dal governo indiano proprio come una risposta nazionale al "computer da 100 dollari" di Negroponte.
Dall'altra parte dell'Atlantico sono già partite le contromosse, come si può leggere in una recente intervista concessa dallo stesso Negroponte al quotidiano britannico The Guardian. La seconda generazione di computer OLPC è ormai in dirittura d''arrivo: si chiamerà XO-2, avrà un doppio schermo touch screen e verrà messa in vendita al prezzo di 75 dollari. Negroponte la presenta come una via di mezzo tra un pc e un ebook, un aspetto che potrebbe far pensare a un cambiamento di rotta nel progetto. Dai bambini del terzo mondo a quelli occidentali desiderosi di un lettore elettronico a basso prezzo? "Se così fosse, non mi lamenterei", dice Negroponte al Guardian.
www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=5703&ID_sezione=38&sezione=News
Come riportano alcuni siti d’informazione locale in lingua inglese, come il Times of India e il DNA India, il nuovo computer verrà immesso sul mercato nel giro di qualche mese e il suo prezzo si aggirerà intorno alle 500 rupie, poco più di dieci dollari Usa e poco meno di otto euro al cambio odierno. Un prezzo, spiega il rappresentante del governo per l’alta educazione RP Agarwal, che verrà raggiunto grazie alle economie di scala della prevista diffusione di massa del pc tra i bambini indiani, i principali destinatari dell'operazione.
Delle caratteristiche tecniche del computer supereconomico, per ora non si sa molto: si parla di 2 gigabyte di Ram, connettività wireless e un basso impatto energetico. Se Internet, i blog e tutti i protagonisti dell’IT guardano con un misto di curiosità e scetticismo al lancio del pc (che era stato annunciato già a metà 2007, facendo poi però registrare una robusta marcia indietro sul prezzo), si respirerà probabilmente un po’ più di preoccupazione nei laboratori americani di One Laptop Per Child, il programma per la realizzazione e la vendita di computer a basso prezzo ai bambini poveri dei paesi in via di sviluppo, fondato dallo scienziato americano Nicolas Negroponte. E magari anche presso la sede di Intel, dove è ben avviato il progetto similare Classmate.
Per la sua demografia e per il progressivo e rapido inserimento nelle rotte del commercio globale, l’India è uno dei mercati di riferimento di qualsiasi progetto di alfabetizzazione tecnologica su larga scala. Un mercato che le aziende occidentali, sempre a caccia di nuovi territori d'espansione, ora rischiano di vedersi contendere da una concorrenza locale agguerritissima. Non a caso, l’iniziativa del pc a cinquecento rupie è stata lanciata ufficialmente dal governo indiano proprio come una risposta nazionale al "computer da 100 dollari" di Negroponte.
Dall'altra parte dell'Atlantico sono già partite le contromosse, come si può leggere in una recente intervista concessa dallo stesso Negroponte al quotidiano britannico The Guardian. La seconda generazione di computer OLPC è ormai in dirittura d''arrivo: si chiamerà XO-2, avrà un doppio schermo touch screen e verrà messa in vendita al prezzo di 75 dollari. Negroponte la presenta come una via di mezzo tra un pc e un ebook, un aspetto che potrebbe far pensare a un cambiamento di rotta nel progetto. Dai bambini del terzo mondo a quelli occidentali desiderosi di un lettore elettronico a basso prezzo? "Se così fosse, non mi lamenterei", dice Negroponte al Guardian.
www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=5703&ID_sezione=38&sezione=News