Obbligazioni corporate? Uhm...... (1 Viewer)

Argema

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18 Maggio 2004 2:40 MILANO

* Fabrizio Tedeschi e´ editorialista di Panorama Economy. Consulente di grandi banche e gruppi finanziari, per otto anni e´ stato responsabile della Divisione Intermediari della Consob a Milano.


Per ora sono solo indiscrezioni. L'unico elemento certo è una delibera della Consob che sospende in via cautelare (per 90 giorni) l'offerta pubblica d'acquisto delle azioni Gucci promossa dal gruppo Ppr (Pinault-Printemps-Redoute), presieduto da Serge Weinberg. La vicenda sembra uscita dai testi di Kafka, Pirandello e Ionesco.

Il povero investitore stritolato dalla forza imperscrutabile delle leggi, la relatività delle stesse per giungere alla conclusione più assurda che si possa immaginare: l'azionista può vendere i propri titoli su un mercato regolamentato, ma non può conferirli all'Opa, perché la legge italiana glielo impedisce.

Le azioni Gucci sono quotate ad Amsterdam e al Nyse, mercati seri almeno quanto il nostro. Il gruppo Pinault ha lanciato, in base alle leggi di quei Paesi, un'Opa per rilevare la totalità delle azioni in circolazione. Il titolo Gucci è abbastanza diffuso anche in Italia e si stima che un 3-4% di azioni conferite sia di provenienza italiana. Ma nell'ultimo giorno utile per aderire all'offerta, Consob ha sospeso in via cautelare l'operazione. Il prospetto, infatti, non è stato depositato in Italia e la generica esclusione dei Paesi in cui lo svolgimento dell'offerta sia rispettoso delle leggi locali non è ritenuta sufficiente da Consob.

Ppr non è più di tanto interessata a ritirare queste azioni, perché già detiene il 95% del capitale e può benissimo acquistare il rimanente in futuro, adoperandosi per venire incontro anche alle esigenze degli esclusi italiani, ma senza fretta. Il danno per l'azionista italiano è evidente: rischia di perdere un introito certo o di vederselo allontanare nel tempo. D'altra parte la delibera Consob è probabilmente legittima.

La morale è molto semplice: in Italia si possono collocare bond lussemburghesi o di altri Paesi, tramite il canale bancario, senza troppe difficoltà e prospetti; al contrario risulta difficile incassare il ricavato del conferimento delle proprie azioni a un'Opa, quando questa sia promossa dall'estero, benché i titoli siano anche loro esteri. Conclusione pratica: non detenete titoli esteri in Italia. Ma qui deve esserci qualcosa di sbagliato: o la legge o la sua applicazione.

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