Obbligazioni subordinate MPS ancora più sicure dopo dati prenconsuntivo 31.12.15

Vicente4444

Nuovo forumer
I rendimenti assolutamente abnormi dei bond subordinanti MPS oramai si stanno sempre più delineando come "mera" speculazione. Ciò a maggior ragione se si considera che i dati di preconsuntivo sono ampiamente positivi, senza dimenticare che la solidità della Banca viene riconosciuta anche dalla BCE, visti anche gli aumenti di capitale che ha fatto.

La spiegazione a tutto ciò, come indicato nei link a seguire, sta nel fatto che soprattutto i piccoli RISPARMIATORI, spaventati per quanto avvenuto alle 4 piccole banche, vendono i loro titoli a prezzi troppo bassi. In tal modo "fanno affari" gli investitori istituzionali che spuntano rendimenti elevatissimi.
Tutto ciò conferma che il piccolo risparmiatore se non si fa seguire da persone esperte rischia spesso di rimetterci.


http://www.investireoggi.it/obbliga...a-mps-cet1-al-12-bond-subordinati-piu-sicuri/



http://www.investireoggi.it/obbliga...co-ma-i-bond-subordinati-sono-a-forte-sconto/
 
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Con questa storia dove tutti sono sopra il CET1, mi fa dubitare della validità del parametro.

:lol::up:
(Un pò ci si "arrangia"- e non solo sui valori dei npl ma anche su quelli dei derivati, ad esempio... e infatti anche DB non se la passa benissimo in borsa da inizio anno... poi ora s'è deciso che scende tutto, a parte ciò che sta sotto il mantello di Draghi, quindi scende tutto.
Per far apparire solidissima una banca o traballante cambiando qualche numerino da mark to market a mark to fantasy non è che serva poi molto. In questo momento va molto di moda il mark to market hic et nunc, aleatorio non meno di altri valori, in certo senso)
 
Stando alla classifica che fa il corriere della sera MPS è una delle banche più solide.
 

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Ciao, se posso permettermi,bisognerebbe considerare anche la mole di crediti deteriorati (quantomeno quelli netti) da affiancare a questi due indicatori, che da soli non danno moltissime informazioni. Bisognerebbe valutare soprattutto il rapporto tra CET 1 e deteriorati netti per capire se le banche possono resistere ad eventuali shock/vendite al di sotto del tasso di copertura.
 
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B.Mps: studia riacquisto bond 2018 (Rep)

ROMA (MF-DJ)--Il bond subordinato B.Mps con un grafico da brividi potrebbe essere ritirato dalla circolazione. Lo scrive Repubblica, ricordando che il bond fu emesso per 2,16 mld nel 2008 perche' la banca senese facesse provvista per finanziare l'acquisizione di B.Antonveneta.

Il bond fu studiato apposta per piccoli risparmiatori, con tagli minimi di soli mille euro, e distribuito tramite gli sportelli Mps durante la gestione di Giuseppe Mussari e Antonio Vigni. Lo spread di emissione era 100, ma nell'ultimo mese, in un contesto critico, quel bond e' sceso da 88 sulla pari a 54,75 di ieri.

Dei 61 mld di euro di subordinati bancari italiani, quel decennale senese e' tra quelli che fanno palpitare i risparmiatori che riempiono le chat e i siti di trading con i loro timori di restare coinvolti nelle perdite, in un'eventuale risoluzione del Monte o in caso di suo "salvataggio" sul modello di quelli visti a novembre su B.Marche, BancaEtruria, Carife e CariChieti.

Molti sono i subordinati bancari italiani deprezzati da dicembre, nel timore che possano finire spianati come ad Arezzo e dintorni. Ma pochi si sono quasi dimezzati, come il bond Mps 2018. Anche per questo, precisa il giornale, a Rocca Salimbeni la dirigenza cerca di evitare quello scenario e starebbe studiando con attenzione la proposta di una primaria banca d'affari. Lo schema e' anche in ossequio alle nuove norme Ue, che non conteggiano i vecchi subordinati nel computo del patrimonio minimo "bail in" chiamato ad assorbire il primo 8% di perdite sul bilancio. La proposta, che si dice rivolta anche ad altri istituti bisognosi di ristrutturare le passivita' (tra cui il Banco Popolare) sarebbe di riacquistare sul mercato alcuni bond, cosi' da rimpolpare il patrimonio primario, e poter presto emettere nuovi subordinati del tipo compreso nei nuovi parametri di solidita'.

Ci sono pro e contro, oltre all'incerto nulla osta della vigilanza. Si tratta di offrire un riacquisto scontato a 60 o 70 per titoli in scadenza a 100 fra due anni: un affare per la banca e una forte perdita per i risparmiatori. Ma il riacquisto avrebbe almeno un potere segnaletico e tattico, per mostrare al mercato che su quei bond c'e' un compratore (i piu' adesso vendono soltanto).
 

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