OCCORRE AVERE UN PO Di CAOS IN SE PER PARTORIRE UNA STELLA DANZANTE.... (11 lettori)

Amartya

Cazzari alla gogn@
@ Bruno

Una settimana fa circa è uscita l’ultima release di Ubuntu, che prende il nome di Karmic Koala, e sono già presenti i repository aggiornati per vari software aggiuntivi per quest’ultima versione, fra cui Skype. Per chi non lo sapesse, Skype è un programma VoIp per chiamare tramite il computer, sia gratuitamente verso altri contatti Skype, sia a pagamento, a prezzi molti bassi, in tutto il mondo, telefoni fissi e cellulari.
Per installarlo sono necessari i soliti pochi passi, e semplici. Apriamo un terminale e digitiamo il seguente comando:
sudo nano /etc/apt/sources.list
Ora dobbiamo modificare questo file aggiungendo la seguente riga:
deb Medibuntu -- Medibuntu packages karmic free non-free
A questo punto dobbiamo aggiornare la lista dei pacchetti per sincronizzare il nuovo repository:
sudo apt-get update
Ora è possibile installare Skype con il seguente comando:
sudo apt-get install skype
Ora avrete l’ultima versione di Skype sulla vostra Ubuntu.


mica avrai installato la vers per WINDOWS?



Download the latest version of Skype for Linux

il 29 aprile è uscito Ubuntu lucyd lynx versione 10.04..
per Skype o si scarica il .deb dal sito ufficiale o sin installa Ubuntu Tweak..un software per la personalizzazione della distro in uso....lì c'è anche skype....

cmq non ho capito che problemi hai Bruno..audio...video..installazione..
chiedi pure
 

Jolly Roger

L'eretico
e non e' l'unico

se mollano i paesi emergenti, le materie prime cominciano a scendere..

del gas e meglio non parlare, specialmente sull'Argentina che approvvigiona tutto il SudAmerica

cito da una delle ultime newsletters di A. Fugnoli

"Descritta così, sembra una trascrizione dal manuale della ripresa ciclica perfetta, con le performance che migliorano con il salire del livello di rischio. Questa però non è (o meglio, non è solo) una normale ripresa ciclica. E’ qualcosa a metà strada tra la normale ripresa ciclica e la New Normal di Pimco, un mondo malaticcio che passa anni, non mesi, in dolorosa disintossicazione.
Le materie prime si incaricano di stravolgere il pigro schema della ripresa classica. Dovrebbero avere reso più di tutto, più ancora delle azioni, e invece sono state la classe di asset peggiore, l’unica con segno negativo, peggio ancora del cash. Ma come, si dirà, con il greggio a 84 dollari e il rame di nuovo fortissimo? Sarà, ma l’indice Crb delle materie prime, che il 31 dicembre stava a 283.38, chiude il trimestre a 273.34. Non di solo greggio e rame vive l’uomo, ma anche di gas e di carbone, in questa fase abbondantissimi (si scoprono continuamente nuovi giacimenti e l’estrazione viene effettuata con nuove tecnologie che aumentano notevolmente la resa).

Non di soli minerali vive l’uomo, ma soprattutto di derrate agricole abbondantissime grazie ai raccolti record di cereali e al minore utilizzo del mais per produrre etanolo.
La bolla delle materie prime non si riesce a scorgerla nemmeno con la lente d’ingrandimento. Il petrolio è agli stessi livelli di inizio 2006, i cereali idem, il gas naturale è sotto. Quanto all’inflazione salariale, per la prima volta da trent’anni le retribuzioni nominali dei paesi sviluppati hanno smesso completamente di crescere. Gli aggregati monetari non salgono e le riserve in eccesso delle banche continuano a essere depositate a tassi irrisori presso le banche centrali. Nemmeno la caduta recente dei corsi dei Treasuries induce le banche a comprarli. La Fed, dal canto suo, chiude ufficialmente il capitolo del quantitative easing e cessa di acquistare governativi e agenzie.
In questo quadro di inflazione invisibile e in discesa il dibattito sulla fine dell’età dell’oro dei bond è paradossalmente più vivace che mai. Dopo tutto i bond salgono di prezzo dal 1982 e i rendimenti sono ai minimi. E’ comprensibile che il tema del loro destino appassioni gli animi."
 

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