Oggi diamo l’addio a Emilio Fede, storico volto del giornalismo italiano, spentosi all’età di 94 anni nella Residenza San Felice di Segrate, alle port

Mi piace il sito euroborsa.it, simpaticamante spammato da Edogardo (Risultati della Ricerca), perché è molto avanti.



Non ci credete?
Da qui

Si scopre l'illuminata guida di Demetrio Rodinò (con l'accento sulla O).
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Se poi si indaga (si fa per dire) su Rodinò, il web ci dice che, nel corso dell'assemblea che approvava il bilancio 2004 (duemilaequattro/00), il giorno 13 maggio 2005 (tredicimaggioduemilaecinque/00), cioè oltre 20 anni fa, Rodinò era azionista di Trevi, e prese la parola per approfondire alcuni temi.

E qui si vede la lungimiranza del soggetto: egli indusse il Presidente di Trevi ad evidenziare i benefìci della costruzione del Ponte sullo Stretto!

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Rodinò partecipa a diverse assemblee: è un (credo) piccolo investitore molto attivo.

Poiché ho avuto a che fare con piccoli investitori "attivisti" di aziende quotate, mi sono fatto alcune idee, ma me le tengo.


Comunque, dovremmo chiedere a Rodinò di comprare InvestireOggi.
E quotarlo in borsa.
Così, se anche noi diventiamo piccoli azionisti, una volta all'anno potremo vederci tutti insieme.
 
Non sapevo di questa attitudine del proprietario di Euroborsa, ce ne fossero azionisti attivi per difendere in qualche modo i loro interessi, comunque come ben sapete in Italia hanno eliminato la possibilità di partecipare alle assemblee quotate. Ma ovviamente tutti tacciono.
 
Non sapevo di questa attitudine del proprietario di Euroborsa, ce ne fossero azionisti attivi per difendere in qualche modo i loro interessi, comunque come ben sapete in Italia hanno eliminato la possibilità di partecipare alle assemblee quotate. Ma ovviamente tutti tacciono.
Edogardo,
quand'ero giovane e facevo l'università, nel corso di Marketing mi spiegarono che il consumatore ha due modalità di comunicare le proprie perplessità al produttore: o gliene parla, o smette di comprare il prodotto offerto.

Dipende dai prodotti: se compro un'automobile che ha diversi difetti, "rompo le scatole" al concessionario affinché me la sistemi, perché ho speso XXmila euro e pretendo un prodotto funzionante. Se i fagioli in scatola del marchio X hanno uno strano sapore, non perdo tempo a scrivere alla ditta X: provo a comprare i fagioli del marchio Y.

E (purtroppo o per fortuna: non giudico) funziona così in molti altri campi: alcuni cittadini votano per cambiare le cose ("si esprimono"), altri emigrano ("smettono di comprare") perché le Autorità non gestiscono il Paese come loro troverebbero giusto.


Anche per le aziende quotate, se non piace la limitazione del diritto di espressione dei piccoli azionisti, si può sempre vendere le azioni.


I miei vecchi capi (persone degli anni '30 del secolo scorso) parlavano di assemblee degli azionisti d'epoca molto particolari.
Mi par di ricordare che menzionassero un'assemblea Fiat, tenuta in un palazzetto dello sport o in una sala comunque enorme e molto calda (doveva essere estate), nella quale un azionista chiese che il bilancio da approvare fosse letto dalla prima all'ultima riga dal Presidente.
Una "tortura" che durò diverse ore, e che poteva essere evitata visto che il bilancio era a disposizione degli azionisti da settimane.

Credo che anche sia per episodi come questo (o magari anche peggiori) che i regolamenti assembleari delle società quotate hanno imposto limitazioni alla libertà di espressione dei piccoli azionisti.
Funziona sempre così: se uno strumento è astrattamente funzionale, ma in concreto viene usato in modo inopportuno, alla fine viene tolto il diritto ad utilizzarlo anche a chi non ne abuserebbe (es. reddito di cittadinanza).

Pace e bene.
 
Dipende dai prodotti: se compro un'automobile che ha diversi difetti, "rompo le scatole" al concessionario affinché me la sistemi, perché ho speso XXmila euro e pretendo un prodotto funzionante. Se i fagioli in scatola del marchio X hanno uno strano sapore, non perdo tempo a scrivere alla ditta X: provo a comprare i fagioli del marchio Y.
Ora pero' rimane il domandone: qual e' il prezzo spartiacque, sopra il quale conviene farsi valere e sotto il quale conviene passare alla concorrenza?
 
Ora pero' rimane il domandone: qual e' il prezzo spartiacque, sopra il quale conviene farsi valere e sotto il quale conviene passare alla concorrenza?
E' soggettivo.
Se sei un TronchettyProvera, per te non vale la pena perdere tempo per un prodotto da 10.000 euro che funziona male: lo butti via e ne prendi uno di un'altra marca.
Se hai un reddito più umano, è diverso.
 
E' soggettivo.
Se sei un TronchettyProvera, per te non vale la pena perdere tempo per un prodotto da 10.000 euro che funziona male: lo butti via e ne prendi uno di un'altra marca.
Se hai un reddito più umano, è diverso.
E' chiaro che Tronchetti puo' permettersi di scialare, ma comprare un altro prodotto da 10mila euro sarebbe una perdita anche per lui, e noi non vogliamo perdite perche' siamo compratori razionali.
Tronchetti puo' sempre incaricare un avvocato.
A proposito di avvocati, uno una volta mi disse, contro il suo interesse, che per meno di 1000 euro di danno non vale la pena scomodare un avvocato.
 
E' chiaro che Tronchetti puo' permettersi di scialare, ma comprare un altro prodotto da 10mila euro sarebbe una perdita anche per lui, e noi non vogliamo perdite perche' siamo compratori razionali.

Sì ma è anche razionale considerare il valore del tempo.

Semplificando: se io guadagno (ad esempio) 10 euro all'ora, e mi accorgo che una mozzarella da 1 euro che ho comprato è scaduta (e credo alla sciocca superstizione costituita dalla data di scadenza), e l'unico modo che ho di farmela sostituire è sprecare un'ora del mio tempo lavorativo... razionalmente, butto via la mozzarella.
 

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