Claire
ἰοίην
...sul cosa certi animali siano disposti a fare pur di accoppiarsi.

Iniziamo col tapiro, sul quale è opportuno dare una paio di informazioni prima di procedere a descrivere il suo accoppiamento
Questa bestia non è come quella cosina di polistirolo laccato su un piedistallo, ma è un erbivoro alto 120 cm al garrese, lungo oltre due metri e del peso medio di 300 Kg.
Questo nostro nuovo amico ha un lieve problema di dimensione per quanto riguarda i genitali dei suoi esemplari femminili: la vagina del tapiro è profonda quasi un metro.
Questo significa che se un maschio vuole ingravidare una femmina deve necessariamente arrivare in fondo all’ardua questione.
Perciò il suo marzollo, quando il tapiro è arrapato è davvero molto, molto lungo.
È tanto lungo che ballonzola di qua e di la - quindi non è completamente eretto - e mentre il tapiro cammina rischia di schiacciarselo.
E lui strilla di dolore.
Avanza di un passo, lo schiaccia di nuovo, strilla. Prosegue.
Avanza, lo schiaccia, strilla e poi ancora prosegue alla ricerca di una femmina.
Schiaccia, strilla, cammina.
Schiaccia, strilla, cammina.
È orribile.
A volte si fa talmente male che, ammaccato, rinuncia all'accoppiamento.
La mia idea è che questa sia la riprova che nei maschi, quando il sangue è impegnato nella zona del pene, non si riesca a mantenere un afflusso costante al cervello. Non potrebbe stare attento a dove mette i piedi?
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Iniziamo col tapiro, sul quale è opportuno dare una paio di informazioni prima di procedere a descrivere il suo accoppiamento
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Questa bestia non è come quella cosina di polistirolo laccato su un piedistallo, ma è un erbivoro alto 120 cm al garrese, lungo oltre due metri e del peso medio di 300 Kg.
Questo nostro nuovo amico ha un lieve problema di dimensione per quanto riguarda i genitali dei suoi esemplari femminili: la vagina del tapiro è profonda quasi un metro.
Questo significa che se un maschio vuole ingravidare una femmina deve necessariamente arrivare in fondo all’ardua questione.
Perciò il suo marzollo, quando il tapiro è arrapato è davvero molto, molto lungo.
È tanto lungo che ballonzola di qua e di la - quindi non è completamente eretto - e mentre il tapiro cammina rischia di schiacciarselo.
E lui strilla di dolore.
Avanza di un passo, lo schiaccia di nuovo, strilla. Prosegue.
Avanza, lo schiaccia, strilla e poi ancora prosegue alla ricerca di una femmina.
Schiaccia, strilla, cammina.
Schiaccia, strilla, cammina.
È orribile.
A volte si fa talmente male che, ammaccato, rinuncia all'accoppiamento.
La mia idea è che questa sia la riprova che nei maschi, quando il sangue è impegnato nella zona del pene, non si riesca a mantenere un afflusso costante al cervello. Non potrebbe stare attento a dove mette i piedi?