Oggi si vota la mozione pacifista Sel-M5S

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F35, guerra tra i ministri Delrio e Mauro
Oggi si vota la mozione pacifista Sel-M5S



Ore decisive per gli equilibri di governo, alla Camera si deciderà cosa fare dei cacciabombardieri. Il Pd è spaccato tra falchi e colombe


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foto Ansa
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08:51 - Alta tensione nel governo e nella maggioranza sul tema caldo degli F35, pomo della discordia tra i ministri degli Affari Regionali, Graziano Delrio e della Difesa, Mario Mauro. Ad accendere la miccia una dichiarazione del primo, in quota Pd, nella quale si dice a favore di ''un'istruttoria'' per ''rimodulare la spesa'' sui cacciabombardieri. Apriti cielo, l'esponente di Scelta Civica precisa: "Non mi risulta che il governo abbia cambiato idea".
Queste, dunque, sono ore decisive anche per gli equilibri di governo. Il voto sulla mozione Sel-M5S (sostenuta da un gruppo di deputati del Pd) che chiede la sospensione del programma militare è slittato a oggi. Questo ha concesso un po' più di tempo ai mediatori che puntano ad una soluzione indolore per la maggioranza.
La spesa prevista dall'Italia è di 12 miliardi di euro, una previsione da sostenere in 12 anni per l'acquisto totale di 90 cacciabombardieri. Insomma, non proprio bruscolini. Ogni apparecchio costa 200 milioni e l'Italia, finora, ne ha materialmente ordinato tre: il primo uscirà dagli impianti di Cameri, in Piemonte, entro il 2015. Ma non è detto che l'acquisto vada in porto. Dal fronte pacifista, Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, da Twitter, si rivolge ai militanti del Pd sull'acquisto dei caccia F35, invitandoli all'azione: "Cari amici e care amiche di @occupyPD, perché non occupate un partito che non occupa la trincea della pace e del disarmo?".Al leader Sel risponde il deputato Pd, Nico Stumpo, che sintetizza la difficile posizione dei democratici: "Il Pd è impegnato, in queste ore, a trovare una soluzione di buon senso che sappia coniugare gli interessi dell'industria italiana e del sistema di difesa. Abbiamo già ridotto le spese militari nella scorsa legislatura e siamo convinti che serva, per il futuro, una revisione delle spese per renderla coerente e sostenibile con le grandi difficoltà economiche e sociali". Insomma, sono all'opera.
E sullo sfondo, per non farsi mancare niente, la lite tra i ministri. Per Delrio, visto che ''l'emergenza vera non è quella della difesa, ma del lavoro dei giovani'', ''non ha senso spendere risorse nel comparto militare''. Ma il titolare della Difesa smentisce il collega: "Non ho partecipato a nessun Cdm in cui il governo abbia cambiato idea sugli F35. Pd e Pdl, quando erano separati - ha detto Mauro ai giornalisti - hanno votato per gli F35. Mi sembrerebbe strano che adesso che sono uniti non li votino più". Una bella grana per il governo Letta.
 
Un paese in grave crisi che continua a spendere per il militarismo entra a far parte di diritto nel terzo mondo. Come certi paesi africani degli anni 70/80 ....ai tempi di bokassa , amin, mobutu ecc.
 
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l'itaia è militarista ??



Il Militarismo è una serie di atteggiamenti di carattere politico e ideologico che pongono la capacità militare a fondamento della sicurezza e degli obiettivi di una società ed afferma che l'obiettivo più importante della società deve essere proprio lo sviluppo ed il mantenimento di un adeguato apparato militare. Per raggiungere questo scopo il militarismo non si limita a trattare l'esercito come un qualsiasi apparato statale, ma, storicamente, tende ad esaltarlo e a propagandarlo attraverso manifestazioni, parate ed altre operazioni di pubbliche relazioni che possono andare dall'esaltazione esplicita della forza, della potenza e della violenza all'esaltazione dell'esercito come parte migliore della società, utile in caso di catastrofi, per garantire l'ordine, o simili. In altri casi il militarismo assume l'aspetto di un annullamento della personalità del singolo a vantaggio della collettività, dell'esercito, del reparto o del corpo militare di appartenenza. Per questo motivo spesso con il termine militarismo ci si riferisce a questi atteggiamenti di esaltazione delle forze armate, ed alle loro conseguenze sulla vita delle persone, più che all'ideologia sottostante.

Il militarismo consiste quindi in un posizionamento preferenziale delle considerazioni militari nella politica di una nazione o di altre entità politiche, e del trattamento preferenziale delle persone coinvolte ufficialmente o indirettamente con i militari in servizio o gli approvvigionamenti delle forze armate, quando non nella diretta o indiretta gestione del potere politico da parte di queste ultime. Tale politica, quando viene adottata, causa una militarizzazione della società relativamente ad altre società contemporanee, in quanto la società militarizzata esercita la sua influenza e il suo potere sulle altre. Queste influenze sono più chiaramente visibili nella storia di stati, nazioni e imperi, quando questi di impegnano nell'imperialismo o nell'espansionismo, come avvenne per Impero del Giappone, Impero Britannico, Germania Nazista, Italia Fascista, l'espansione della RFSS Russa nell'Unione Sovietica e il successivo governo di Stalin, l'Iraq durante il governo di Saddam Hussein, e gli Stati Uniti durante il periodo del destino manifesto e della riforma dell'esercito.
Ideologicamente il militarismo consiste di un insieme di supremazia, lealismo, estremismo, emergenza-protezionismo, e nazionalismo o la sua forma più attenuata, il patriottismo.
 
Solo il fatto di obbligare gli sportivi a cantare l'inno nazionale senno' gli rompono i cogljoni da' l'idea della cultura militarista cche c'e' oggi in italia. ( 20/30 fa mai visto calciatori obbligati a cantare).
 
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Poi la difesa dei 2 cosiddetti maro' , mai vita una roba simile in passato, ormai sono 2 eroi nazionali.
 

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