l'ha pagata troppo cara
Apertura con il segno più per Milano, Generali dimessa dopo opa su Toro
26/06/2006 9.15
Il mercato azionario italiano sale ancora (+0,45% a 27.358 punti il Mibtel e +0,21% a 35.812 punti l'S&P/Mib). In attesa che nel pomeriggio, alle 14.30, venga comunicato il dato sulla vendita di nuove case negli Stati Uniti a maggio, gli analisti si concentrano sull'opa lanciata da Generali (-0,32% a 27,62 euro) su Toro Assicurazioni, in volata del 25% a 20,82 euro.
L'operazione comporterà un esborso massimo in contanti di 3,85 miliardi di euro. L'intesa prevede che Generali acquisti da De Agostini la sua quota del 55,5% in Toro a 21,2 euro per azione e, al perfezionamento dell'acquisto, lanci un'offerta pubblica sulle azioni Toro residue con un premio del 27% sul prezzo di venerdì scorso. È poi previsto il delisting (cancellazione dal listino di Borsa) di Toro Assicurazioni.
La transazione, considerando il prezzo offerto da Generali a 21,2 euro, avviene quindi a un multiplo sul P/EV 2006 compreso tra 1,9-2 volte, un multiplo superiore rispetto alle passate transazioni nel settore assicurativo, pur tenendo conto che Toro rappresentava per la compagnia triestina una delle poche opportunità di crescita in Italia.
Generali diventerà così il primo operatore del settore danni in Italia e raddoppierà la quota di mercato nel segmento retail. La compagnia triestina vede sinergie di costo per 180 milioni di euro e sinergie da ricavi fino a 70 milioni entro il 2009 da nuove opportunità di cross selling. Generali punta inoltre a un aumento dell'11% dell'utile per azione e dell'8% dell'embedded value nel 2009. Si avrà infine un immediato incremento del 6% dell'utile per azione nel 2007.
"Le sinergie da costi sono plausibili, visti i 100 milioni di euro di Unipol-Winterthur e gli spazi per risparmi esistenti in Toro", sostengono gli aalisti di Euromobiliare nella nota di questa mattina raccolta da Mf-Online. "Toro è stata pagata 17 volte gli utili 2007 senza sinergie, 11,4 volte con le sinergie".
Tra i pro dell'operazione, Euromobiliare cita il controllo del mercato domestico, le sinergie e l'aumento del leverage. Tra i contro, invece, il fatto che l'RCA è stata comprata sul picco, che Toro era stata pagata da De Agostini 1,8 miliardi di euro. Comunque, "usando un fair price di 17 euro per Toro e applicando un P/E di 11 volte alle sinergie, si ottiene una creazione di valore di 400 milioni di euro o 0,3 euro per azione", calcolano gli analisti della sim che su Generali hanno un rating di buy (acquistare) e un target price a 36 euro.
E' anche vero che un'acquisizione importante da parte di Generali era attesa, "ma il mercato si aspettava più un'operazione oltreconfine", aggiunge un analista di un'altra sim milanese. "L'acquisto di Toro è un pò una sorpresa e ha il sapore di una mossa difensiva per crescere di dimensioni e per impedire che qualche grosso concorrente straniero entri in terra italica".
"Anche se il prezzo pagato non è così a buon mercato, Generali ha le risorse finanziarie per digerire l'operazione senza eccessiva fatica: l'acquisto pesa per circa il 10% della capitalizzazione di Generali", aggiunge l'esperto che, in attesa di altri dettagli, conferma il giudizio positivo su Generali con un target price a 32 euro.
Di riflesso all'operazione Generali-Toro il mercato riscopre anche Unipol (+2,12% a 2,40 euro) e FonSai (+4,12% a 13,53 euro), complice in questo caso anche Euromobiliare che questa mattina ha alzato il rating del titolo a buy (acquistare) da hold (mantenere in portafoglio). "In particolare crediamo che Fondiaria possa beneficiare del cash che verrà immesso sul mercato da Generali: circa 1,5 miliardi di euro", spiegano alla sim milanese.
"Vista poi la recente performance negativa del titolo: -11% a 3 mesi, quasi -20% dai massimi, FonSai è tornata a trattare a multipli interessanti anche alla luce della prudenza relativa all'andamento del ciclo dei danni", continuano a Euromobiliare. "L'azione in pratica tratta 10,5 volte gli utili 2007 nel caso delle ordinarie e 7,5 nel caso delle risparmio. Passiamo pertanto a buy su entrambi i titoli sottolineando lo yield interessante: 3.9% per le ordionarie e 5,9% per le risparmio". Ottimo spunto, infine, anche della controllata Milano Ass. (+2,94% a 5,76 euro) e di Cattolica Assicurazioni (+2,85% a 41,74 euro).
Francesca Gerosa