E poi subito un'ANSA che mi sono appena ritrovato sotto gli occhi:
BCE: E' ANCORA ALLARME SU CONTI PUBBLICI DEI BIG /ANSA
11 Marzo 2004 19:51 FRANCOFORTE (ANSA)
(ANSA) - FRANCOFORTE, 11 MAR - I conti pubblici di Eurolandia continuano a preoccupare la Bce, che nel Bollettino mensile pubblicato oggi è tornata a dare l'allarme sull'andamento delle finanze di mezza Europa con un gran dettaglio di nomi, cognomi, schemi e tabelle riassuntive. Nel mirino dell'Eurotower, in concreto, sono finiti - chi per un motivo, chi per l'altro - tutti i paesi fondatori dell'Unione europea, escluso il Belgio, che rappresentano circa il 70% del pil dell'area euro. Ad alzo zero l'istituto presieduto da Jean-Claude Trichet ha sparato contro Germania, Francia e Portogallo, osservando che i primi due supereranno il tetto del 3% del rapporto deficit-pil nel 2004 e, molto probabilmente, anche nel 2005. Il Portogallo, invece, dovrebbe riuscire a rispettare il limite quest'anno, anche se per un pelo, ma rischia grosso nel 2005 e sembra affidarsi, comunque, soprattutto a "misure di natura temporanea". Gli aggiornamenti dei programmi di stabilità di questi tre paesi, osserva quindi la Bce, "suscitano preoccupazione". L'aspetto positivo è che i programmi prevedono una correzione dei disavanzi eccessivi nei tempi previsti, ma gli "sforzi di riequilibrio sono, nella migliore delle ipotesi, appena sufficienti". Anche l'Italia incorre nelle ire di Francoforte, ma è in buona compagnia di Olanda, Grecia, Irlanda e Lussemburgo: a tutti questi paesi la Bce consiglia di varare una "ambiziosa strategia di risanamento, atta a consentire agli stabilizzatori automatici di operare in modo sicuro e simmetrico". Andando nel dettaglio, la Bce rileva che l'Olanda, registrando un disavanzo elevato nel 2004, ha in programma interventi di correzione della spesa significativi, che tuttavia "non eliminano il rischio di incorrere in un disavanzo eccessivo in caso di circostanze economiche non favorevoli". Negli altri paesi, osserva ancora la Bce, lo sforzo di riequilibrio appare invece "limitato e non sufficientemente tempestivo" e i rischi più evidenti derivano dall'insufficiente specificazione degli interventi sulla spesa. In Lussemburgo, per esempio, un andamento sfavorevole dell'economia potrebbe portare al superamento del tetto del 3% già quest'anno o nel 2005, mentre la Grecia e l'Irlanda dovrebbero riuscire ad "eliminare appena" gli squilibri di bilancio, nonostante la forte crescita attesa. Quanto all'Italia, la Bce ha ribadito che "resta ancora incerto se le misure 'una tantum' verranno sostituite da azioni più durature" e che un peggioramento congiunturale potrebbe portare, come nel caso del Lussemburgo, i conti pubblici italiani fuori rotta nel 2004 o nel 2005. Nel complesso, secondo la Bce, l'andamento dei conti pubblici di Eurolandia nel 2003 è stato "deludente" e riflette un "peggioramento delle posizioni di bilancio nella maggior parte dei paesi" dovuto a una congiuntura economica "meno favorevole delle attese", a ipotesi macroeconomiche "eccessivamente ottimistiche" e a correzioni di bilancio "molto limitate". Nel 2004 dovrebbe prodursi in media un "moderato miglioramento" dei saldi di bilancio dell'area euro, anche se gli squilibri resteranno "significativi a livello sia di singoli paesi che di area". In definitiva nel 2007, cioé alla fine del periodo di programmazione, Eurolandia "non avrà ancora conseguito una posizione di bilancio in pareggio, nonostante tre anni di crescita vigorosa". Il rischio, conclude la Bce, è che la prevista ripresa economica "non venga sufficientemente sfruttata per 'mettere ordine' nei conti pubblici", ripetendo cosé gli errori della scorsa fase di ripresa economica. (ANSA)