Analizzando, come di consueto, l'importante indice americano S&p500, è evidente come si stia sostanzialmente muovendo all'interno della candela rossa formatasi il 20 aprile, dopo la reazione al pesante calo registratosi in tale data, è stato avvicinato ma non superato il massimo del 17 aprile, questo preoccupa perchè durante l'attuale trend rialzista, finora ad ogni pausa di realizzi è seguito un nuovo massimo, che questa volta è mancato, segno che in mancanza di ulteriori spunti il mercato sta perdendo forza.
Rimango dell'opinione che per proseguire nello slancio rialzista è importante superare presto il livello chiave di 875 punti, che fa un po' da spartiacue tra il proseguimento della debolezza ed un ritrovato spunto rialzista.
Preoccupante sarebbe invece uno sforamento significativo del livello di 825, che indebolirebbe ulteriormente il quadro grafico.
E' evidente che a breve una direzione verrà presa, e forse in maniera piuttosto decisa.
Al ribasso, comunque, per ora sembra difficile vedere dei crolli, nemmeno il timore della nuova influenza proveniente dal Messico, sembra aver dato particolari preoccupazioni, nonostante l'evoluzione del virus sia ancora sconosciuta e sconosciuti i possibili sviluppi di diffusione.
Sul fronte dei dati macroeconomici, il mercato è voglioso di anticipare l'uscita dalla crisi, ma la situazione è tutt'altro che rosea, il rischio che questa parentesi rialzista sia bruscamente interrotta da dati particolarmente negativi, rimane alto, anche se per ora il mercato cerca di vedere il lato positivo di ogni cosa e reagisce positivamente ogni volta che esce un dato giudicato meno peggiore delle attese.
Sei supporti principali terranno, nei prossimi mesi potremo dire, a posteriori, che ora si stava costruendo la base di una inversione di lungo periodo, tra spunti rialzisti e brusche frenate, ma vedendo la situazione oggi, con il futuro ancora da scrivere, non è altrettanto facile esserne certi.
ROMANELLI