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Ho visto che mancava un thread specifico sull'imminente collocamento di Terna. Sarei interessato a conoscere pareri, grazie in anticipo.
TERNA IN BORSA: L'ATTRATTIVA È IL DIVIDENDO A cura di Websim
JOURNAL - 15:19 - 7 Giugno 2004
Parte il conto alla rovescia per il debutto di Terna in Borsa. la società controllata da Enel che possiede e gestisce la rete di trasmissione di energia elettrica sbarcherà a Piazza Affari il 21 giugno, dopo il collocamento previsto fra il 14 e il 18 giugno. Oggi è partita la fase di presentazione agli investitori che proseguirà anche nelle altre città europee fino al 18.
L'accoglienza del titolo sul mercato dipenderà dal prezzo. La forchetta fissata varia da un minimo di 1,62 euro per azione a un massimo di 1,85 euro che comporta una valutazione di tutta l'azienda compresa fra 3,24 e 3,7 miliardi di euro. Una capitalizzazione che, verosimilmente, consentirà all'azienda del gruppo Enel di entrare nel Mib30 alla prossima revisione del paniere a settembre.
La società, secondo i criteri dettati dalla legge per le attività regolamentate, vale 4,9 miliardi, ai quali si devono aggiungere 450 milioni di euro per gli asset brasiliani acquistati nel 2003. Si deve quindi togliere il debito netto di 1,77 miliardi per arrivare a una valutazione di 3,577 miliardi (1,788 euro per azione). Ne consegue che se il titolo sarà collocato sotto gli 1,788 euro ci sarà una convenienza immediata per l'investitore. Con l'applicazione del prezzo minimo della forchetta, l'azione potrebbe essere acquistato con uno sconto del 9,4% rispetto al suo fair value.
In ogni modo, l'appeal di Terna non sta solo nel prezzo. Il management della società di trasmissione di energia elettrica ha assicurato che distribuirà un dividendo sostenuto, con un rendimento simile a quello dei concorrenti, "possibilmente in linea con i maggiori benchmark", come ha specificato il presidente Fulvio Conti. E fra i concorrenti, Snam Rete Gas offre il rendimento maggiore (5,66%), seguita dal 4,65% della britannica National Greed e dal 3,97% della spagnola Red Electrica.
I vertici di Terna sono sicuri di potere assicurare una cedola di queste dimensioni, grazie all'andamento dei ricavi, il 93% dei quali provengono da attività regolamentate, e alla maggiore efficienza raggiunta con la progressiva riduzione dei costi operativi (-10% in tre anni) che garantiscono una stabilità dei flussi di cassa. Ma se anche questi non bastassero, Terna dispone di riserve disponibili per 400 milioni di euro, che, se distribuite interamente, garantirebbero all'azionista un rendimento del 10,8-12,3% a seconda del prezzo del collocamento.
C'è poi la bonus share. Chi acquisterà le azioni Terna nel collocamento e le manterrà ininterrottamente per 18 mesi, si vedrà riconoscere nuovi titoli, uno ogni 20 posseduti (uno ogni 10 per i dipendenti), che significa un rendimento del 5% su 18 mesi (3,33% all'anno).
Terna controlla il 95,13% della rete elettrica nazionale, per un totale di 39.626 chilometri di linee, uno dei principali operatori elettrici europei. Conti ha detto che le quote, comunque trascurabili, che fanno capo ad altri operatori come Edison (2%) o le Ferrovie dello Stato (0,5%) potrebbero essere trasferite a Terna dietro provvedimento del Governo, anche mediante concambio azionario.
www.websim.it
TERNA IN BORSA: L'ATTRATTIVA È IL DIVIDENDO A cura di Websim
JOURNAL - 15:19 - 7 Giugno 2004
Parte il conto alla rovescia per il debutto di Terna in Borsa. la società controllata da Enel che possiede e gestisce la rete di trasmissione di energia elettrica sbarcherà a Piazza Affari il 21 giugno, dopo il collocamento previsto fra il 14 e il 18 giugno. Oggi è partita la fase di presentazione agli investitori che proseguirà anche nelle altre città europee fino al 18.
L'accoglienza del titolo sul mercato dipenderà dal prezzo. La forchetta fissata varia da un minimo di 1,62 euro per azione a un massimo di 1,85 euro che comporta una valutazione di tutta l'azienda compresa fra 3,24 e 3,7 miliardi di euro. Una capitalizzazione che, verosimilmente, consentirà all'azienda del gruppo Enel di entrare nel Mib30 alla prossima revisione del paniere a settembre.
La società, secondo i criteri dettati dalla legge per le attività regolamentate, vale 4,9 miliardi, ai quali si devono aggiungere 450 milioni di euro per gli asset brasiliani acquistati nel 2003. Si deve quindi togliere il debito netto di 1,77 miliardi per arrivare a una valutazione di 3,577 miliardi (1,788 euro per azione). Ne consegue che se il titolo sarà collocato sotto gli 1,788 euro ci sarà una convenienza immediata per l'investitore. Con l'applicazione del prezzo minimo della forchetta, l'azione potrebbe essere acquistato con uno sconto del 9,4% rispetto al suo fair value.
In ogni modo, l'appeal di Terna non sta solo nel prezzo. Il management della società di trasmissione di energia elettrica ha assicurato che distribuirà un dividendo sostenuto, con un rendimento simile a quello dei concorrenti, "possibilmente in linea con i maggiori benchmark", come ha specificato il presidente Fulvio Conti. E fra i concorrenti, Snam Rete Gas offre il rendimento maggiore (5,66%), seguita dal 4,65% della britannica National Greed e dal 3,97% della spagnola Red Electrica.
I vertici di Terna sono sicuri di potere assicurare una cedola di queste dimensioni, grazie all'andamento dei ricavi, il 93% dei quali provengono da attività regolamentate, e alla maggiore efficienza raggiunta con la progressiva riduzione dei costi operativi (-10% in tre anni) che garantiscono una stabilità dei flussi di cassa. Ma se anche questi non bastassero, Terna dispone di riserve disponibili per 400 milioni di euro, che, se distribuite interamente, garantirebbero all'azionista un rendimento del 10,8-12,3% a seconda del prezzo del collocamento.
C'è poi la bonus share. Chi acquisterà le azioni Terna nel collocamento e le manterrà ininterrottamente per 18 mesi, si vedrà riconoscere nuovi titoli, uno ogni 20 posseduti (uno ogni 10 per i dipendenti), che significa un rendimento del 5% su 18 mesi (3,33% all'anno).
Terna controlla il 95,13% della rete elettrica nazionale, per un totale di 39.626 chilometri di linee, uno dei principali operatori elettrici europei. Conti ha detto che le quote, comunque trascurabili, che fanno capo ad altri operatori come Edison (2%) o le Ferrovie dello Stato (0,5%) potrebbero essere trasferite a Terna dietro provvedimento del Governo, anche mediante concambio azionario.
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