PARMALAT: entro 30 maggio gli investitori sapranno qualcosa

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Parmalat: entro il 30 maggio gli investitori sapranno qualcosa. Certo che se questo e’ l’andazzo…

I tempi di ristrutturazione di Parmalat saranno rispettati. Lo avrebbe ribadito il commissario straordinario del gruppo alimentare, Enrico Bondi, confermando la data del 30 maggio per la presentazione del piano e il termine di settembre per il completamento dell'iter di autorizzazioni necessarie. Bondi lo avrebbe annunciato in un colloquio con i sindacati e le istituzioni locali nella sala del Comune di Collecchio.
I tempi quindi, come avevamo annunciato fin dai primissimi giorni quando tutti si affannavano a cercare notizie, non sarebbero brevi.
Ma perche’ usiamo il condizionale con tanta insistenza? Semplice, perche’ quella riunione con i sindacati e l’autorita’ locali, svoltasi in un luogo pubblico per antonomasia come la sala di un Comune e’ stato vietato alla stampa.

Quando abbiamo appreso la notizia, in un primo momento non volevamo crederci, eppure e’ stato proprio cosi’.
La cosa non ci e’ piaciuta affatto (si veda per i dettagli il comunicato stampa all’indirizzo: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=82112 e dimostra come nella scala di priorita’ del commissario gli investitori privati non siano proprio, come dire, ai vertici.
Probabilmente sono considerati, come troppo spesso vengono considerati dal sistema finanziario-industriale italiano, una sorta di male necessario: ci devono essere perche’ “danno il sangue” ma che lo facciano senza fare tutto questo chiasso…

I contenuti di quest’incontro, quindi, sono trapelati attraverso il solito assalto con domande, spesso sciocche, rivolte dai giornalisti (“che voto darebbe a Bondi?”) ai partecipanti i quali “dispensano” ciascuno la propria versione interessata dei fatti (risposta del sindacalista che vuole restare anonimo “Deve superare l'esame, ma mi sembra che ci sia una stima reciproca. Abbiamo comunque un obiettivo comune che e’ una Parmalat internazionale di proprieta’ italiana”).
Da queste “indiscrezioni” sulla riunione si apprenderebbe che Bondi consideri l'obiettivo di riportare Parmalat in borsa una via obbligata in quanto, sempre secondo queste voci, sarebbe "la strada di uscita per la conversione dei crediti".

Quali informazioni possono trarre gli investitori in titoli Parmalat da una giornata, che poteva essere di una certa importanza, come quella di ieri? Purtroppo niente di nuovo rispetto a quando abbiamo gia’ scritto molte volte su Aduc – Investire Informati (si veda, in particolare, questo link: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=78536): gli investitori dovranno avere moltissima pazienza (come si vede, anche nell’accesso alle informazioni) e dovranno mettersi nell’ordine delle idea di subire una perdita rilevantissima dal piano di ristrutturazione di Bondi.
Il lavoro del commissario Bondi, in sostanza, e’ quello di preservare gli interessi dell’azienda (o meglio: della nuova azienda) che, in questo momento, sono molto configgenti con quelli degli investitori (in particolare con quello degli obbligazionisti, gli azionisti sono di fatto gia’ spacciati e perderanno tutto l’investimento).

In tutto questo, visto e considerato che la Parmalat e’ ancora in piedi solo ed esclusivamente grazie all’intervento del Governo, ci sembrerebbe che il minimo che si possa chiedere a Bondi sia quello di agevolare ogni sorta di informazioni sul suo lavoro. Ci sembra il minimo, eppure a Bondi sembra chiedere troppo…

http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=82121
 

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