Per esperti: la FED e l'economia USA in pericolo ???

  • Creatore Discussione Creatore Discussione tzr
  • Data di Inizio Data di Inizio
Nonsoniente ha scritto:
Secondo me l'unica via di uscita è la COSTRUZIONE DI UN NUOVO ORDINE MONDIALE MONETARIO.

Potremmo idearlo noi di IO un nuovo modello :lol:

A parte gli scherzi, ti dico il mio pensiero terra terra.....
Il Gold Standard fu superato perché se si voleva espandere l'economia mondiale (siccome valori monetari e reali devono nel corrispettivo andare di pari passo) non si poteva agganciare la quantità di moneta in circolazione ad un bene limitato per definizione, l'oro appunto.
Il nuovo sistema si basa appunto sulla fiducia, fiducia che le obbligazioni assunte vengano onorate. I foglietti di carta in nostro possesso valgono qualcosa perché accettati per gli scambi, in virtù della fiducia che comunque sia, qualcun'altro li prenderà in cambio di merce.
Il gioco è UGUALE al processo di moltiplicazione bancaria. Sapete quanta moneta bancaria si può stampare con un deposito? O meglio, a fronte della riserva obbligatoria?
Se tutti facessero la corsa agli sportelli, nessun istituto sarebbe in grado di far fronte alle richieste. Allora il settore bancario è in continuo rischio di bancarotta? No, perché il sistema si basa sulla fiducia, e non c'è nessuna ragione perché questa non ci sia.
Ne consegue, che nessuno farà la corsa agli sportelli della FED o degli USA. Non ce n'é la ragione. Ditemi quale è la più forte potenza economica mondiale: la CINA? ma fatemi il favore.
Credetemi, la situazione è sotto controllo, non c'é nessun allarmismo. Il sistema si regge e si reggerà sulla fiducia perché il crollo del sistema non conviene a nessuno. Questo è quanto.
Ed :)
 
Per ED : alla fine i debiti devono sempre essere pagati. E usando le parole di Greespan: ogni strumento di credito è, in fin dei conti, un diritto su qualche bene tangibile.
Questa regola per noi comuni mortali vale ancora nessun istituto Bancario ti concede un credito superiore ai tuoi beni reali.
Quando ai crediti emessi non c'è una corrispondenza di beni reali, da un punto di vista teorico quei crediti sono difficilmente esigibili.
Forse tu sei giovane e non ti ricordi quando un certo ragioniere, allora Ministro del Tesoro, negli anni ottanta spiegava agli italiani attraverso gli schermi televisivi che l'aumento del debito italiano non era un problema. Mentre il nostro Primo Ministro sentenziava E LA NAVE VA.
Poi una mattina del 1992 ci siamo svegliati e ci siamo accorti che qualcuno ci presentava il conto. I debiti in qualche modo andavano pagati, e per farlo abbiamo dovuto iniziare a regalare i gioelli di Famiglia:
Credito Italiano, Comit , Banco di Roma, Eni, Telecom, Enel, Autostrade.
Da quel lontano 1992 l'economia italiana, quella Reale non si è più ripresa veramente e nel contempo assitiamo da anni all'impoverimento della maggioranza degli italiani. Dalle ultime statistiche il 60% delle famiglie italiane cerca di risparmiare sulla spesa. In compenso siamo passati da un mercato borsistico che scambiava mediamente 300/400 miliardi al giorno a quelli attuali che saranno 10/15 volte tanto. Ma al paese reale questo non ha giovato a nulla anzi continuiamo a perdere colpi.
 
Sempre per ED: D'altronde quali motivi ci potrebbero spingere a 400 del Comit se non un crac finanziario internazionale?

Ti riporto le tue previsione dei mercati, adesso che hai convinto me cambi idea?

A marzo 2002 non ero d'accordo con te, che eri rialzista già allora. Adesso invece sono d'accordo. Solo aggiungerei che mentre tutti si aspettano l'ultima spazzolata, o stai a vedere che non arriva?
Ricordati anche che nel 2007 siamo a 400 di comit, come ampiamente dibattuto su queste pagine, inflazione o non inflazione.
Ed

Ciao Mauro
 
Nonsoniente ha scritto:
Sempre per ED: D'altronde quali motivi ci potrebbero spingere a 400 del Comit se non un crac finanziario internazionale?

Ti riporto le tue previsione dei mercati, adesso che hai convinto me cambi idea?

A marzo 2002 non ero d'accordo con te, che eri rialzista già allora. Adesso invece sono d'accordo. Solo aggiungerei che mentre tutti si aspettano l'ultima spazzolata, o stai a vedere che non arriva?
Ricordati anche che nel 2007 siamo a 400 di comit, come ampiamente dibattuto su queste pagine, inflazione o non inflazione.
Ed

Ciao Mauro

I mercati finanziari sono, secondo me, una cosa non troppo legata o almeno sfasata rispetto alla realtà. La speculazione la fa da padrona, senza dubbio.
Non vorrei neanche che mi si additasse come quella che vede tutto positivo. Nossignori, positivo non è, anzi.
I conti vanno sempre pagati, e siamo d'accordo, ma.....
... mentre italietta nulla poteva fare che vendere i gioielli di famiglia, gli usa che sono più furbi, ganzi e forti, ha ed adotta altre leve.
I loro debiti sono, attualmente dico, mica tra 10 anni, esportati verso europa in primis.
E' noto infatti che usa sono il maggior mercato europeo. Cosa fanno loro?
Svalutano il USD e vendono di più (esportano), e poiché non comprerebbero (importerebbero) nulla dall'area euro perché anche a prezzi fermi avrebbero subito un aumento del 40-50%, comprano solo se area euro fa lauti sconti sulla merce.
Questo si traduce in una esportazione del loro debito (svalutazione del dollaro) perché ci fanno finanziare la loro leva monetaria.
Questa non è una barzelletta, è quello che sta realmente accadendo.
Il gioco si fa duro, gli usa giocano duro e chi si impoverisce non sono loro, ma noi dell'area euro, che non abbiamo mercati alternativi, data la forza della ns valuta. Le imprese fanno meno guadagni, i ns costi aumentano.....
Ed :)
 
Per Ed: Il debito che gli stati Uniti stanno accumulando, prima o poi una grande parte dovrà essere ripulito. ( ecco perchè comincio a pensare che certe quote da te indicate sugli indici non siano più fanta borsa) Come dicevo i debiti si pagano sempre, bisogna poi vedere chi li paga? Io credo li pagherà il resto del mondo, almeno questo è nell'intenzione dell'oligarchia finanziaria statunitense e brittanica, i veri poteri forti che dominano il mondo.
Domanda da 1 miliardo di euro. Cosa succederebbe alla finanza internazionale se domani mattina i paesi produttori di petrolio decidessero di non farsi più pagare in Dollari, ma bensì in Euro?
Probabilmente assisteremo alla terza guerra mondiale.
Ciao Mauro.
 
Nonsoniente ha scritto:
Cosa succederebbe alla finanza internazionale se domani mattina i paesi produttori di petrolio decidessero di non farsi più pagare in Dollari, ma bensì in Euro?
Probabilmente assisteremo alla terza guerra mondiale.
Ma non e' gia' successo..? Cioe', mi sembra che gia' Saddam aveva capito tutto e voleva vendere il petrolio in cambio Euro, e cosi' togliere il signoraggio agli USA. E infatti si e' visto cosa hanno fatto gli USA...
Ora tocca all'IRAN ? (l'asse del male :lol: )

Se ricordo bene l'obbiettivo dichiarato di Osama e' "bankrupt the US". Tra l'altro e' proprio come ha fatto Reagan ai tempi della guerra fredda con l'URSS, la bancarotta.

Vabe', che fanno gli US ? Mi sembra che siete abbastanza d'accordo sulla svalutazione ? Sarebbe una soluzione e sarebbe quella "formalmente" piu' accettabile, la meno "estrema" (d'altra parte, come dice Greenspan sono le "market forces" che vendono il dollaro, e gli USA non c'entrano...)
 
Mi piacerebbe capire cosa rimane da esportare agli Sati Uniti se consumano più di quello che producono:hai voglia di rendere il dollaro più debole :-D :-D :-D .
Oltretutto, questo, danneggerebbe molto di più i paesi europei del vantaggio che porterebbero agli Usa.
E’ nei confronti dell’€ che principalmente si è svalutato il dollaro, non certo dello Yuan cinese.
Con la Cina il saldo delle partite correnti si è ulteriormente deteriorato passando da 14,3 mld a 15,3 mentre è migliorato(purtroppo per noi) nei confronti dell’Europa(da 10,3 a 8,1)
Le transazioni internazionali, oltretutto, rappresentano tra il 30 e il 35% del PIL in paesi come la Germania, l’Italia e la GB, il 10% negli USA.
Un dollaro a 2 metterebbe a repentaglio la crescita economica europea e non risolverebbe i problemi per gli States.
Questi mangiano più di quello che producono, non risparmiano(nel 2004 hanno speso per investimenti in titoli 1600 mld di dollari per la maggior parte chiesti in prestito alle banche) e, eccettuata la spinta iniziale della FED e di Bush, dovuta alla scampata recessione, è tempo di far quadrare i conti.
Non potendo costringerli a consumare meno l’unica possibilità è di diminuire la spesa pubblica, aumentare il tasso di sconto(cosa che teoricamente è incompatibile con un dollaro più debole), disallineare lo Yuan(con ritorsioni pesanti) o trovare altre risorse.
Quindi, o piazzano una guerra all’Iran(magari con il ricatto del cambio a 2 ci costringono anche ad appoggiarli) per portare il prezzo del petrolio a 20 dollari il barile(cosa che però nell’immediato li costringerebbe ad un ulteriore incremento del debito pubblico)o ci pensa zio Bush a tagliare la spesa sociale.
 
La svalutazione del dollaro fa aumentare i prezzi all'importazione delle materie prime (la cui dipendenza degli US verso estero è aumentata significativamente) e questo ammortizza gli eventuali benefici competitivi.
Certo al cambio di 2 la situazione migliorerebbe ma l'inflazione non tarderebbe....
Una discesa controllata del dollaro fornisce invece una liquidità sistemica economica in quanto la quota maggiore del debito dei paesi emergenti è in quella valuta e una sua discesa ne riduce lo stock e permette politiche sugli investimenti maggiori. Una crescita di quei paesi potrebbe aumentare la quota dei consumi extra US che potrebbero trovare per i loro prodotti (che vengono già fabbricati in molti di quei paesi) uno sviluppo che compenserebbe parte delle quote di mercati degli US. Tenuto conto che molte delle imprese Us hanno bisogno di poco capitale investito in quanto si occupano della produzione e della vendita dei prodotti e non della produzione che viene esternalizzata questo potrebbe permettere comunque una contrazione degli utili solo parziale ed ammortizzare la fase di discesa del ciclo economico.
Una crescita del dollaro avrebbe un impatto opposto e quindi frenerebbe maggiormente la crescita economica mondiale attuale e gli utili mondiali.
Almeno a me così sembra.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto