tontolina
Forumer storico
Anche questa domenica concentriamo la nostra attenzione sul Petrolio e, nel dettaglio, andiamo a vedere cosa sta accadendo in Libia, paese dove le esportazioni potrebbero accelerare nuovamente.
La partita delle esportazioni si gioca a Zuetina, porto petrolifero posto nella parte orientale del paese.

Il sito in oggetto è stato finalmente riaperto dopo uno stop di cinque mesi imputabile a tensioni sociali derivanti da una situazione particolarmente critica del mercato del lavoro locale.
Le operazioni di carico sono state ripristinate nella giornata di giovedì, quando 600000 barili sono stati caricati sulla petroliera Mar Fede: la spedizione (che tra l’altro vede l’Italia come meta) è la prima dal mese di maggio, quando i manifestanti, in cerca di posti di lavoro presso la statale National Oil Corp, hanno interrotto l’oleodotto che rifornisce di greggio il complesso di Zuetina.
La tensione è andata via via scemando grazie alle continue trattative che hanno condotto verso una risoluzione del problema con la National Oil Corp che ha promesso i posti di lavoro ambiti dai manifestanti.
Il sito di Zuetina riceve il greggio dai “fields” di Nafoora, di As-Sarah e da Amal e dispone di un deposito di due milioni di barili, con un tasso di alimentazione corrente pari a 30000 barili al giorno per una capacità di esportazione di 70000 barili al giorno.

A seguire: Libia, un contesto difficile!
- See more at: Petrolio: ripartono le esportazioni in Libia - Editoriale - Commoditiestrading
La partita delle esportazioni si gioca a Zuetina, porto petrolifero posto nella parte orientale del paese.

Il sito in oggetto è stato finalmente riaperto dopo uno stop di cinque mesi imputabile a tensioni sociali derivanti da una situazione particolarmente critica del mercato del lavoro locale.
Le operazioni di carico sono state ripristinate nella giornata di giovedì, quando 600000 barili sono stati caricati sulla petroliera Mar Fede: la spedizione (che tra l’altro vede l’Italia come meta) è la prima dal mese di maggio, quando i manifestanti, in cerca di posti di lavoro presso la statale National Oil Corp, hanno interrotto l’oleodotto che rifornisce di greggio il complesso di Zuetina.
La tensione è andata via via scemando grazie alle continue trattative che hanno condotto verso una risoluzione del problema con la National Oil Corp che ha promesso i posti di lavoro ambiti dai manifestanti.
Il sito di Zuetina riceve il greggio dai “fields” di Nafoora, di As-Sarah e da Amal e dispone di un deposito di due milioni di barili, con un tasso di alimentazione corrente pari a 30000 barili al giorno per una capacità di esportazione di 70000 barili al giorno.

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