Petrolio: ripartono le esportazioni in Libia

tontolina

Forumer storico
Anche questa domenica concentriamo la nostra attenzione sul Petrolio e, nel dettaglio, andiamo a vedere cosa sta accadendo in Libia, paese dove le esportazioni potrebbero accelerare nuovamente.

La partita delle esportazioni si gioca a Zuetina, porto petrolifero posto nella parte orientale del paese.



Il sito in oggetto è stato finalmente riaperto dopo uno stop di cinque mesi imputabile a tensioni sociali derivanti da una situazione particolarmente critica del mercato del lavoro locale.

Le operazioni di carico sono state ripristinate nella giornata di giovedì, quando 600000 barili sono stati caricati sulla petroliera Mar Fede: la spedizione (che tra l’altro vede l’Italia come meta) è la prima dal mese di maggio, quando i manifestanti, in cerca di posti di lavoro presso la statale National Oil Corp, hanno interrotto l’oleodotto che rifornisce di greggio il complesso di Zuetina.

La tensione è andata via via scemando grazie alle continue trattative che hanno condotto verso una risoluzione del problema con la National Oil Corp che ha promesso i posti di lavoro ambiti dai manifestanti.

Il sito di Zuetina riceve il greggio dai “fields” di Nafoora, di As-Sarah e da Amal e dispone di un deposito di due milioni di barili, con un tasso di alimentazione corrente pari a 30000 barili al giorno per una capacità di esportazione di 70000 barili al giorno.



A seguire: Libia, un contesto difficile!



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Il quartier generale sarebbe stato attaccato anche da un kamikaze Libia, attaccata la sede della National Oil Corporation Almeno due addetti alla sicurezza sono stati uccisi. Gli assalitori, sei in tutto, sarebbero tutti morti. Tre si sono fatti saltare in aria durante l'attacco
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10 settembre 2018 Almeno due addetti alla sicurezza sono rimasti uccisi a Tripoli durante l'attacco di 6 uomini al quartier generale della National Oil Corporation (Noc). A riferirlo e' l'emittente televisiva Al Hadath, secondo cui gli aggressori sono tutti morti. Almeno tre di loro si sono fatti saltare in aria durante l'attacco, avvenuto a meno di 200 metri dall'ufficio del primo ministro libico. Le fonti citate dall'emittente riferiscono che gli aggressori sono di origine africana. Durante l'attacco alcuni dipendenti sono stati presi in ostaggio.

Le forze di sicurezza libiche hanno circondato il quartier generale della National Oil Corporation (Noc) a Tripoli, attaccato da uomini armati che si sono barricati nell'edificio della compagnia petrolifera pubblica libica. Il quartier generale della National Oil Corporation (Noc) a Tripoli è stato attaccato da almeno 6 uomini armati. E' la prima conferma arrivata dal ministero degli Interni del Governo di accordo nazionale dopo le notizie diffuse da media e testimoni. Secondo quanto riferito dal portavoce della Forza di deterrenza, Ahmed Bin Salem, ci sono persone prese in ostaggio all'interno dell'edificio. Secondo l'emittente locale televisiva al-Ahrar, gli aggressori hanno la pelle scura.

Fonti del ministero hanno rivelato all'emittente che non è ancora chiara la sorte del presidente della Noc, Mustafa Sanalla. Non si sa se il manager si trovasse all'interno dell'edificio durante l'attacco, né dove sia ora. Secondo l'emittente televisiva Al Hadath, un attentatore suicida si è fatto esplodere all'interno del quartier generale della compagnia per dare il via all'attacco. Un impiegato in un albergo vicino al quartier generale della National Oil Corporation ha detto di aver sentito almeno cinque esplosioni nel corso dell'attacco. Una colonna di fumo si è alzata dall'edificio, mentre le forze di sicurezza hanno circondato la sede e bloccato le strade intorno. Un testimone oculare ha riferito al portale Al-Wasat che un imprecisato numero di dipendenti della compagnia petrolifera di stato sono riusciti ad abbandonare l'edificio, mentre altri si trovano ancora all'interno insieme ad alcuni degli aggressori. Secondo al-Ahrar TV, diverse ambulanze hanno trasferito un numero imprecisato di feriti lontano dalla scena dell'attacco.

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