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Stamattina il quotidiano La Stampa parla apertamente della possibilità di elezioni anticipate, si potrebbe votare a febbraio.
“Ai piani alti del governo, soprattutto nella centrale leghista, si inizia a parlare a mezza bocca di uno scenario estremo, molto lontano dalla retorica ufficiale che colloca le elezioni alla scadenza naturale della legislatura nel 2023. Nella maggioranza circola infatti la data di febbraio per lo sbocco elettorale di una crisi che, da finanziaria e bancaria, potrebbe facilmente diventare anche politica. I prossimi quindici giorni saranno decisivi per capire se le fiamme che vediamo oggi diventeranno un vero incendio".
I partiti sarebbero intenzionati a rompere prima di essere costretti a subire l'umiliazione della richiesta di salvataggio tramite Omt e andare a esercizio provvisorio per poi dare inizio a una campagna elettorale di FUOCO tutta incentrata contro l'Europa per ottenere il maggior consenso possibile.
Oggi l'Italia è riuscita a piazzare i titoli in asta ma a caro prezzo, con netto aumento rendimenti CTZ e BTP rispetto all'asta precedente che comporta maggiori esborsi per le casse pubbliche.
“Ai piani alti del governo, soprattutto nella centrale leghista, si inizia a parlare a mezza bocca di uno scenario estremo, molto lontano dalla retorica ufficiale che colloca le elezioni alla scadenza naturale della legislatura nel 2023. Nella maggioranza circola infatti la data di febbraio per lo sbocco elettorale di una crisi che, da finanziaria e bancaria, potrebbe facilmente diventare anche politica. I prossimi quindici giorni saranno decisivi per capire se le fiamme che vediamo oggi diventeranno un vero incendio".
I partiti sarebbero intenzionati a rompere prima di essere costretti a subire l'umiliazione della richiesta di salvataggio tramite Omt e andare a esercizio provvisorio per poi dare inizio a una campagna elettorale di FUOCO tutta incentrata contro l'Europa per ottenere il maggior consenso possibile.
Oggi l'Italia è riuscita a piazzare i titoli in asta ma a caro prezzo, con netto aumento rendimenti CTZ e BTP rispetto all'asta precedente che comporta maggiori esborsi per le casse pubbliche.