intanto ora spendono un po di soldini .... chi è interessato in qs zone ?
Nucleare: dopo voto Governo piu' forte, ora progetto e' possibile
ROMA (MF-DJ)--Il Governo di Silvio Berlusconi esce piu' forte dalleelezioni regionali, conquista 6 Regioni chiave e puo' ora guardare conmaggiore fiducia al progetto di ritorno dell'Italia al nucleare. Se fino aieri la maggioranza dei governatori regionali era contraria all'avventuranuclearista, oggi i rapporti di forza sono cambiati e il Governo ha piu'interlocutori disposti ad ascoltarlo su questo fronte. Le amministrazioni regionali, dopo la consultazione elettorale, sonogovernate a maggioranza dal centrodestra. In particolare, 10 Regioni sonoguidate dal Pdl (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Abruzzo, Molise,Lazio, Campania, Calabria, Sardegna), 7 Regioni dal Pd (Emilia Romagna,Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Basilicata ePuglia), con la Siciliaall'Mpa (area centrodestra), il Trentino Alto-Adige alla Svp e la ValleD'Aosta all'Union Valdotaine. Il centrodestra ha quindi ora la maggioranzadelle Regioni. Se poi si analizzano le indiscrezioni su dove potrebbero essererealizzate le centrali nucleari, si osserva che le vittorie elettorali inPiemonte, nel Lazio e in Campania possono dare una svolta al progetto diritorno dell'Italia al nucleare. Secondo i Verdi, infatti, le centralisaranno realizzate a Montalto di Castro (Viterbo), Borgo Sabotino(Latina), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano, Palmadi Montechiaro (Agrigento), Monfalcone (Gorizia) e Chioggia (Venezia),mentre l'ex centrale del Garigliano (tra Latina e Caserta) ospitera' ildeposito nazionale per le scorie radioattive. Se queste indiscrezioni, maiconfermate, si traducessero in progetti concreti, il Governo potrebbecontare sulla presenza di propri amministratori locali in tutte questearee, con l'eccezione di Caorso, nell'Emilia Romagna di Vasco Errani. Molti esponenti del centrodestra hanno adottato una posizione di favorenei confronti del nucleare, ma di contrarieta' alla realizzazione di unacentrale sul proprio territorio: e' il caso dei neo-eletti governatoriLuca Zaia (Veneto), Roberto Formigoni (Lombardia), Renata Polverini(Lazio), Giuseppe Scopelliti (Calabria) cosi' come dei presidenti incarica Renzo Tondo (Friuli Venezia Giulia), Gianni Chiodi (Abruzzo),Michele Iorio (Molise), Raffaele Lombardo (Sicilia) e Ugo Cappellacci(Sardegna). Altri si sono detti favorevoli anche a studiare lapossibilita' di ospitare le centrali: e' il caso di Roberto Cota(Piemonte), Stefano Caldoro (Campania). Restano comunque molti gli ostacoli al ritorno dell'Italia al nucleare,ma oggi il Governo puo' disporre di una capacita' di moral suasion cheappare estremamente rafforzata, sa di poter dialogare con gliamministratori regionali e di poter fiaccare la resistenza di qualcuno diessi. I prossimi passi saranno la nomina dell'Agenzia per la sicurezza sulnucleare e quindi la definizione della Strategia nucleare, che verra'varata dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministero dello SviluppoEconomico, sentiti il Ministero delle Infrastrutture, dell'Ambiente edell'Istruzione. Solo dopo questi passaggi obbligati, si comincera' a parlareconcretamente di siti nucleari. Spettera' alle aziende interessate, acominciare dal tandem Enel-EdF, proporre al Governo aree in cui realizzaregli impianti, nel rispetto dei parametri indicati. Oggi piu' di ieri, ilprogetto ha acquistato concretezza.ren