meglio aspettare
Colan il barbaro dichiara cose strane
dice che guadagnano bene però gli utili sono in calo del 20,5%
Piaggio sbanda sulla semestrale deludente
10/09/2007
Piaggio scivola rovinosamente sul terreno reso viscido dalla semestrale riportata venerdì scorso che ha evidenziato un utile netto in calo del 20,5% a 51,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nonostante dalla società dichiarino che i conti sono in linea con i target fissati, di questo non sembrano affatto convinti gli analisti di Intermonte che sottolineano come in realtà i risultati del secondo trimestre 2007 si siano rivelati inferiori alle attese.
Con un fatturato in crescita dell'8,5% (anno su anno),
l'Ebitda è infatti stato pari a 101,6 milioni di euro contro i 107 milioni di euro attesi e un margine al 17,6% (stimato al 18,5%).
Anche l'Ebit non ha soddisfatto le aspettative: 80 milioni contro le stime di 84 milioni di euro.
L'utile netto inoltre si è attestato a 41,8 milioni di euro, ma il broker si attendeva 43,7 milioni di euro.
"La società ha anche dato indicazioni di un tax rate più alto delle nostre attese: 42% e di maggiori oneri finanziari", dicono gli analisti in una nota raccolta da Mf Online che decretano: "questo e la maggiore prudenza su alcune aree geografiche nel 2008 ci porta a tagliare le stime del 2007 e 2008 e a rivedere la nostra raccomandazione sul titolo Piaggio a underperform (sottoperformerà il mercato, ndr) da neutral con target prica ritoccato a 2,75 euro da 4,10".
La sim milanese non è però la sola a puntare il faro sul bilancio. Anche Mediobanca ha deciso di rivedere i suoi conti sulla casa torinese della Vespa e ne ha abbassato il target price a 3,15 da 3,5 euro, confermando però a neutral il rating. Identica la strada seguita da Deutsche Bank che ha tagliato il prezzo obiettivo a 3,4 da 3,6 euro, lasciando invariato a hold (tenere in portafoglio) la sua raccomandazione.
"Nonostante i conti del primo semestre siano in linea con le nostre stime", commentano anche a Caboto, "crediamo che abbiamo deluso la parte più alta del range delle stime del consensus". Il broker pone l'accento sulla possibile debolezza del mercato di riferimento, in particolare quello Usa, che la società potrebbe essere chiamata a fronteggiare, insieme al "rallentamento del mercato dei motocicli in Italia e alla bassa crescita in India".
Gli analisti, che hanno deciso di mettere in revisione il rating hold su Piaggio, restano però fiduciosi che il gruppo riesca comunque a raggiungere i target fissati per i prossimi tre anni e mantengono invariato il prezzo obiettivo a 3,80 euro. Più benevolo il commento di Euromobiliare sim che ha confermato il suo consiglio d'acquisto con target price a 3,87 euro. "I risultati sono stati allineati alle nostre attese", dicono gli analisti, "e mostrano una top line molto tonica, già nota, a +7,2% nel primo semestre a 968 milioni ma +8,5% nel secondo trimestre a 574 milioni".
Ma a soddisfare Euromobiliare è stato soprattutto il piano di sviluppo del marchio Vespa in Vietnam "i cui presupposti", dicono alla casa d'affari, "ci sono apparsi molto promettenti e il progetto dovrebbe impattare la top line dal 2010". In occasione dell'approvazione dei conti, infatti, il Cda di Piaggio ha anche approvato un progetto per la creazione di un nuovo stabilimento proprio nel aese asiatico.
Il programma prevede la costruzione di uno stabilimento nella provincia di Vinh Phuc (50 km da Hanoi) con l'entrata in funzione entro due anni dalla nascita della società che il gruppo prevede sarà costituita nel corso di quest'anno. L'investimento fino all'avvio della produzione è di 25-30 milioni di dollari.
Il nuovo impianto, con una capacità di 100 mila unità all'anno, potrebbe rendere ancora più interessante questo mercato e rivelarsi così un ottimo impulso per la crescita del fatturato nel medio termine. Sembra essere di questo avviso Caboto che sottolinea come da questo nuovo sviluppo possano risultare anche "risparmi nei componenti acquistati da Piaggio" e che genereranno, a loro volta, un aumento dei margini operativi per i prodotti della Vespa in Vietnam.
La visibilità però è ancora molto bassa, pertanto la gran parte degli analisti preferisce restare cauta. Strategia che si rivela corretta, visto il -4% a quota 2,99 euro che l'azione registra in questo momento in Borsa. "Non escludiamo che il titolo, nonostante stia trattando il 18% sotto il nostro target, possa registrare qualche debolezza nel breve termine in Borsa", precisano concludendo a Caboto, "a causa soprattutto dell'andamento dei consumi nei Paesi sviluppati".
Italia Perri
