Prima o poi BISOGNA PAGARE.... (1 Viewer)

jhn1966

Nuovo forumer
http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&view=article&id=341:prima-o-poi-viene-il-giorno-in-cui-bisogna-pagare&catid=14:macroeconomia&Itemid=51

Riflessione interessante.

Alcuni spunti....

In altri momenti paesi come l’Italia, la Spagna o la Grecia avrebbero svalutato la propria moneta dando alla propria economia maggiori possibilità d’esportazione. Ma questo oggi non è possibile...

Per esempio l‘Inghilterra: una nazione al tappeto, il settore immobiliare sopravalutato, famiglie sovra indebitate, il vasto settore finanziario fortemente provato. La fiducia nella forza anglosassone di superare la crisi si fa ogni giorno più fievole e lo si nota dalla perdita di valore della moneta nazionale che 13 mesi fa valeva ancora 1,40 € ed oggi ha raggiunto la parità ma la cui posizione verso lo Yen la vede cedere di un 40%. Jim Rogers un grande investitore dice: “Non investirò più un soldo in Gran Bretagna”. E l’economista Willem Buiter, già consigliere della Bank of England avverte del “rischio che l’Inghilterra diventi un isola come l’Islanda”.

Per esempio l’Italia: il deficit pubblico, il terzo deficit al mondo, ha raggiunto il 111,2% del PIL. Per lungo tempo ciò non ha rappresentato nessun problema. Con un popolo che era, dopo il Giappone, il più risparmiatore del mondo. Il problema era solo come convogliare i risparmi verso le tasche dello Stato. Per questo ci sono i titoli di stato a tasso fisso “la cosa più sicura e solida”. Peccato che i risparmiatori italiani non siano della stessa opinione. L’asta di metà gennaio ha trovato acquirenti solo dopo un sostanziale rialzo dell’interesse. Quest’anno sono in scadenza BOT per ca 300 miliardi di Euro. Cito funzionari del Ministero delle Finanze: “se una emissione di BOT dovesse andare deserta significherebbe il disastro”. Ricordo che a dicembre il Ministro del lavoro aveva avvisato del pericolo di bancarotta, “se i titoli del debito pubblico a causa della crescente richiesta mondiale, non potessero essere piazzati causerebbe gravissimi problemi di liquidità rendendo impossibile il pagamento degli stipendi e delle pensioni e faremmo la fine dell’Argentina”.
 

gecko

Forumer storico
http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&view=article&id=341:prima-o-poi-viene-il-giorno-in-cui-bisogna-pagare&catid=14:macroeconomia&itemid=51

riflessione interessante.

Alcuni spunti....

In altri momenti paesi come l’italia, la spagna o la grecia avrebbero svalutato la propria moneta dando alla propria economia maggiori possibilità d’esportazione. Ma questo oggi non è possibile...

Per esempio l‘inghilterra: Una nazione al tappeto, il settore immobiliare sopravalutato, famiglie sovra indebitate, il vasto settore finanziario fortemente provato. La fiducia nella forza anglosassone di superare la crisi si fa ogni giorno più fievole e lo si nota dalla perdita di valore della moneta nazionale che 13 mesi fa valeva ancora 1,40 € ed oggi ha raggiunto la parità ma la cui posizione verso lo yen la vede cedere di un 40%. Jim rogers un grande investitore dice: “non investirò più un soldo in gran bretagna”. E l’economista willem buiter, già consigliere della bank of england avverte del “rischio che l’inghilterra diventi un isola come l’islanda”.

Per esempio l’italia: Il deficit pubblico, il terzo deficit al mondo, ha raggiunto il 111,2% del pil. Per lungo tempo ciò non ha rappresentato nessun problema. Con un popolo che era, dopo il giappone, il più risparmiatore del mondo. Il problema era solo come convogliare i risparmi verso le tasche dello stato. Per questo ci sono i titoli di stato a tasso fisso “la cosa più sicura e solida”. Peccato che i risparmiatori italiani non siano della stessa opinione. L’asta di metà gennaio ha trovato acquirenti solo dopo un sostanziale rialzo dell’interesse. Quest’anno sono in scadenza bot per ca 300 miliardi di euro. Cito funzionari del ministero delle finanze: “se una emissione di bot dovesse andare deserta significherebbe il disastro”. Ricordo che a dicembre il ministro del lavoro aveva avvisato del pericolo di bancarotta, “se i titoli del debito pubblico a causa della crescente richiesta mondiale, non potessero essere piazzati causerebbe gravissimi problemi di liquidità rendendo impossibile il pagamento degli stipendi e delle pensioni e faremmo la fine dell’argentina”.

quando sara esattamente la prima grossa scadenza di bot?
 

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