deardevil
Forumer storico
Il giorno dopo la morte (lenta e sadistica) per avvelenamento da radiazioni di Polonio-210 nel centro di Londra di Alexander Litvinenko, uno dei nemici di Putin ( tra l'altro diventato cittadino inglese), i leader della UE si sono incontrati con Putin e non hanno proferito mezza parola a riguardo, per paura di perdere le forniture di gas e petrolio o forse per altri motivi.
Come spiega oggi in una affascinante rassegna del Sunday Herald sul KGB, ora rinominato in FSB, negli ultimi anni si sono moltiplicati i suoi omicidi di personaggi odiati dal regime russo dal Qatar a Mosca a Londra e la maggior parte di questi omicidi non ha avuto eco sui media (ad esempio un giudice inglese che aveva negato l'estradizione in Russia di due nemici di Putin ha avuto un vicino di casa che gli somigliava ucciso, per errore, al suo posto...il sindaco liberale di Vladivostock avverso a Putin e' saltato per aria...)
Mentre negli anni '70 e '80 il KGB teneva in considerazione le reazioni dell'opinione occidentale oggi con Putin che sembra amico e in affari coi paesi occidentali ha ripreso a uccidere senza remore come ai tempi di Stalin
Alla fine di questo reportage si cita un deputato inglese che conosceva bene Alexander Litvinenko e che aveva riportato le sue accuse al parlamento europeo. Litvinenko gli aveva detto che al momento di scappare dalla Russia sei anni fa aveva parlato il suo capo dell'FSB Anatoly Trofimov, poi assassinato nel 2005 a Mosca. E Trofimov gli aveva detto di non scappare in Italia ad esempio perche' diversi politici italiani da decenni collaborano coi servizi segreti russi. In particolare aveva citato il nome di Prodi
"...Batten said that before fleeing Russia, Litvinenko spoke to his friend, Colonel-General Anatoly Trofimov, a former deputy chief of the FSB the successor organisation to the KGB, seeking advice on which country he should seek asylum in. Batten told the European parliament: "Trofimov reportedly told Litvinenko, Don't go to Italy, there are many KGB agents there among the politicians. Romano Prodi current prime minister of Italy and former head of the European Commission is our man there." Trofimov and his wife were murdered in Moscow in 2005..."
Prima di liquidare la cosa come ipotesi bizzarra, occorre pensare un attimo che nel 1977 Prodi dimostro' pubblicamente di conoscere dove le Bierre tenevano Moro. E come e' ormai noto Moro fu sequestrato per conto del KGB o come minimo con un coinvolgimento del KGB. Ripassiamo i fatti.
i) mentre si cercava disperatamente Moro in tutta Italia apparve un intervista a Prodi il quale dichiarava che in una seduta spiritica organizzata da lui ed altri erano apparse le parole "Gradoli" e un numero 79. Come tutti sanno successivamente si scopri' che le Bierre avevano tenuto prigioniero Moro esattamente a quel numero di Via Gradoli indicato da Prodi. Ovviamente pero' dopo l'intervista ai giornali di Prodi le BR lo spostarono subito in un altro covo e solo dopo la morte di Moro si apprese che era stato tenuto al numero di via Gradoli indicato nella "seduta spiritica" di Prodi. Cosa incredibile nessuna commissione di inchiesta o magistrato ha insistito per sapere da Prodi come faceva a sapere dove le BR tenevano Moro.
ii) E' ormai stato anche stabilito il KGB era coinvolto nel sequestro Moro gli indizi sono stati pubblicati dalla commissione di inchiesta del parlamento italiano originata dalle rivelazioni dell'ex KGB Mitroschkin, che per primo ne aveva trovato delle prove negli archivi di Mosca del KGB da lui trafugati. Ad esempio
(...Nel novembre 1977 Sergej Sokolov, studente presso l’Università La Sapienza di Roma, avvicina Moro per chiedergli di frequentare le sue lezioni. Nelle settimane successive, si fa notare per le domande sempre più indiscrete che fa agli assistenti circa l’auto e la scorta, tanto da suscitare anche qualche sospetto in Moro che raccomandò al suo assitente di rispondere vagamente ad eventuali domande dello studente. Nel 1999, in seguito allo scoppio dello scandalo Mitrokhin, si sospettera' che Sergej Sokolov sia in realtà Sergey Fedorovich Sokolov, ufficiale del Kgb con come copertura un lavoro come corrispondente della TASS, (report Impedian 83), che doveva operare a Roma dal 1981 al 1985, ma era stato richiamato in patria nel 1982. Sergej Sokolov incontra l’ultima volta Moro la mattina del 15 marzo. Da allora nessuno lo incontra più. Nel maggio 1979 i brigatisti Valerio Morucci e Adriana Faranda, due degli ideatori del sequestro, vengono arrestati a Roma nell’appartamento di Giuliana Conforto, figlia di Giorgio Conforto, con il rinvenimento nell'abitazione della mitraglietta skorpion usata per assassinare Moro. Nel Dossier (report Impedian 142) si parla di Giorgio Conforto come agente del KGB, nome in codice “Dario”, capo rete dei servizi strategici del Patto di Varsavia, ma si dice anche che sia lui che la figlia erano estranei alle attività dei due terroristi e che, proprio in seguito alle indagini di cui sarebbe stato probabilmente oggetto dopo l'arresto dei brigatisti, si decise di "congelare" la sua attività di spia.....)
Questo legame ventennale tra Prodi e i servizi segreti russi e' anche l'unica spiegazione razionale del fatto che uno come Prodi, uno dei democristiani piu' compromessi degli anni'80 che avrebbe dovuto scomparire con gli altri in Mani Pulite, sia invece riuscito a diventare per due volte presidente del consiglio in italia come uomo di facciata delle coalizioni formate dell'ex partito comunista!
Come spiega oggi in una affascinante rassegna del Sunday Herald sul KGB, ora rinominato in FSB, negli ultimi anni si sono moltiplicati i suoi omicidi di personaggi odiati dal regime russo dal Qatar a Mosca a Londra e la maggior parte di questi omicidi non ha avuto eco sui media (ad esempio un giudice inglese che aveva negato l'estradizione in Russia di due nemici di Putin ha avuto un vicino di casa che gli somigliava ucciso, per errore, al suo posto...il sindaco liberale di Vladivostock avverso a Putin e' saltato per aria...)
Mentre negli anni '70 e '80 il KGB teneva in considerazione le reazioni dell'opinione occidentale oggi con Putin che sembra amico e in affari coi paesi occidentali ha ripreso a uccidere senza remore come ai tempi di Stalin
Alla fine di questo reportage si cita un deputato inglese che conosceva bene Alexander Litvinenko e che aveva riportato le sue accuse al parlamento europeo. Litvinenko gli aveva detto che al momento di scappare dalla Russia sei anni fa aveva parlato il suo capo dell'FSB Anatoly Trofimov, poi assassinato nel 2005 a Mosca. E Trofimov gli aveva detto di non scappare in Italia ad esempio perche' diversi politici italiani da decenni collaborano coi servizi segreti russi. In particolare aveva citato il nome di Prodi
"...Batten said that before fleeing Russia, Litvinenko spoke to his friend, Colonel-General Anatoly Trofimov, a former deputy chief of the FSB the successor organisation to the KGB, seeking advice on which country he should seek asylum in. Batten told the European parliament: "Trofimov reportedly told Litvinenko, Don't go to Italy, there are many KGB agents there among the politicians. Romano Prodi current prime minister of Italy and former head of the European Commission is our man there." Trofimov and his wife were murdered in Moscow in 2005..."
Prima di liquidare la cosa come ipotesi bizzarra, occorre pensare un attimo che nel 1977 Prodi dimostro' pubblicamente di conoscere dove le Bierre tenevano Moro. E come e' ormai noto Moro fu sequestrato per conto del KGB o come minimo con un coinvolgimento del KGB. Ripassiamo i fatti.
i) mentre si cercava disperatamente Moro in tutta Italia apparve un intervista a Prodi il quale dichiarava che in una seduta spiritica organizzata da lui ed altri erano apparse le parole "Gradoli" e un numero 79. Come tutti sanno successivamente si scopri' che le Bierre avevano tenuto prigioniero Moro esattamente a quel numero di Via Gradoli indicato da Prodi. Ovviamente pero' dopo l'intervista ai giornali di Prodi le BR lo spostarono subito in un altro covo e solo dopo la morte di Moro si apprese che era stato tenuto al numero di via Gradoli indicato nella "seduta spiritica" di Prodi. Cosa incredibile nessuna commissione di inchiesta o magistrato ha insistito per sapere da Prodi come faceva a sapere dove le BR tenevano Moro.
ii) E' ormai stato anche stabilito il KGB era coinvolto nel sequestro Moro gli indizi sono stati pubblicati dalla commissione di inchiesta del parlamento italiano originata dalle rivelazioni dell'ex KGB Mitroschkin, che per primo ne aveva trovato delle prove negli archivi di Mosca del KGB da lui trafugati. Ad esempio
(...Nel novembre 1977 Sergej Sokolov, studente presso l’Università La Sapienza di Roma, avvicina Moro per chiedergli di frequentare le sue lezioni. Nelle settimane successive, si fa notare per le domande sempre più indiscrete che fa agli assistenti circa l’auto e la scorta, tanto da suscitare anche qualche sospetto in Moro che raccomandò al suo assitente di rispondere vagamente ad eventuali domande dello studente. Nel 1999, in seguito allo scoppio dello scandalo Mitrokhin, si sospettera' che Sergej Sokolov sia in realtà Sergey Fedorovich Sokolov, ufficiale del Kgb con come copertura un lavoro come corrispondente della TASS, (report Impedian 83), che doveva operare a Roma dal 1981 al 1985, ma era stato richiamato in patria nel 1982. Sergej Sokolov incontra l’ultima volta Moro la mattina del 15 marzo. Da allora nessuno lo incontra più. Nel maggio 1979 i brigatisti Valerio Morucci e Adriana Faranda, due degli ideatori del sequestro, vengono arrestati a Roma nell’appartamento di Giuliana Conforto, figlia di Giorgio Conforto, con il rinvenimento nell'abitazione della mitraglietta skorpion usata per assassinare Moro. Nel Dossier (report Impedian 142) si parla di Giorgio Conforto come agente del KGB, nome in codice “Dario”, capo rete dei servizi strategici del Patto di Varsavia, ma si dice anche che sia lui che la figlia erano estranei alle attività dei due terroristi e che, proprio in seguito alle indagini di cui sarebbe stato probabilmente oggetto dopo l'arresto dei brigatisti, si decise di "congelare" la sua attività di spia.....)
Questo legame ventennale tra Prodi e i servizi segreti russi e' anche l'unica spiegazione razionale del fatto che uno come Prodi, uno dei democristiani piu' compromessi degli anni'80 che avrebbe dovuto scomparire con gli altri in Mani Pulite, sia invece riuscito a diventare per due volte presidente del consiglio in italia come uomo di facciata delle coalizioni formate dell'ex partito comunista!