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Nuovo forumer
Forse sono stato un profeta di sventura quando due settimane fa lanciavo un campanello dall'allarme sulla Borsa cinese (Greenspan inascoltato sulla Cina), fatto sta che dopo un paio di giorni di ulteriori progressi, l'indice Shangai Composite ha registrato un'ampia correzione, ad oggi pari a -13% rispetto ai massimi.
A mio avviso il mercato resta ancora sopravvaluto (il P/E corrente è quasi di 40, quello stimato ad un anno è di 34), ma soprattutto non trascurerei l'impatto delle prossime manovre del governo di Beijing, quali l'introduzione di un'autorità di controllo sulla Borsa (simile alla nostra Consob o alla SEC statunitense) e di una tassazione sui capital gain, nonché l'innalzamento dei tassi monetari.
A supporto del mercato, invece, il fattore liquidità, che continua a riversarsi abbondante, e la crescita reale del Paese (+11,1% la dinamica tendenziale annua del PIL cinese nel primo trimestre del 2007).
A mio avviso il mercato resta ancora sopravvaluto (il P/E corrente è quasi di 40, quello stimato ad un anno è di 34), ma soprattutto non trascurerei l'impatto delle prossime manovre del governo di Beijing, quali l'introduzione di un'autorità di controllo sulla Borsa (simile alla nostra Consob o alla SEC statunitense) e di una tassazione sui capital gain, nonché l'innalzamento dei tassi monetari.
A supporto del mercato, invece, il fattore liquidità, che continua a riversarsi abbondante, e la crescita reale del Paese (+11,1% la dinamica tendenziale annua del PIL cinese nel primo trimestre del 2007).
