....pubblicità!

nn ho capito: ma è pubblicità x maglie in vendita?
No no.
Non si vende nulla.
Una azienda (non dico quale) ha deciso di fare un video con un messaggio sociale, video che poi diffonderà sui suoi canali social. In base alle condivisioni, ai Like e ai Love ricevuti, devolverà del denaro a scopi benefici all'associazione XY (non dico il nome) che, appunto, porta avanti quel certo messaggio sociale trattato nel video. Chiaramente la beneficenza avrà un valore limitato nel tempo. Nel senso che i like e i love e le condivisioni che verranno conteggiate saranno solo quelle che avverranno in un tempo limitato (Una settimana) , altrimenti l'azienda sarebbe costretta a fare beneficenza per quella associazione per sempre, se la gente continuasse a "mipiacciare" e a condividere il video per sempre.
 
Ovviamente, la ditta produttrice spera di avere un notevole ritorno di immagine e quindi di aumentare le sue vendite in generale
 
L'associazione beneficiaria è di livello nazionale e ha sede a Roma.
Io sono stata mandata a girare lo spot perché la ditta ha scelto lo studio di Brescia in quanto grande e bene attrezzato. La ditta che si è incaricata della regia, delle riprese e di tutto, ha sede tra Lombardia ed Emilia e ha negozi in tutto il centro nord (ma non a Brescia).
Hanno chiesto a me perché l'Associazione beneficiaria ha contatti fecondi e oggetto comune con il posto in cui lavoro io e hanno chiesto un favore a noi, in quanto siamo di Brescia ed era più comodo che andasse una di noi allo studio fotografico, che una persona di Roma.

In pratica, ho fatto solo un favore alle compagne romane.

È come se un supermercato emiliano avesse deciso di devolvere dei fondi ad un canile romano che si occupa di randagi.
Affitta uno studio fotografico a bs e dice al canile romano: "ci mandi un tuo volontario?" .
Il canile romano dice: "no, è scomodo. Ma chiedo a un canile amico di bs"
Il video mette in scena il salvataggio di un randagio e il volontario del canile interpreta se stesso, con la maglietta del canile romano.

Il video viene diffuso per una settimana e in base ai like, ai Love e alle condivisioni, il supermercato calcola quanti soldi dare al canile romano.

Ecco. Così
 
Ultima modifica:
Un'altra cosa che ho realizzato appieno è quanto di studiato, fasullo e costruito ad arte ci sia in uno spot.

E badate bene che quello di ieri era uno spot lontanissimo da quelli che si vedono in tv: meno raffinato, alla buona, senza personaggi di rilievo e anche senza professionisti del settore. Senza produzioni milionarie...
Eppure, oltre che con un trucco ben fatto, ho toccato con mano quanto cambi l'immagine con un sapientissimo gioco delle luci, con posizionamenti strategici di arredi di scena e della camera.
La luce gioca un ruolo fondamentale! Il suo colore, la sua intensità e la sua posizione rendono le persone più o meno belle.
E non abbiamo usato photoshop (poi chissà in fase di montaggio e rifinitura: magari riescono a far diventare una dea anche me, la vecchissima Morla).

Quindi, anche se tutti lo sanno che le pubblicità sono "tutte finte", adesso io posso dirlo in piena consapevolezza e avendo toccato con mano.
È proprio vero!
 
Anche l'azione non ha niente di naturale e spontaneo.

Uno spot di 40 secondi, quello di ieri, suddiviso in 20 scene. Ogni scena un gesto praticamente. Lo stesso gesto fatto ripetere e girato 300 volte. Spezzoni microscopici di video che poi verranno uniti e montati ad arte in modo che i 40 secondi rendano al meglio.

È davvero sorprendente realizzare che larga parte di quanto passa in tv o in rete, è veramente una costruzione. Niente di naturale o spontaneo.
 

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