questa cosa mi fa capire che Trump è uno di noi

in genere apprezzo molto Blondet ...però diceva Leo Longanesi "non temo le loro idee, ma le loro facce" .....perciò uno come Trump io non lo voterei mai
 
Craig Roberts: Hillary tutela l’1% che lucra sulla guerra

18/10 • idee


Hillary è il candidato dell’1% e Trump quello del 99%,
che l’oligarchia vuole distruggere attraverso i media.
Se pure vincesse Trump, poco potrebbe contro questo 1% affamato di potere che controlla i posti chiave a Washington e su cui né il popolo americano né gli alleati esteri, diventati ormai vassalli, esercitano più alcun controllo.
Su “Counterpunch”, Paul Craig Roberts evidenzia l’assurdità della campagna presidenziale americana, che discute delle tasse di Trump invece della minaccia sempre più inevitabile di una guerra con la Russia scatenata dall’oligarchia al potere. «Cosa deve pensare il mondo guardando la campagna presidenziale americana? Nel corso del tempo le campagne politiche americane sono diventate più irreali e meno legate alle preoccupazioni degli elettori, ma quella attuale è così irreale da essere assurda», afferma Craig Roberts, già viceministro di Reagan. «La delocalizzazione dei posti di lavoro americani da parte delle multinazionali e la deregolamentazione del sistema finanziario degli Stati Uniti hanno portato al fallimento economico dell’America. Si potrebbe pensare che questo sia un argomento da campagna presidenziale».
L’ideologia neo-conservatrice dell’egemonia mondiale degli Stati Uniti li sta portando con i loro vassalli ad un conflitto con la Russia e la Cina, scrive Craig Roberts, in un post ripreso da “Voci dall’Estero”. «I rischi di una guerra nucleare sono più alti che in qualsiasi altro momento nella storia». Questo sì, è «un argomento da campagna presidenziale». Invece, «i problemi sono l’uso legale delle leggi fiscali da parte di Trump e il suo atteggiamento non ostile verso il presidente russo Putin», al punto che «si potrebbe pensare che il problema sia l’atteggiamento estremamente ostile di Hillary verso Putin (“il nuovo Hitler”), che promette un conflitto con una grande potenza nucleare». Per quanto riguarda il giovarsi delle leggi fiscali, Pat Buchanan ha sottolineato che Hillary «ha utilizzato a suo vantaggio una deduzione grande quasi come quella di Trump». Durante gli anni in Arkansas, la Clinton «si è anche avvalsa di una detrazione fiscale su una lista di indumenti usati donati a un ente di beneficenza, tra cui 2 dollari per un paio di mutande usate da Bill».
Il “dibattito” tra i vice-presidenti, poi, ha rivelato che il candidato del Partito Democratico «è così ignorante da pensare che Putin, che è democraticamente eletto e ha un enorme sostegno pubblico, è un dittatore».

Questo, continua Craig Roberts, è quello che sappiamo sui due candidati alla presidenza. «Hillary ha una lunga lista di scandali, da Whitewater e Vince Foster a Bengasi e alla violazione dei protocolli per la sicurezza nazionale». La candidata democratica «è stata comprata e pagata dagli oligarchi di Wall Street, delle mega-banche e del complesso militare industriale, nonché da interessi stranieri». Prova ne sono «i 120 milioni di dollari del patrimonio personale dei Clinton e i 1.600 milioni di dollari della loro fondazione». In altre parole, «Goldman Sachs non ha pagato 675.000 dollari a Hillary per tre discorsi di 20 minuti per la saggezza che contenevano».

Al contrario, «quello che sappiamo in merito a Trump è che l’oligarchia non lo sopporta e ha ordinato al Ministero della Propaganda, cioè i media statunitensi, di distruggerlo».
 
BIDEN a RENZI: “BRAVO, SA SFIDARE IL SUO POPOLO PER OBBEDIRE AL PROGETTO”
Maurizio Blondet 19 ottobre 2016 2

(Anche MB riceve mail da amici americani. Diversi da John Podesta però. Quindi posso rendere pubblica l’ultima, dell’amico U. Pascali:


Vedi lista of State Dinner per Renzi. Vedi Mae Podesta la figlia del Rasputin di Hillary John Podesta il quale e’ anche il tramite tra Wall Street e Obama (ha guidato il team di transizione quando Obama e’ stato eletto presidente). John Podesta e’ quello del “catholic spring”.

Mae, la figlia ha lavorato a lungo per la Clinton Foundation e ne e’ stata a capo della parte africana. E’ 20 anni che non c e’ uno state dinner per un primo ministro italiano. Lo stanno veramente pompando come quello che e’ leale e coraggioso e sa anche mettersi contro il suo popolo pur di ubbidire a washington e Wall Street.

Lo vogliono leader dell’Italia ma anche (dice Biden) dell’Europa. Biden ha detto che Renzi e’ coraggiosissimo con i temi di piu’ grande attualita’. E ha citato i principali problemi del mondo dove Renzi si e’ distinto, in ordine di importanza :”accoglienza dei rifugiati che hanno quasi messo in trouble l’italia, LBTG, donne nel governo, matrimonio gay…”



(Dunque nozze gay, LGBT, accoglienza immigrati senza limiti sono ordini “americani”. Da far ingollare ai popoli occidentali, lo vogliano o no. Interessante, ndr)


“Ho visto tutti i discorsi al pranzo oggi al Dipartimento di stato con il segretario di stato John Kerry e il vice presidente Joe Biden (che precede la cena alla Casa Bianca) ed e’ chiaro che quello che chiedono a Renzi e’ 1) di portare il voto degli italoamericani a Hillary.

Il cretinoide si e’ genuflesso in maniera ignominiosa, Ripetendo frasi come” Gli Stati Uniti sono il nostro punto di riferimento e il nostro chiaro leader… La presenza degli USA nel nostro destino e’ un dono…” E poi ha fatto riferimenti velenosi contro Trump: “lottiamo insieme contro la cultura dell’odio. la cultura della mancanza di rispetto… Gli Stati Uniti sono il modello in questa lotta. e abbiamo bisogno di fare un nuovo sforzo IN QUESTO PARTICOLARE MOMENTO…”

vomitevole…



Renzi: “And we consider United States of America as our point of reference, our clear leader, and we will continue to work together. But the real challenge today is not simply to create a common value to work together in international issues. It’s fight together against the culture of hate, against the culture of intolerance, against the culture of lack of respect. United States are a model in this fight, and I think we need a new efforts in this particular moment, because we risk not only out of our borders, a deviation, a deviation from our ideals and from our identity. For that reason, I think the presence of great country as United States in our destiny is a gift…”



Complete guest list for the state dinner in honor of Italian Prime Minister Matteo Renzi

Remarks with Vice President Joe Biden, and Italian Prime Minister Matteo Renzi At State Luncheon in Honor of Italian Prime Minister Matteo Renzi

Vice President Biden Hosts a Luncheon in Honor of Prime Minister Renzi





Aggiungo solo una nota: Matteo Renzi non può essere andato a baciare il culo nero di un presidente morto, che fra un paio di mesi non ci sarà più. Il vice Joe Biden, grande gaffeur che quindi spesso dice senza volere delle verità, lo vuole “in Europa”. Sembrava sicuro della durata del Sistema oltre le votazioni di novembre.


BIDEN a RENZI: "BRAVO, SA SFIDARE IL SUO POPOLO PER OBBEDIRE AL PROGETTO" - Blondet & Friends
 

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