Giovakkino Lamòttazzo
Forumer attivo
in primis non ci sono le riforme strutturali auspicate dall' Ue e un pò da tutti come era lecito aspettarsi da impegni elettorali.
Si rincorre ankora la kimera di avviare un nuovo ciclo economico attraverso la dimuizione del cuneo fiscale all' imprese, assolutamente non necessario poikè come hanno evidenziato autorevoli studi le strategie aziendali delle imprese italiane negli ultimi anni si sono focalizzate verso la riduzione dei costi sia fissi che variabili, oltretutto non soffrono neanche + grazie alla biagi della mankanza di forme di contratto flessibile....orbene il cuneo era da darlo ma in testa, operazione di sano lekkinaggio verso la confindustria...... almeno hanno pagato il loro debito sull' appoggio elettorale.....gli imprenditori sarebbe meglio che iniziassero 1) a kiedere meno 2) applikare strategie di crescita aziendale coerenti come il resto del imprenditoria mondiale cerkando di ricordare il concetto di " imprenditore weberiano"
Poi si passa al welfare dove si è diminuita la spesa pubblika nella sanità riallokando le spese nei ceti + poveri che in genere sono l' utenza tipo !
Manka, almeno in forma embrinale, una riforma del sistema pensionistiko una delle crepe maggiori dei conti pubblici italiani, qui è stato fatto una lavoro di riallokazione delle risorse derivanti dai contributi verso le forme assistenziali dello stato , es. cigo e cigs
Sistema universitario e di ricerca cambiato poko, ad es. cnr è stato azzerato il cda e introdotto limiti di incarichi nel pubbliko, le riforme auspikate erano altre mai aimè il povero Mussi è un pò la cenerentola del governo prevedeva un fabbisogno di 900 ml x il sistema , ha preventivato risparmi x 400 ml e la finanziaria così gli ha attribuito "solamente " 500ml che è cifra irrisoria
andrò avanti in seguito se avrò voglia
Si rincorre ankora la kimera di avviare un nuovo ciclo economico attraverso la dimuizione del cuneo fiscale all' imprese, assolutamente non necessario poikè come hanno evidenziato autorevoli studi le strategie aziendali delle imprese italiane negli ultimi anni si sono focalizzate verso la riduzione dei costi sia fissi che variabili, oltretutto non soffrono neanche + grazie alla biagi della mankanza di forme di contratto flessibile....orbene il cuneo era da darlo ma in testa, operazione di sano lekkinaggio verso la confindustria...... almeno hanno pagato il loro debito sull' appoggio elettorale.....gli imprenditori sarebbe meglio che iniziassero 1) a kiedere meno 2) applikare strategie di crescita aziendale coerenti come il resto del imprenditoria mondiale cerkando di ricordare il concetto di " imprenditore weberiano"
Poi si passa al welfare dove si è diminuita la spesa pubblika nella sanità riallokando le spese nei ceti + poveri che in genere sono l' utenza tipo !
Manka, almeno in forma embrinale, una riforma del sistema pensionistiko una delle crepe maggiori dei conti pubblici italiani, qui è stato fatto una lavoro di riallokazione delle risorse derivanti dai contributi verso le forme assistenziali dello stato , es. cigo e cigs

Sistema universitario e di ricerca cambiato poko, ad es. cnr è stato azzerato il cda e introdotto limiti di incarichi nel pubbliko, le riforme auspikate erano altre mai aimè il povero Mussi è un pò la cenerentola del governo prevedeva un fabbisogno di 900 ml x il sistema , ha preventivato risparmi x 400 ml e la finanziaria così gli ha attribuito "solamente " 500ml che è cifra irrisoria
andrò avanti in seguito se avrò voglia
