News, Dati, Eventi finanziari reddito fisso : adesso è meglio 'corto' (1 Viewer)

Senza correre particolari rischi... quanto ci si può aspettare da un investimento in titoli di stato

  • Meno del 4 %

    Votes: 0 0,0%
  • Non saprei

    Votes: 0 0,0%
  • mai investito in titoli di stato

    Votes: 0 0,0%

  • Total voters
    156
Ci stiamo velocemente avvicinando alla fatidica data del 6 giugno, ossia quando la BCE (ormai è quasi certo) dovrebbe rivedere i tassi attuali aggiungendo 25 punti base per arrivare al 4 % pieno. Quali sono, nel mercato obbligazionario, i possibili effetti di tale rialzo ? Quali le scelte preferibili in questo contesto ? Il risparmiatore certamente può chiedersi : se desidero un reddito fisso, quali obbligazioni scegliere ?

Chiarisco subito che uso il termine “obbligazione” riferendomi a ogni titolo attestante un debito che l'emittente si assume nei confronti di soggetti terzi. Vi rientrano quindi sia i titoli di Stato (Bot, CCT, BTp etc.), sia quelli emessi da enti sovra-nazionali (es. Banca Mondiale; Banca Europea degli Investimenti), sia quelli emessi da singole società (cd. corporate bond). In tutti questi casi, è infatti previsto che l'emittente paghi al risparmiatore un interesse annuale - fisso o variabile a seconda dei casi - e che alla scadenza gli rimborsi integralmente il capitale da questi prestato.

A prescindere dall’attuale contesto (possibile rialzo a breve) e da ogni altra considerazione, la mia raccomandazione/imperativo è: scegliete obbligazioni di QUALITA’! Come fare ? Estremamente semplice: valutare attentamente il RATING !! Esso infatti non è altro che la stima della capacità dell'emittente di onorare gli impegni anzidetti (rimborso del capitale e pagamento delle cedole): esistono delle agenzie che - basandosi sull' analisi della situazione finanziaria dell’emittente – esprimono il proprio giudizio sul grado di “affidabilità” di quest’ultimo. In questo modo, come i più esperti di voi sapranno, viene creata una scala che varia ad es. tra un valore AAA (massimo grado di affidabilità) e un valore D (grado minimo, emittenti in condizione semi-fallimentare). Scelgo soltanto la MIGLIORE QUALITA’ che si trova sul mercato… ma, come si dice : De gustibus non disputandum est !!

Detto questo, torniamo a monte: come muoversi all’interno del probabile rialzo ? E’ ovvio che il valore del titolo obbligazionario risenta dell'andamento dei tassi di interesse, più precisamente si può dire che le obbligazioni a tasso variabile hanno oscillazioni contenute, mentre quelle a tasso fisso subiscono notevoli movimenti: se infatti i tassi crescono (come nel caso in esame) l'obbligazione a cedola fissa diminuisce di valore, quella variabile resta pressoché stabile !

Il mio consiglio, svolte queste premesse, è quello di rimandare ragionevolmente gli acquisti obbligazionari di qualche mese, in attesa che il mercato ‘assimili’ le posizioni più aggressive della BCE di contrasto all’inflazione (mi attendo infatti – in accordo con il predominante sentiment – un ulteriore rialzo dei tassi entro fine anno). In alternativa, tenuto soprattutto conto che la curva dei rendimenti è molto “piatta”, si deve puntare sul tasso variabile oppure su Bond corti, ossia investire a breve (il differenziale di rendimento tra Bot e Btp quindicinali è di appena 35 punti base). Allungare la scadenza equivale cioè ad aumentare solo il rischio e amplificare la perdita sul prezzo, senza un corrispondente e sensibile miglioramento del rendimento. In altre e più schiette parole: il gioco non vale in alcun modo la candela !!

Tutte queste considerazioni, ovviamente, valgono solo per i titoli che sono espressi in euro. Alcuni potrebbero magari propendere per la scelta di titoli in valuta estera : sulla sterlina valgono più o meno le stesse considerazioni, sugli obbligazionari USA ‘pesa’ un generale rallentamento della crescita (nonché l’incognita del mercato immobiliare) per il resto…… occhio alla candela !
1178736358ufficio.jpg
 

Users who are viewing this thread

Alto