Crisi Del Sistema Bancario ?
La bi-logia sui Kennedy è ottima e abbondante, oltre 1500 pagine. E scritta bene (per chi piace l'Autore, ovvio) ed è straordinariamente realistica nel suo essere romanzata, ma solo fino ad un certo punto (quale? L'autore dice che non lo svelerà mai).Ho letto una recente intervista di Ellroy in cui (era aprile 2001) professava "fiducia" per il sistema economico e politico degli USA: non so se lo dicesse per prendere in giro i lettori o la giornalista, oppure credesse veramente a quel concetto, ma entrambe le soluzioni in fondo sono in linea con il personaggio.Più che ad un E. sostenitore di Bush penso ad un E. convinto del fatto che, come i suoi nomi di carta fanno e disfano i giochi del potere e li utilizzano a loro esclusivo tornaconto, gli equilibri che si realizzano nel mondo reale dopo qualsiasi evento apparentemente catartico non sono mai eversivi. Ristabiliscono i giusti assetti, insomma. E contribuiscono a perpetuare i vincoli di potere.E' successo dopo l'11 settembre, qualsiasi cosa uno pensi sia REALMENTE accaduto.E' successo a fine luglio, quando i tre giorni che convolsero l'orso sono stati riassunti e riletti con le migliori buone intenzioni didattiche. "E' stata la Fed", "La Fed ha comperato 100 mln di contratti S&P al meglio!", "hanno salvato il Brasile, ergo il sistema bancario USA reggerà", e via discorrendo.Ci sono fondi di verità in tutto questo. E c'è soprattutto - ma lontaaaano da me l'intenzione di fare il Messia - UNA fondamentale verità.Gli USA governano il mondo, politicamente e militarmente, la FED comanda l'altra faccia del mondo, quella della finanza, checchè la si voglia ormai ridotta al rango di semplice dispensatrice di buoni pasto.
io però penso che non succederanno cose sconvolgenti, finchè la FED avrà il potere di stampare moneta senza alcun freno che non sia quello del pudore che, com'è noto, in certi ambienti è merce scarsa.E questo stato di cose durerà fino a quando il dollaro resterà il riferimento di TUTTE le transazioni commerciali, non solo di quelle che si formano sui desk.Avanzo un'ipotesi, anche se penso che qualcuno la bollerà come fastasticume letterario. Che agli USA e alla FED convenga che la gente si indebiti, che gli americani restino indebitati fino al collo, che il Brasile, la Turchia, tutto il mondo cosiddetto emergente, sia il più possibile indebitato. In dollari, ovviamente.
Che la FED sia in grado, in questo modo, di somministrare il denaro che essa stessa stampa fuori da ogni controllo come se si trattasse di fornire dosi di metadone ad un tossicodipendente. Che curarlo significherebbe scioglierlo dai vincoli, che forse sia meglio farlo proseguire nel vizio e così controllarne le reazioni.Il cittadino americano consuma come un drogato e la FED gli fornisce la dose quotidiana, anche quando il "sistema" sembra sul punto di crollare, anche quando la dose potrebbe essergli fatale. E il cittadino americano fa il bravo, il docile, non si oppone allo status quo, lascia MSFT gozzovigliare nel suo monopolio di fatto, accetta cartelli sul caffè, nuvolacce di sterco di vacca, zanzare killer e quant'altro; disprezza i no-global e vive convinto che in fondo essere eterodeterminati nel proprio destino non è poi tanto male.Basta che quel tale che parla di riforme in Brasile e quell'altro tale che fa il mussulmano nella Turchia occidentalizzata alla fine siano o sconfitti, o blanditi e l'aria è proprio quella.
E allora ecco che, per incanto, la Enron torna ad essere quel mirabile esempio di "capitalismo creativo" di cui parlava Friedman. Ci si può passare sopra. L'amico degli amici, il buon vechio Ebbers mica è andato in galera; quelli dell'Adelphia-fatta-in-casa sì, la solita storia dei figli e figliasti, tutto il mondo è paese, non per niente il nostro Signor B. è così entusiasta degli USA.c'è poco da fare il Messia: io queste cose le ho sempre pensate, altri le hanno fotografate meglio di me, io mi sono limitato a leggerle e a ritrascriverle, anche per poter dire che quegli altri - moooolto più credibili di me - la pensano più o meno allo stesso modo.Nessuna acredine da parte mia, ci mancherebbe. Anzi mi spiace che il nostro primo contatto abbia acceso scintille. Prometto di fare il bravo, da ora in poi.
Godiamoci intanto questo rialzo. In fondo è uno splendido esercizio dela magnanimità del potere dei Ragazzi. Hanno deciso di spartire qualche spoglia con noi, perchè non approfittarne? In effetti, se succedesse qualcosa di simile, sarebbe l'evento "esterno" che potrebbe sovvertire equilibri consolidati. Solo che, rispetto a due mesi fa, dubito che potrà realizzarsi in questi termini. Non mi sembrano maturate le condizioni perchè accada.In fondo NON UNA delle previsioni che avevamo abbozzato - chi qui, chi là - si è avverata.Il dollaro ha retto, quello che abbiamo visto a maggio non è stato un reale deflusso di capitali, quanto piuttosto una chiusura di posizioni lunghe sull'U.S. Dollar Index (l'open interest è crollato in poche settimane). Lo yen non ha rotto al rialzo perchè l'economia dei jap è subalterna ormai dalla fine degli anni '80.Il Sudafrica sta diventando sempre più "nero" e quindi l'oro non è un surrogato affidabile (credimi, è proprio così).Il chapter11 è una frode agli azionisti, ma salva le chiappe a occupazione e monopoli made in USA (anche su questo ti prego di credermi).Le materie prime sono sempre sotto controllo e quindi i prezzi all'importazione non destano preoccupazione.
Se qualcuno fa troppo il "birichino" - vedi in America Latina - si butta là qualche frase ad effetto - vedi O' Neill - e per miracolo improvvisamente le banche dell'Uruguay appaiono senza riserve. Scommetto che se Luna vince le elezioni, sarà perchè è già stato cooptato da chi conta (penso alla PG, alla Kraft e alla Nestlè, tanto per intenderci).Ho sperato anche io, soprattutto verso maggio/giugno, che fosse arrivato il momento buono per assistere al sovvertimento di certi equilibri, magari al crollo stile '29-30-31-32, ma quelli erano altri tempi, gli USA erano gli USA e non la globalizzazione, Hitler non era un ex agente Cia, i man-agers accoliti al servizio di bifolchi del midwest o mormoni in ascesa sociale. Ebbers si sarebbe suicidato, gettandosi dalla finestra del suo ufficio, invece ora lo vedono in Chiesa ad adempiere al suo nuovo munus publicum (la redenzione).Ho i miei dubbi anche sulla verità delle guerre, accese e spente ad intervalli regolari; e i filmati di Bin Laden che spuntano come funghi mi divertono come le repliche del Looney Tunes.
Con che vuoi fare opposizione? Con Berlusconi, Blair, Chirac ed il prossimo Stoiber? La rivoluzione non si fa davanti a un desk, Bandy. Mi spiace, ma è così. Imparato a mie spese.
Pensavo anche io alla catarsi purificatrice, credimi. Ma il capitalismo di oggi è diverso da quello di ieri, prima era terriero, poi si è trasformato in industriale, ora è esclusivamente finanziario.Peccato che i protagonisti siano sempre gli stessi, intendo come uomini, come famiglie, come "famiglie".Oggi impera il dollaro perchè i Chicago Boys (Chicago, guarda il caso, la città del crimine mafioso e gangsteristico per eccellenza...) hanno intuito che la mossa di Nixon del 1971 era stata ancora poco sfruttata.Dimmi tu PERCHE' io dovrei temere un avvitamento dei mercati SE loro hanno in tasca la soluzione.Dimmi chi ha guadagnato della bolla speculativa sul Nasdaq o chi sta lucrando i più importanti affari immobiliari e le relative plusvalenze.E rifletti... se io pago le materie prime (le principali) in dollari, che bisogno ho di preoccuparmi del tasso di cambio? Poco o nulla e così del disavanzo commerciale, visto che in fondo significa che al posto della carta (i dollari) io incamero a casa mia beni reali - e fa una bella differenza, credimi.
Siamo giunti al paradosso che JPM non può saltare per aria perchè un evento di questo tipo manderebbe al tappeto tutto il mondo, che WCOM non può chiudere i battenti perchè altrimenti in Europa non arriverebbero più i bites della rete, che MSFT stampa un nuovo sistema operativo all'anno e i chips vanno in obsolescenza in pochi mesi e per un componente che ti costerebbe 1 euro sei costretto a ricomprarti una macchina da 1000.
Chi lo decide questo? Il consumatore? No di certo. Questa è la VERA dipendenza, altro che decoupling.
Tu credi che Saddam salverà il mondo? Che i palestinesi che si mandano arrosto siano la nuova frontiera? Pensa ad Arafat, Nobel per la pace durante Clinton e poco più di un reietto ora. Qualcuno ha obiettato qualcosa in proposito? Neppure in M.O., dove leggo che i ministri del petrolio rassicurano: sopra i 28$ non ce lo mandiamo, il vecchio caro brent. E questo sarebbe VOLER alterare gli equilibri?
Pensa al caffè. Un bel cartello di multinazionali decide che il Vietnam, quella palude, può produrre il caffè. Costi di manodopera bassissimi - per forza, sono comunisti, sono figli del male - qualità scadente, ma chissenefrega. Però, però... il caffè si stocka e NON SI DETERIORA. E così, tra un chicco e l'altro di nuova produzione, tra tonnellate e le altre, influenzo il mercato dei futures: quando il prezzo tende a salire (carestie, inondazioni, ecc...) io ne butto in vendita quantità industriali, riserve infinite... e PAM! il prezzo tracolla... e PAM! il Guatemala salta per aria.
Frega qualcosa a qualcuno? Nada. Anzi un plauso a quelle Companies che tengono a bada gli zulù del posto e fanno sì che il mio caffè, quello alla tazzina aumenti poco poco, poco alla volta, secondo logiche di profitto caritatevoli e misurate.
E i peones del Guatemala? Chissenefrega, prendessero una roadway e venissero a lavorare quaggiù, se hanno voglia, se riescono a superare il filo spinato alle frontiere... I nuovi schiavi hanno reso lo spagnolo la seconda lingua più diffusa al mondo, ma non hanno granchè mutato la condizione dei popoli che la parlano. Neri o meticci non fa differenza: l'America non è più vergine, chi ha avuto ha avuto e non c'è posto per altre partizioni.
Pensa un attimo: un paese che in quindici anni di storia si regala due presidenti di discendenza diretta: un esempio di nepotismo che non si vedeva più dalle regge di Versailles, credo.
Entra nel made in USA: il rialzo è figlio di quella quaqquerata di Bush con i suoi grandi elettori, tutti solidi nello S&P, tutti pezzi da novanta del Nyse. Greenspan faceva il controcanto: "c'è poca recovery, poco capex in giro". Traduzione simultanea: affidatevi ai big, è finita la corsa all'oro comincia la cosa LORO.
Cosa ti aspetti dal futuro? Io vedo solo grandi monopoli in arrivo, prezzi bloccati, fonti inaridite e quando la terra avrà dato tutto quello che ha in corpo, riproduzioni in vitro, OGM, bioalimenti, biorame, biobatacchi e quant'altro. E naturalmente bioventi che mantengano a distanza debita la nuvolaccia di cui DOPO OTTO ANNI è trapelato qualcosa soltanto perchè gli USA si sentissero chiedere: "vi prego, fate qualcosa. Tenetecela lntano".
Tanto, chi muore? Chi soffre? La solita gente, quella che festeggia un matrimonio con colpi di moschetto (come in Italia si fa con le pistole a capodanno) e riceve megatoni in testa o napalm intelligente sulle barbe.
Oppure chi convive con le pioggie acide e l'aria irrespirabile, ma tanto fa il bagno nel Gange e allora tra la malaria e qualche enfisema ha già la durata media della vita compromessa.
Tu mi dici che la gente non si sveglia con il dio dollaro davanti agli occhi. Bene, se così fosse, allora basterebbe che i paesi arabi - quelli della nuova frontiera - vendessero il petrolio contro medicinali, appalti per la costruzioni di infrastrutture, cibo, piantagioni e quant'altro.
Ma loro voglono i dollari, solo dollari. E li spendono negli USA, questo fa ancora più paradosso.
Usemlab, sono d'accordo: torneremo a scendere. Le famiglie americane sono al collasso finanziario. Non si può ottenere che il mercato crolli in un quarto d'ora, d'accordissimo. Ma il SISTEMA non andrà in pezzi, o almeno ho questa impressione. Non bastano quattro ragionamenti logici su un forum o altrove per farlo saltare per aria. Controlla l'età media di chi vaticina imminenti catastrofi e considera che probabilmente invecchierà mentre O' Neill si sarà cambiato l'ennesimo paio di mutande per sedere sulle poltrone del potere.
Lietissimo se sarò smentito dai fatti, ovviamente. Nessuno ne sarà più felice, penso
<<L'assassinio di Martin Luther King non ha impedito l'affermarsi dei diritti civili per gli afro-americani>>
Mah...
<<Le stragi di stato in Italia non hanno impedito il crollo del sistema di potere che ne ingessava la vita sociale e politica>>
Mah...
<<Ma dagli tempo, benedetto uomo.
Anche Roma non fu fatta in un giorno.
Stampa, stampa, alla fine qualcuno si accorgerà pure che quei fogliettini di carta non valgono quello che gli dicono>>
At this moment il mio pessimismo è oltre il cosmico, la qual cosa significa che sono tornato rialzista.Ma per ora si sale: 3M stamperà nuovi massimi storici - intorno 135/138$ e non sarà solo merito del post-it, penso.
L'S&P dovrebbe arrivare a 980 e il Nasdaq a sfiorare i 1500, poi, chissà, tornerò più ottimista.
Potete investire il 30% del capitalein bond australiani che rendono il 7/8% l'investimento è a proiettato su un ritorno due anni,.Ovvio che confido molto sulla ebolezza dell'euro.
La prima (inflazione) è già in corso da tempo: roba subdola, strisciante, da ortaggi con prezzi capestro, mercati generali, robetta da commercianti avidi con gli euro che vengono ormai omologati alle lire (fatti fuori i tre zeri finali).E poi c'è un'inflazione più palese ma non dichiarata: l'obsolescenza delle tecnologie, i chips che vanno fuori produzione di semestre in semestre, i pc che vanno CAMBIATI (non riparati) al morire di ogni singolo componente.Infine c'è il contesto deflattivo delle materie prime, alla fonte, sui prezzi di approvvigionamento: il CRB è sempre lì, sono mesi che rimane lì, 200/210/200, dipende dalle oscillazioni del Nymex ("aumentate le riserve, o voi Europei": ricordi? Il monito di Bush ad inizio agosto e via con l'acquisto dei futures). Qualcosa incide anche l'oro, il resto piange.L'idea, a parer mio, è quella di creare recessione a balzelli, double dip, triple dip e così via: limitare l'accumulazione di materie prime, si fa un trimestre giù e uno su, si fa salire un pochinoooo (ma solo un petit peu) il prezzo di quello che non si ha e poi lo si rimanda giù (ha voglia Zibordi ad arrovellarsi sul prezzo del "rame anticipatore").Se le materie prime restano basse di costo, si stampa denaro e che il petrolio salga pure. Benedetto da Bush, figlio di petroliere e dalla Halliburton del suo amichetto. $$$$$ già vedo i loro occhi sui guadagni delle vendite delle scorte per l'inverno.
E poi dicono che Ellroy romanzava... Bah!
invece sono aumentati, te lo dice uno che fa la spesa al supermarket.
La benzina in termini reali +7/10%
il da riscaldamento gas +5%
non pariamo di luce e accessori.
Frutta&ortaggi.
Carne.
Ma.
Crollano i prezzi dei voli intercontinentali.Vanno ai minimi i prezzi dei modem esterni.L'Istat fa la media et voilà, il prezzo è giusto.In realtà se vuoi monitorare l'inflazione conviene guardare ai prezzi alla produzione: quelli sono in aperta deflazione.
Ma, ti ripeto, per me resta l'equivoco.
Gran parte delle commodities sono a prezzi da straccio - lascia perdere gli ultimi giorni, si sconta una recessione futura e quindi si fa principio di accumulazione, come da manuale.Il CRB index è attorno ai 220 punti (quindi un po' più di quanto indicavo prima). Siamo al'incirca ai livelli di marzo 2001, quelli del "grande inganno" (la recessione non c'è, ricordi?).Ma.
Se sovrapponi il grafico del crude a quello del CRB ottieni più o meno la stessa sequenza. Morale: forse i pesi sono distribuiti in modo da favorire l'oil - e da far sì che quest'ultimo condizioni pesantemente l'indice.Ad ogni buon conto, tranne che pe Corn, Cocoa, ualcosa dell'energia (ma non sembra così brillante oltre al petrolio) e un po' di toro incerto sui preziosi, non vedo granchè, anzi.Per cui le mie perplessità rimangono tali e qual
>>La cultura italiana, politica, letteraria o filosofica o economica in particolare ha sempre ragionato così visto che i suoi ingredienti principali in questo secolo sono di matrice cattolica, comunista e fascista<<
Francamente non capisco questo accanirsi contro la "cultura".
E soprattutto non capisco la banalizzazione che compendia questo tipo di tirate e che tende ad omologare (sempre) quello che si dice con quello che si è detto (e non si è realizzato) prima.
>>Se uno legge un poco di storia scopre che è praticamente dagli anni 30 che a livello di intellettuali in europa si è pensa a una crisi generale di tutto il sistema.
Anche chi non fa il professore o l'intellettuale di professione, se solo legge abbastanza assorbe la cultura del proprio tempo che è più o meno questa ed è in contraddizione con il meccanismo dei mercati finanziari e della tecnologia che avanza sempre<<
Cosa significa?
Alla fine dell'800 la tecnologia era il trasporto ferroviario: fallirono gran parte delle imprese del settore, ne seguì un bel mercato orso, il sistema - certamente - tracollò e poi si ristrutturò - certamente su nuove basi.
Ah, dimenticavo. Ci fu anche una guerra.
Negli anni '30 del XX° secolo, in conseguenza di un forte processo di innovazione industriale, arrivò una crisi durissima - finanziaria - che gettò sul lastrico milioni di persone, con disoccupazione ai multipli del multipli. Altro formidabile mercato orso, il sistema tracollò, poi si ristrutturò su nuove basi. Si inventò l'economia keynesiana, tanto per dirne una.
Ci fu anche una guerra.
Alla fine del secolo XX° un'ulteriore forte processo di innovazione tecnologica ha generato più o meno effetti omologhi a quelli della crisi degli anni '30, con conseguente forte caduta di valori finanziari e reali. Il sistema traballa, ancora non è crollato, forse reggerà, forse no.
Dovremmo chiudere gli occhi? Non c'è mica bisogno di dotte letture, basta dare un'occhiata ai grafici.
Il sistema è CERTAMENTE malato, molto malato perchè altrimenti non staremmo da due anni a discutere su ogni rimbalzo e ad intepretarlo come fosse (finalmente...) un cambiamento vero di trend.
Poichè non vedo gente illuminata all'orizzonte che apra la strada a nuove soluzioni sul piano economico (qualcuno pensa ancora che personaggi come Tremonti possano riuscirci?), credo che non sia monopolio di cattolici, fascisti e comunisti sperare e pregare di non dover aggiungere che alla fine...
... ci fu anche una guerra.
Magari se risolvessimo il nodo strutturale, che in fondo è rappresentato dalla perversa concatenazione tra banche -> risparmio privato -> imprese decotte; la smettessimo perciò di sprecare i soldi della gente per ri-finanziarie aziende morte e senza futuro come la Fiat (ed altre) solo perchè le banche sono troppo esposte per farle fallire e pensassimo a qualcosa d'altro ed impiegassimo i soldi del risparmio privato e pubblico per qualche altra intrapresa... magari eviteremmo la guerra (tipica via di uscita dalle crisi da sovraproduzione manifatturiera).
Mi piacerebbe vedere, per esempio, qualche governo spendere soldi per la bonifica delle terre, per operazioni di smaltimento rifiuti, o per il controllo in genere sul territorio piuttosto che per appalti costosissimi e inutili.
Altrimenti dovremo rassegnarci a raccogliere i resti delle città sepolte dalle piene dei fiumi e quant'altro.
Senza essere necessariamente nè cattolico, nè fascista, nè comunista