Romania

Mieli: “In Romania elezioni annullate solo perché rischiava di vincere il ‘nemico’. E i liberali non dicono nulla. A questo punto spero che prevalga il filorusso Georgescu”​

 
In Romania, infatti, sta sorgendo la più grande base Nato d’Europa. Più grande di quella di Ramstein in Germania. E quando investi così tanto sul tuo futuro, certamente non lasci nulla al caso. Certo, puoi sparare idiozie sul tuo disimpegno Nato per far felice il bovaro dell’Oklahoma, ma, alla fine, sai che non accadrà mai. E poi, il fatto che la Russia abbia abbandonato la Siria senza sparare nemmeno un petardo, impone un prezzo da pagare. L’Ucraina, appunto. Perché per quanto gli stessi media che oggi festeggiano il ritorno della democrazia in Siria vi abbiano raccontato che la Russia stesse per fallire, stante il crollo del rublo, lo stesso è passato da 113 a 99 nel cambio sul dollaro. In quattro giorni. Tradotto, la Cina è pronta con gli swaps. Gli stessi di cui ha beneficiato per due estati di fila la Turchia sull’orlo del collasso inflattivo. E che adesso, invece, probabilmente farà cassa di valuta estera ricattando a prezzo triplo l’Europa, pena farla invadere da clandestini provenienti dal suo protettorato siriano.
 

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