Impregilo (IPG) Romiti, Savona e tutti gli altri.La grande ammucchiata...

ricpast

Sono un tipo serio
Vedo che qui non è molto seguito l'argomento...
detengo abbastanza bond e alcune azioni quindi mi piacerebbe,se siete interessati, a seguire e commentare con me la saga.....

Impregilo:Trattativa Quasi Ferma, Venerdi' Patto Gemina/Ansa
(ANSA) - MILANO, 9 FEB - Si va avanti nel cercare una soluzione gradita a tutte le parti per portare Impregilo (Milano: IPGI.MI - notizie - bacheca) fuori dalle difficoltà, ma anche la riunione di oggi tra l' azienda e le banche non sembra aver portato novità sostanziali. Svolto tra le 17 e le 20, all' incontro tecnico, tenuto a Milano nella sede del San Paolo Imi (Milano: SPI.MI - notizie - bacheca) , erano presenti rappresentanti del sistema bancario più esposto nell' azienda (Intesa (Milano: BIN.MI - notizie - bacheca) , Capitalia (Milano: CPTA.MI - notizie) , San Paolo e Unicredit) e gli estensori del piano su cui gli istituti di credito stanno riflettendo, quello proposto dalla Poli & Associati.
A quanto si è appreso si è trattato di una riunione interlocutoria, quindi. Ma d' altra parte, fa osservare una fonte finanziaria vicina al summit, nessuno aveva pensato che potesse trattarsi di un incontro risolutivo.
Troppe, ancora, le divergenze. Da una parte l' azienda che ha proposto già da tempo attraverso Gemina (Milano: GEMI.MI - notizie - bacheca) di mettere sul piatto 250 milioni di euro, emissioni obbligazionarie e un aumento di capitale, dall' altra le banche cui questo non basta. Perplessità cui i Romiti hanno risposto dicendosi pronti a gettare nella mischia ulteriori risorse, asset più o meno strategici e redditizi come le concessionarie sudamericane, le aziende Fidia (Milano: FDA.MI - notizie - bacheca) e Fisia. O anche di accettare nuovi soci, purché si tratti di Condotte, azienda con cui Impregilo opera in partnership da tempo.
Il problema, però, appare complesso da risolvere. In primo luogo perché il secondo azionista, Mediobanca (Milano: MDBI.MI - notizie - bacheca) , gradirebbe l' ingresso nel capitale di Marcellino Gavio. Inoltre, perché le banche, al di là di tutto, non appaiono poi così coese come normale in questi casi. Ciascuna propone alcune soluzioni per uscire dalla crisi. Ed altri punti - si apprende - sono stati proposti oggi. Ma se gli istituti di credito hanno divergenze di vedute su come fare per trarre fuori d' impaccio Impregilo, i tempi per chiudere sono destinati ad allungarsi.
Ed è proprio quanto di più l' azienda teme. Infatti, con in portafoglio grandi opere in tutto il mondo così come in Italia per diversi miliardi di euro, Impregilo non può permettersi impasse. Tutti i lavori devono procedere e gestione e ordinaria amministrazione andare avanti. Una situazione non facile, tanto più che continua ad avvicinarsi il periodo di maggio-giugno in cui l' azienda è chiamata a sborsare 450 milioni di euro per la scadenza dei bond.
Intanto, a quanto si apprende, Impregilo ha deciso di tenere un cda ogni settimana allo scopo di informare continuamente i consiglieri sulla situazione evitando così il circolare di informazioni parziali. Più nell' immediato, per venerdì è stata fissata una riunione del patto di sindacato di Gemina nella speranza di fornire un ulteriore contributo di chiarezza che possa sciogliere i dubbi di alcune banche.(ANSA).
 
Impregilo

Da ex dipendente ( meno male :p ) posso solo dirti di tirarti fuori al piu presto.

Meglio.
Fino a che rimarranno i Romiti ad amministrarla è meglio scappare.
Hanno fatto scappare i cervelloni che portavano avanti quei cantieri del quale si parla nell'articolo, ora sono rimasti degli amministrativi che non possono competere contro la fame di soldi e di bilanci della casa madre.
( questa è naturalmente un analisi molto grossolana ma spiega credo la situazione ).

Dove sono andati i capoccioni ex Impregilo? All' Astaldi!

E guarda un po` che ti fà l'Astaldi? il titolo sale, fanno i cantieri, li finiscono, fanno soldi e si aggiudicano altri lavori;
questo piace a chi ha i soldi e compra le azioni.

Cosi, per concludere, se le banche riusciranno a mettere su Gavio potrà forse riprendersi, il titolo avrà in altra impennata e sarà l'occasione buona per uscire e con i soldi rimasti dalla perdita ( spero per te che la perdita sia bassa ) andare a speculare con qualcos'altro di meglio, anche Tiscali se vuoi.

Auguri.

P.S. per gli amministrativi del sito.
Se scrivendo quanto sopra correte il rischio di qualche persecuzione cancellate pure il messagio altrimenti speriamo lo leggano e che ci pensino un po su.
 
Anzitutto: sono un amministrativo e lavoro in una società di ingegneria che fa applati all'estero.Turn-key project per intenderci anche se il ns lavoro è praticamente di esclusivo contracting.

:-D :-D
Quindi piano con gli "amministrativi"!!!
....ah, sti ingegneri!!!Chissà poi perchè ci scrivono le barzelette.... :lol: :lol:

Comunque con IPG sono già in forte gain.
Potrei uscire già ora con un ottimo risultato.
Ma vorrei portare a scadenza i bond in tranquillità....
E magari vedere l'azione almeno a 0,45...

chiedo troppo.
Per l'azione credo di si.
Per i bond sono personalmente + tranquillo.
 
ricpast ha scritto:
Anzitutto: sono un amministrativo e lavoro in una società di ingegneria che fa applati all'estero.Turn-key project per intenderci anche se il ns lavoro è praticamente di esclusivo contracting.

:-D :-D
Quindi piano con gli "amministrativi"!!!
....ah, sti ingegneri!!!Chissà poi perchè ci scrivono le barzelette.... :lol: :lol:

Comunque con IPG sono già in forte gain.
Potrei uscire già ora con un ottimo risultato.
Ma vorrei portare a scadenza i bond in tranquillità....
E magari vedere l'azione almeno a 0,45...

chiedo troppo.
Per l'azione credo di si.
Per i bond sono personalmente + tranquillo.



Ciao, nessun problema con gli amministrativi, anche loro fanno il loro lavoro e cercano di farlo al meglio.
Il discorso diventa lungo e complesso con implicazioni anche umane che non si trovano nel vocabolario comune ai signori Romiti ( per quanto danno a vedere ).
Ritornando al discorso tecnico sono felice che tu sia entrato sul titolo nel momento giusto, sai bene che c'è della gente che ne piange.
Provo a postare un grafico.
Sembra che, avendo colmato il gap dal minimo di Nov. al min. d'Ago.
ora ne rimane appena al di sopra.
Credo che tu sia in grado di fare l'analisi ma continuando il mio commento posso dire che fino a che rimane sopra la linea oriz. Rossa puo andare a colmare il prossimo lasso fino al targhet successivo a circa 0,43 e poi e poi e poi ecc. ecc., sarà già un altra puntata.
Per quanto riguarda Fibonacci ho tracciato le linee dal massimo del 22 Nov. al minimo del 24 Nov. ( grande Gap aperto ). come vedi il titolo viaggia tra a,382 e 0,618 ( livelli di Fibonacci ).
Per Gann e Celeron il Main Trend è ancora in discesa.
Insomma credo tu ti possa accontentare dello 0,44 e poi stop loss strettissimi ( opp. Take Prof. ).
Ciao e buon gain

:)



1108068867ipg10022005.jpg
 
Mi faccio i complimenti da solo.

Sono riuscito per la prima volta a mettere un grafico in un mio post ed a sbilamciarmi in un commento.

Che te ne pare?
 
Bene ottimo!
Ottima analisi.....sono uno straneofita dell'analisi tecnica e il mio interesse su impregilo è recentissimo (dalla visita della GdF per intenderci), passionale e......molto basato sulle notize dai vari palazzi.
 
Venerdì 11 Febbraio 2005, 20:16


Impregilo:Banche Vogliono Nuovo Socio,Si Sonda Condotte

(ANSA) - MILANO, 11 FEB - La richiesta di un nuovo socio industriale forte che entri in Impregilo sarebbe stata in pratica formalizzata oggi alla società dalle banche nel corso del cda e durante il patto di sindacato della controllante Gemina. Altrimenti gli istituti di credito - Capitalia, Intesa, Unicredit e San Paolo Imi - non sarebbero più disposti a mettere mano al portafogli. Intanto il gruppo rischia una crisi finanziaria e ha già delle difficoltà nella gestione ordinaria. Questo, secondo quanto si apprende, sarebbe quanto è emerso oggi nel corso dell' incontro del patto, dove erano presenti rappresentanti delle banche a alcuni esponenti di primo piano degli istituto di credito, come il condirettore generale di Mediobanca Renato Pagliaro.
Nessun aiuto, quindi, finché gli stessi Romiti non accetteranno l' ingresso di un socio industriale. Non ba a risolvere la crisi, secondo gli istituti di credito, quanto la famiglia si è detta disposta a mettere sul piatto: i 250 milioni annunciati, la disponibilità a cedere alcune importanti concessioni ed asset come Fisia e Fidia cui invece Piazzetta Cuccia - secondo azionista di Gemina - non vorrebbe rinunciare ritenendole redditizie. Una posizione, questa, su cui Mediobanca, che avrebbe invece chiesto ai Romiti di rinunciare a partecipazioni meno redditizie ma forse più pesanti come ad esempio l' 1% restante di Rcs, sembra essere riuscita a portare oggi anche gli altri istituti di credito.
Il punto, a quanto si apprende, è che occorre fare in fretta. C' è il problema dell' ordinaria gestione dell' azienda per il quale sta spendendo pressioni anche il governo che non ha alcuna intenzione di veder ritardare lavori di grandi opere pubbliche in portafoglio all' azienda. Ma anche la sempre più prossima la scadenza dei bond a maggio e giugno per un ammontare di 450 milioni. Il piano presentato per il riassetto del gruppo, che ha visto impegnati la Poli e Associati e che punta in primo luogo a dismissioni, all' emissione di obbligazioni e ad un aumento di capitale, non soddisfa ancora le banche che chiedono l' ingresso di un potente socio industriale, anche se questo potrebbe significare un passo indietro della famiglia Romiti. Ma mentre questi hanno di fatto detto no all'ingresso di Marcellino Gavio che si era proposto, migliore gradimento avrebbero espresso per la società romana Condotte. D'altra parte, con quest'ultima Impregilo lavora in partnership da anni e potrebbe rivelarsi quindi la soluzione più indolore.
Peraltro, la stessa Impregilo ha affidato a Lazard il ruolo di advisor per cercare una soluzione industriale, mentre Poli & Associati procedono nel confronto con finanziario. Lazard è da giorni attiva sul suo fronte, e contatti sarebbero già in corso con Efibanca, advisor abituale di Condotte.
Intanto, nonostante le difficoltà, la Borsa sembra continuare a credere che una soluzione arriverà presto. Infatti anche oggi Gemina è salita a Piazza Affari dell' 8,3% con scambi molto sostenuti, chiudendo sopra quota un euro a 1,07. Meno intensa ma ugualmente in rialzo ha chiuso Impregilo, salendo dell' 1,37% a 0,41 euro.(ANSA).
 
La gran capriola di Impregilo a metà tra salvataggio e rilancio
Pesa il rimborso del prestito tra maggio e giugno. Ma Abaxbank assicura: il titolo vale 0,52 euro. E prende piede l’ipotesi dell’aumento da 600 milioni

di Camilla Conti - 12-02-2005

Impregilo è ancora nella bufera, ma per gli addetti ai lavori il titolo vale più degli 0,40 euro ai quali è scambiato in Borsa. Travolta dall’inchiesta giudiziaria, la società non è riuscita a chiudere l’aumento di capitale da 400 milioni. Ora le banche creditrici (Sanpaolo, Intesa, Unicredito e Capitalia) stanno trattando a oltranza con gli advisor della famiglia Romiti per rimborsare i due bond da 550 milioni ed evitare il default. Eppure a Piazza Affari il titolo non perde un colpo: anzi, nell’ultimo mese ha recuperato il 7,3% riportandosi ai livelli del giugno 2004, quando a tenere banco erano le assegnazioni delle commesse sulle grandi opere. Insomma, il mercato scommette sul salvataggio del gruppo, a prescindere dall’ingresso di nuovi soci nel capitale. Quale il motivo? Al di là dei problemi dell’azionista di controllo e del forte squilibrio finanziario, la società è giudicata industrialmente appetibile. Lo confermano i dati dell’ultima semestrale chiusa con un utile netto salito da 8,3 a 31,8 milioni. Poco prima che scoppiasse la bufera giudiziaria, Impregilo aveva comunicato agli analisti alcuni obiettivi del piano aziendale 2004-2006, tra cui l’incremento del valore della produzione (1.344 milioni al 30 giugno 2004) fra il 6% e il 7 per cento. «Quello che manca a Impregilo - spiega Gabriele Parini di Abax Bank - è il tempo per trovare una soluzione e rimborsare i bond che scadono fra maggio e giugno. Il mercato non può prescindere dall’esito dell’aumento di capitale e dal rifinanziamento del bond. Detto questo però, se si svalutano i 296 milioni di crediti concessi alla controllata Imprepar si potrebbe ragionevolmente parlare di un valore di Impregilo intorno a 0,52 euro con un upside interessante rispetto ai prezzi attuali, che ruotano attorno a 0,40 euro. E una volta ottenuto il via libera al rifinanziamento del debito e alle dismissioni, il valore aumenterebbe ancora». Finché la situazione resta sospesa, però, sarà difficile vedere movimenti decisivi in Borsa. «Anche i fondi stranieri - continua l’analista - restano alla finestra e preferiscono orientarsi verso altri titoli del settore come Astaldi». Molti operatori hanno sospeso il giudizio sul titolo in attesa di comunicazioni ufficiali sull’esito delle trattative fra i Romiti e le banche. «Aspettiamo il piano ufficiale - spiega un analista di un’importante sim milanese - ma per noi l’enterprise value di Impregilo al netto del debito è fra 1.400 e 1.500 milioni con un valore dell’equity di 400-500 milioni. E se la società riuscirà a ripagare i due bond in scadenza a primavera, il nostro target si aggirerà su 0,60-0,65 euro». Il titolo tiene anche perché ci sono ragioni istituzionali che portano il mercato a scommettere sul salvataggio della società: il primo general contractor italiano può del resto contare su un portafoglio ordini di 15,7 miliardi tra concessioni e grandi opere, che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello del Paese. Dall’Alta Velocità sulla Milano-Torino al Passante di Mestre, fino alla gara per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, dove Impregilo è una delle società favorite. Risultato: se la barca dovesse affondare, il premier Silvio Berlusconi dovrebbe fare i conti con inevitabili ritardi nella tabella di marcia delle grandi opere. Non solo. Insieme a Palazzo Chigi, anche le banche hanno interesse a evitare un crac che nella sua massima accezione equivale a 8,5 miliardi. A tanto ammonterebbe infatti l’esposizione del gruppo qualora l’attività dovesse paralizzarsi: ai debiti del gruppo (3,4 miliardi al 30 giugno 2004) si aggiungerebbero anche le fidejussioni sul portafoglio ordini, altri 5,1 miliardi.
Si capisce così perché, dopo il suggerimento di replicare il modello Gim (azzerare il rischio d’Opa riconoscendo lo stato di crisi e il via libera a un piano di ristrutturazione del debito del gruppo che passa di mano), all’orizzonte si è profilata la soluzione opposta: aumentare la contendibilità della società con un’operazione sul mercato, ovvero un aumento di capitale abbinato a un bond convertibile per complessivi 600 milioni da varare entro marzo. Come dire: se qualcuno è davvero interessato al futuro di Impregilo, si faccia avanti. Pagando il giusto prezzo per una società che - almeno dal punto di vista industriale - non ha nulla da invidiare ai più importanti gruppi internazionali.
 

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