Rubrica botanica "Pollice Nero". Inaugurazione.

Argema

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Cari lettori,
ho deciso, dopo lunga meditazione, di mettere la mia profonda conoscenza in questo campo a vostra disposizione, creando una bella rubrica di botanica di cui so esserci un sentito bisogno. :up:
In questa rubrica vi darò dei preziosi consigli, e vi illustrerò delle strategie che non troverete da nessuna altra parte.
E ce n'è motivo. :-o

Cominciamo allora questo nuovo importante appuntamento con un annoso problema: le piante grasse.
Queste erbacce, che infestano i nostri balconi, frutto di un cacchietto colto per strada dicendo "poverino, ora lo metto in terra e chissà..".
Quel chissà, peggio della gramigna, si è trasformato ben presto in una coltivazione di spine pungicosissime.
E poi vogliamo dirlo? Sono grasse, lo dice la parola. E grasso non è bello, no no. :nono:
Tronfie delle loro spine e delle loro rotondità stanno lì senza che uno possa far nulla lì intorno senza beccarsi una dolorosa puntura.
E senza menzionare poi il fatto che vostra moglie ha la regolare abitudine di chiedervi di togliere le erbacce intorno alla "piccina". :rolleyes:

Ora è venuto il momento di render loro pan per focaccia.
Dal momento che sono difficili da estirpare, perchè non si riesce nemmeno ad avvicinarsi a loro, utilizzeremo un metodo efficace quanto astuto e subdolo.
A settembre, quando arrivano i primi freddi dovrete bagnare regolarmente con grandi quantità di acqua e fertilizzante, meglio se con tanto azoto.
Le combinazioni migliori sono la TNT 6-9-12, dove all'azoto è stata sostituita la nitroglicerina per una maggiore efficacia.
Vedrete ben presto la vostra pianta grassa assumere un pallore innaturale, e cominciare ad afflosciarsi. :V
In poco tempo, e senza troppa fatica, l'odiato riccio biologico si ridurrà ad un ammasso informe verde giallognolo che potrete facilmente buttare nella spazzatura.

E se vostra moglie, a cui la pianta grassa piaceva, e sì perchè tocca dire che alle donne piace regolarmente quel che a noi fa strabuzzare gli occhi, chiederà "ma come mai? era così bella, con quelle spine cosi lunghe..", voi potrete sempre dare la colpa all'acqua troppo ricca di cloro :rolleyes: :grinangel:
 
Re: Rubrica botanica "Pollice Nero". Inaugurazione

Argema ha scritto:
Cari lettori,
ho deciso, dopo lunga meditazione, di mettere la mia profonda conoscenza in questo campo a vostra disposizione, creando una bella rubrica di botanica di cui so esserci un sentito bisogno. :up:
In questa rubrica vi darò dei preziosi consigli, e vi illustrerò delle strategie che non troverete da nessuna altra parte.
E ce n'è motivo. :-o
Cominciamo allora questo importante appuntamento con un annoso problema: le piante grasse.
Queste erbacce, che infestano i nostri balconi, frutto di un cacchietto colto per strada dicendo "poverino, ora lo metto in terra e chissà..".
Quel chissà, peggio della gramigna, si è trasformato ben presto in una coltivazione di spine pungicosissime.
E poi vogliamo dirlo? Sono grasse, lo dice la parola. E grasso non è bello, no no. :nono:
Tronfie delle loro spine e delle loro rotondità stanno lì senza che uno possa far nulla lì intorno senza beccarsi una dolorosa puntura.
E senza menzionare poi il fatto che vostra moglie ha la regolare abitudine di chiedervi di togliere le erbacce intorno alla "piccina".

Ora è venuto il momento di render loro pan per focaccia.
Dal momento che sono difficili da estirpare, perchè non si riesce nemmeno ad avvicinarsi a loro, utilizzeremo un metodo efficace quanto astuto e subdolo.
A settembre, quando arrivano i primi freddi dovrete bagnare regolarmente con grandi quantità di acqua e fertilizzante, meglio se con tanto azoto.
Le combinazioni migliori sono la TNT 6-9-12, dove all'azoto è stata sostituita la nitroglicerina per una maggiore efficacia.
Vedrete ben presto la vostra pianta grassa assumere un pallore innaturale, e cominciare ad afflosciarsi.
In poco tempo, e senza troppa fatica, l'odiato riccio biologico si ridurrà ad un ammasso informe verde giallognolo che potrete facilmente buttare nella spazzatura.
E se vostra moglie, a cui la pianta grassa piaceva, e sì perchè tocca dire che alle donne piace regolarmente quel che a noi fa strabuzzare gli occhi, chiederà "ma come mai? era così bella, con quelle spine cosi lunghe..", voi potrete sempre dare la colpa all'acqua troppo ricca di cloro :rolleyes:


il Lato Oscuro del grande Argema :cool:
 
Tut tut, questa è una rubrica seria :-o
Anzi, sono sorpreso che ci siano così pochi interventi. :cry: Forse pensano che i miei consigli siano troppi difficili da attuare. O magari hanno paura di non trovare la nitroglicerina.
Forse dovrei aprire una rubrica parallela su come creare certe sostanze tra i fornelli di casa
:rolleyes:
 
Argema ha scritto:
Tut tut, questa è una rubrica seria :-o
Anzi, sono sorpreso che ci siano così pochi interventi. :cry: Forse pensano che i miei consigli siano troppi difficili da attuare. O magari hanno paura di non trovare la nitroglicerina.
Forse dovrei aprire una rubrica parallela su come creare certe sostanze tra i fornelli di casa
:rolleyes:

non complichiamoci la vita....
credo che regolari innaffiature con acqua e sale sia già sufficiente
 
Ottimo, vedo che cominciano a fioccare i primi suggerimenti degli amici ascoltatori. :V
Grazie f4f, lo metterò il tuo sistema nel mio prossimo libro.

E noto anche che la concorrenza pasticciona, che non ha nemmeno fatto gli auguri per la prima comunione delle buddleie, comincia a temere questa rubrica.
:-o
 
Presto ci sarà il secondo, imperdibile, appuntamento con questa rubrica. :V
L'articolo si chiamerà: "come ti coltivo la maria insieme alla patata". :rolleyes: E non fate i maliziosi, questa è tutta botanica. :daisy:

Comunque se volete che parli di qualche argomento specifico chiedetelo pure qui :-o
 

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