salta il piano di salvataggio auto in america.. prepararsi con l'ombrello

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
Auto, Senato Usa boccia gli aiuti
Male le borse in Asia, Tokyo -5,56%
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WASHINGTON - Il Senato americano non è riuscito a trovare un compromesso per votare il piano di salvataggio (fino a 15 miliardi di dollari) delle industrie automobilistiche. Lo ha annunciato in nottata il leader della maggioranza democratica Harry Reid. Il mancato accordo ha fatto precipitare le borse asiatiche, e fa temere una nuova giornata nera per l'Europa.

"Non siamo riusciti a tagliare il traguardo", ha dichiarato Reid dopo lunghe ore passate a negoziare e compiere pressioni su un nocciolo duro di senatori repubblicani che rifiutano di salvare con fondi pubblici i tre colossi dell'auto, General Motors, Chrysler e Ford. "Potremmo passare tutta la notte, venerdì, sabato e domenica e non ci riusciremmo", ha ammesso Reid, aggiungendo: "Ora ho paura a guardare Wall Street" oggi. Il piano era stato adottato mercoledì sera a larga maggioranza dalla Camera, ma al Senato sono emersi troppi punti di disaccordo, ed è stato bocciato con 52 voti contrari e 35 a favore.

I negoziati tra democratici, favorevoli, e repubblicani, contrari, si sono arenati infatti sulla pretesa dei secondi di parificare i salari dei dipendenti del comparto Usa a quelli pagati dai concorrenti stranieri; le trattative, cui hanno partecipato anche rappresentanti dei sindacati di categoria, sono fallite in extremis, quando sembrava che potessero andare a buon fine, e conseguentemente ha avuto esito negativo la successiva votazione in sede procedurale: giunta anch'essa, stando alle indiscrezioni circolanti negli ambienti parlamentari di Washington, a pochi voti dai sessanta necessari per il via libera al provvedimento.


La palla è immediatamente rimbalzata alla Casa Bianca, che, con un comunicato, ha dichiarato: "E' deludente che il congresso ha mancato di agire questa notte. Pensiamo che il provvedimento che abbiamo negoziato costituiva un'opportunità di usare fondi appropriati per i costruttori automobilistici e era la migliore possibilità di evitare una bancarotta mentre assicurava i fondi dei contribuenti solo a aziende i cui azionisti erano pronti a prendere difficili decisioni per ridare redditività".

Si avvicina, quindi, lo spettro del fallimento per i big dell'auto. Chrysler, ha detto in un'intervista il vice-presidente Tim La Sorda, ha in cassa denaro sufficiente a far fronte ai pagamenti fino al 1 gennaio, poi avrà problemi a pagare le fatture. Anche General Motors ha avvertito che per la società il collasso è prossimo se non arrivano gli aiuti pubblici e dopo gennaio potrebbe avviare le procedure per il fallimento. Va leggermente meglio per Ford, ma la situazione è critica.

La Borsa di Tokyo è sprofondata dopo la bocciatura del Senato americano al piano di salvataggio delle 'Big Three' dell'auto, terminando la seduta con un passivo del 5,56%. L'indice Nikkei è sceso a 8.235,87 punti, 484,68 in meno della chiusura di ieri, trascinato al ribasso dalle forti perdite dei principali costruttori di auto nipponici. A scontare il no al piano Usa sono in particolare Toyota (-9,77%), Honda (-12,84%) e Nissan (-11,2%). Continua anche il ribasso nella Borsa di Hong Kong, che ha perso oltre il 6,9%.

(12 dicembre 2008)
 
Saipem è stata promossa percui unico titolo x andare long sicuri,è il migliore del listino...
Short/put sull'indice e long su saipem
cosi si fanno gain sicuriiiiiiiiiiiiiiiii
 

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