Salviamo l'agricoltura sarda, e non solo sarda

Sharnin 2

Forumer storico
Vi fwd questo appello che mi è arrivato

SCIOPERO DELLA FAME IN SARDEGNA
dimostriamo solidarietà alle 5000 aziende sarde che stanno per essere vendute all'asta

dal 2 ottobre è in corso presso il comune di Decimoputzu in Sardegna, uno SCIOPERO DELLA FAME contro la messa all'asta di circa 5000 piccole e medie aziende agricole sarde.

Data la complessità della vicenda, cerco di riassumervela invitandovi poi ad approfondire e seguire i dettagli attraverso i link che indicherò:

In seguito a mal gestione di normative e contro contro normative, con intrecci tra normative regionali, statali e europee (l'una in coflitto con l'altra), circa 5000 aziende agricole di medie e piccole dimensioni in sardegna si sono ritrovate improvvisamente con un carico di more da pagare su finanziamenti ricevuti negli anni dall'88 a oggi. Tali more, aggiunte ai numerosi mutui già ottenuti in passato grazie ad agevolazioni statali e regionali, ma ritenuti non leciti da normative europee, hanno fatto tracollare nel fallimento le circa 5000 aziende in questione obbligandole a interrompere le attività produttive (rendendo impossibile quindi a sua volta anche il pagamento dei mutui in corso). In seguito al tracollo, alla non assolvenza dei pagamenti e quindi alla registrazione nel registro protestati dei singoli agricoltori, è stata disposta da parte delle banche la VENDITA ALL'ASTA di tutte le aziende e di tutti i terreni (nonchè delle proprietà personali dei singoli agricoltori) con immediato arrivo di multinazionali e grossi produttori alimentari pronti all'acquisto (e allo sfruttamento come ben sappiamo).

Ora una delegazione del comitato dei contadini e dei pastori esecutivi (Si tratta di Anna Maria Bonaria (46 anni) e Giulio Simbola (54 anni) agricoltori ad UTA, Omero Baire (51 anni) agricoltore a Capoterra e Giorgio Matta (63 anni) produttore di Serramanna) ha iniziato dall'altroieri uno sciopero della fame che a tutt'oggi continua, per spronare stato e regione a trovare un rimedio alla deriva della quasi totale produzione agricola della Sardegna.

IO MI SENTO DI APPOGGIARE LA QUESTIONE, mi rifiuto che l'attività agricola di un'intera regione italiana, tradizionalmente sana e di alta qualità, rappresentativa di noi tutti e che fornisce una grande fetta della produzione agricola italiana venga messa nelle mani delle banche. Mi rifiuto che il patrimonio storico, sociale e culturale di un'intera regione venga messo a repentaglio per un "errore" nella gestione magheggiante di finanziamenti e controleggi delle leggi.

Immagino per un attimo di affacciarmi alla finestra e scoprire che tutta la vallata intorno a me, gli uliveti, i campi e gli orti, siamo diventati improvvisamente di "proprietà" di una multinazionale e invece di un prodotto sano ne escano merendine confezionate o patatine fritte in carta stagnola colorata.

Mi rifiuto!

Il Comitato contadini e pastori esecutivi ci scrive:

"Vi chiediamo di inviare una lettera al presidente della Regione Sardegna (Soru) per appoggiare le richieste del Comitato.
Per leggere e inviare la lettera andate alla pagina http://www.soccorsoco... compilate il modulo e inviatelo. Arriverà nella sala consiliare del Comune di Decimoputzu dove il comitato di lotta è in presidio. Lo consegneremo a Soru.
Inviate anche, se potete, messaggi di solidarietà ai contadini in lotta, alla mail: [email protected]

Vi giro il comunicato/appello dei contadini:

Da martedì 2 Ottobre siamo in sciopero della fame

La società e la politica abbiano il coraggio di affrontare la più grande emergenza nazionale dopo la crisi della PARMALAT

BLOCCO DELLE ASTE SUBITO:

GOVERNO E REGIONE CONCORDINO LA MISURA SULLA FINANZIARIA

e affrontino la più grave crisi agricola italiana dopo quella della Parmalat


Assemini (CA), 29.09.07 - Si è tenuta questa mattina la riunione del comitato di lotta degli esecutati presso la sede del Soccorso Contadino ad Assemini. La riunione ha valutato la situazione anche in relazione della riunione che una delegazione ha avuto insieme all'esecutivo nazionale di Altragricoltura ed alla struttura nazionale del Soccorso Contadino a Roma il 27 scorso con il Sottosegretario alle Politiche Agricole Dott. Stefano Boco. In quella riunione è stata valutata concordemente l'urgenza di un percorso e sollecitata l'apertura di un tavolo che veda insieme regione, governo nazionale e soggetti finanziari istituzionali.
Il comitato ha espresso una grande preoccupazione perchè, mentre la situazione degli agricoltori e dei pastori (e con loro dei braccianti) sardi si fa sempre più insostenibile, sembra, ancora una volta, calare una cortina di silenzio sui gravissimi effetti del disastro indotto dalla legge regionale 44/88 e sue modifiche dichiarata illegale dall'Unione Europea.
Non c'è più tempo di analisi e rinvii, occorre intervenire subito perchè alle oltre cinquemila aziende sarde colpite dai provvedimenti di vendita all'asta venga offerta una possibilità di futuro.
Il governo nazionale e la giunta regionale, concordino immediatamente una misura sulla finanziaria per bloccare le vendite e aprano un tavolo di confronto sul destino dell'agricoltura sarda per trovare soluzioni ormai non più rinviabili alla crisi finanziaria indotta dagli errori di programmazione e gestione consumati nei decenni scorsi.
Fino a quando questo non avverrà il Comitato si mobilita a partire da martedì prossimo dando avvio con uno sciopero della fame ad una serie di iniziative che proseguiranno fino a quando non avremo le certezze del blocco delle aste e dell'apertura di un percorso di soluzione della crisi.
Questo gesto estremo, che mette in gioco ed a rischio la nostra salute e la nostra stessa vita, è solo il primo per un percorso che non esclude alcuna opzione alla nostra iniziativa.
IL NOSTRO OBIETTIVO E' DI RICONQUISTARE IL FUTURO PER NOI E PER TUTTI I CITTADINI SARDI
Il comitato ha inviato una lettera alle istituzioni sarde che alleghiamo, con l'invito ad un incontro da tenere giovedì 4 Ottobre.
Invitiamo tutti, già ora, alla conferenza stampa che terremo martedì 2 Ottobre alle ore 12 presso la sala consigliare del Comune di Decimoputzu.
Facciamo appello a tutte le realtà contadine, ai movimenti ed ai cittadini perchè sostengano la nostra lotta e si battano con noi contro la morte delle aziende contadine in tutt'Italia, per un cibo sano e garantito.
BASTA VENDITA ALL'ASTA DELLE AZIENDE, E' L'ORA DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE"

http://beppegrillo.meetup.com/54/boards/view/viewthread?thread=3623210
 
ALTRAGRICOLTURA FORO CONTADINO
Esecutivo nazionale

MINACCE DI MORTE A RICCARDO PIRAS!
CE L’HANNO CON TUTTI NOI MA NON RIUSCIRANNO A FERMARCI

Oggi pomeriggio è arrivata a casa di Riccardo Piras, dell’esecutivo nazionale di Altragricoltura, coordinatore regionale sardo e portavoce del Comitato di lotta dei contadini e pastori sardi esecutati, una lettera anonima scritta con un pennarello dal contenuto inequivocabile; il disegno di una bara e una scritta: ti spareremo a fucilate nella schiena e ti faremo saltare l’azienda con le bombe.
Gravissima ed esplicita la provocazione che viene nel mezzo di una lotta dura in corso in Sardegna e che ha l’obiettivo di salvare oltre cinquemila aziende sarde dalle vendite all’asta in corso.

Nei giorni scorsi avevamo dovuto registrare l’incendio di parte dell’azienda di Omero, uno dei cinque contadini in sciopero della fame, oggi le minacce di morte a Riccardo.

Sappiamo che in questo grande business che si sta consumando sulla pelle dei contadini sono coinvolti in molti. Diversi interessi si coltivano dietro la vendita delle aziende ed a molti converrebbe che su questa vicenda non si aprissero i riflettori.

Ci sono in ballo i 700 milioni di Euro che chiedono le banche agli agricoltori sardi, ci sono gli interessi dei tanti speculatori che cercano di comprare le aziende spesso per  alimentare la speculazione edilizia lungo le coste o in aree di investimenti turistici.

Speculazioni possibili nel silenzio e nell’ombra ma non con una denuncia forte all’opinione pubblica nazionale.

Così, probabilmente, sarebbe meglio per molti che nell’indifferenza e nel silenzio si consumi la vicenda dell’applicazione di una legge regionale i cui effetti disastrosi devono pagare solo i contadini sardi.

E, invece, la mobilitazione di questi giorni sta sollevando il velo, sta portando nella coscienza dei cittadini italiani un disastro sociale ed una profondissima ingiustizia.

Riccardo e gli altri stanno avendo la solidarietà di tanti ma, anche, pestando i piedi a qualcuno.

Così arriva la minaccia di morte nella sua casa a rompere la serenità non solo di Riccardo ma anche di Cenza, Carlo e Stefano nella speranza, evidentemente, che la mobilitazione si fermi.

Non solo non si fermerà ma, in queste ore, si sta allargando. Oggi il consiglio provinciale aperto a Carbonia, domani l’incontro con i sindaci del Cagliaritano nel Comune occupato di Decimoputzu, con i comitati che si stanno costituendo su base comunale e, da dopodomani, la mobilitazione e lo sciopero della fame a Roma con gli incontri alla Camera ed al Senato.

GIU' LE MANI DALLE AZIENDE SARDE
GIU' LE MANI DALLE LOTTE  CONTADINE

VI CHIEDIAMO, ANCORA UNA VOLTA DI INTENSIFICARE LE MAIL A SORU E DI MANDARE MESSAGGI DI SOLIDARIETA’ A RICCARDO ED AGLI ALTRI CONTADINI IN LOTTA

Gianni Fabbris – coordinatore di Altragricoltura
Tano Malannino - Presidente

http://www.soccorsocontadino.eu/
 

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