Salvini in realta' non voleva far un c.! tutta una farsa strumentale

vuoi forse dire è stato salvato da Mattarella?
ma proprio su Savona dovevano appigliarsi? chi l'ha avuto come docente lo stima... eppoi è certo che è un europeista ... non talebano... nel senso che è critico in alcuni punti ed è stufo che l'Italia faccia sempre da capro espiatorio.

Per esempio...
nel 2011 quando Obama disse che l'Europa doveva cominciare il QE la Merkel si mise a piangere perchè voleva ridurre Italia sotto il controllo della troika ma il presidente USA si rifiutò dicendo che non voleva macchiarsi le mani del sangue degli italiani

le lacrime cmque intenerìrono Obama
si accordarono di far fuori prima Berlusconi e solo dopo sarebbe partito il QE
cosa che è successa

Ora l'Italia non vuole più pagare per i giochi di potere dei krukki ... e allora che stanno studiando i mangiapatate?
quello di tornare al Marco.
e vogliono modificare i trattati per avere questa possibilità
 
03 giugno 2018
"L'immigrazione è un tema complicato. Rimandare a casa i migranti non è così semplice. Devono essere rimandati nei Paesi di origine, non di provenienza. Con la Tunisia è facile, non con la Libia. Consiglierei prudenza, prima di dire 'ne rimandiamo a casa 100mila'". Roberto Maroni sa di cosa sta parlando e in un'intervista a Repubblica l'ex ministro dell'Interno invia una serie di consigli al suo successore, e compagno di partito, Matteo Salvini.

Chi siede al Viminale, osserva tra l'altro, "non deve fare grandi annunci e fare troppo il politico", motivo per cui, spiega, al neo ministro "ho posto il problema dell'opportunità di fare il ministro e, insieme, il segretario federale della Lega", visto che stare alla guida dell'Interno "vuol dire stare in ufficio dalle 9 del mattino alle 21 di sera".
E soprattutto visto che "quel rango richiede una riservatezza che altri ruoli non richiedono", poiché il ministro dell'Interno "è il responsabile unico della sicurezza nazionale, non può mettersi a fare proclami tutti i giorni, cosa che invece farà Di Maio".

Meglio sarebbe stato tornare a votare, visto che "Di Maio ha già fatto pesare che ci sono dieci ministri loro e solo sei della Lega". "Temo - ragiona Maroni - che questo governo sia complicato da gestire e, soprattutto, che prevalgano temi cari ai 5 Stelle e non alla Lega. Non faccio il tifo perché fallisca - chiarisce - e non partecipo alle chiamate alle armi, voglio che Salvini vinca la scommessa ma ho delle riserve. Il reddito di cittadinanza rende più poveri e nega la dignità alle persone".
- See more at: Maroni a Salvini: "Attenzione ai proclami, consiglio prudenza"


Maroni (Lega). Salvini ha sbagliato ad allearsi con Di Maio. Era meglio tornare alle urne - Agenpress
 
03 giugno 2018
Le parole del neo ministro dell'Interno, Matteo Salvini sui migranti, stanno creando numerose polemiche.
I rimpatri "furono un punto dirimente della campagna elettorale del centrodestra nel 2001. Finì con la più grande sanatoria della storia: circa 600mila clandestini divennero regolari - attacca l'ex ministro dell'Interno, Marco Minniti - più o meno lo stesso numero delle persone che ora si vorrebbero espellere".

Minniti non dice che finirà necessariamente nello stesso modo, ma "nessuna espulsione è possibile senza una rete di rapporti internazionali. Affinché ci sia un Paese che espelle, ci deve essere un Paese che riaccoglie. Questa rete di rapporti non esiste".

Martina: Salvini spieghi come affronterà regole di Dublino "Il ministro Salvini più che fare ancora propaganda spieghi come a Bruxelles intende muoversi anche a proposito della riforma del regolamento di Dublino". Così il segretario reggente del Partito Democratico, Maurizio Martina. "Difenderà la ricollocazione obbligatoria dei richiedenti anche di fronte al governo ungherese di Orban oppure no? Vediamo se vengono prima gli interessi del nostro paese o quelli del populismo di governo che nulla vorrebbe cambiare", aggiunge Martina.
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Gelida accoglienza
 
1 giugno 2018

Tra tanti compromessi e rinunce da parte di Matteo Salvini, è significativa la scelta di ripiegare su Giovanni Tria come ministro dell'Economia. Dimostra bene come il leader della Lega intenda "usare questo governo", spiega Augusto Minzolini in un retroscena su il Giornale.
Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nell'incontro al Quirinale, ha chiesto a Mattarella: "Non varrebbe la pena coinvolgere nel governo l'intero centrodestra? La maggioranza sarebbe sicuramente più stabile". E la risposta di Sergio Mattarella è stata: "L'ho suggerito a Salvini ma non ne ho saputo più niente".

Insomma, secondo Minzolini, "la verità è che a Salvini lo schema giallo-verde sta bene: con il governo vuole attrarre verso la Lega tutti i mondi del centrodestra, vuole fagocitare tutto ciò che ruota attorno a Forza Italia e a Fratelli D'Italia. La nomina di Tria risponde solo a questa logica. Poi, ci saranno le nomine che il governo dovrà fare".

Ergo, davvero non è importante che il ministro dell'Economia "abbia qualche riserva sul contratto» che dovrebbe attuare. In fondo non ha partecipato neppure alla sua stesura, a differenza di Savona. Semmai, è arruolare un'altra intelligenza nello schema di governo". E' una questione di potere. Su questa si incontreranno o scontreranno Salvini e Luigi Di Maio e i vari populismi "i lepenisti, i podemos, i Varoufakis del momento. Il collante è una sorta di neodoroteismo alla Rumor". Ma attenzione, avverte Minzolini: "Basterà? L' esperienza di Matteo Renzi ha dimostrato di no".

Minzolini spietato: perché Matteo Salvini ha perso. Rivela il momento decisivo: quando Mattarella...
 

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