San Paolo Imi : Opa?

Fernando'S

Forumer storico
news di oggi :
Il gioco dell'Opa conquista anche SanPaolo (31/03/2005 8.46.32)

Il gioco dell'Opa va di moda a piazza Affari. E la prossima "fashion victim" secondo indiscrezioni di stampa potrebbe essere SanPaolo Imi. Il mercato, stando alle voci, si aspetta che a muovere sullo scacchiere bancario italiano sia il Santander, prima banca spagnola per capitalizzazione, reduce dall'acquisizione della britannica Abbey National e socio del SanPaolo Imi con una quota dell'8,6%, vincolato in un patto di sindacato che controlla il 24,23%, cui partecipano le tre fondazioni azioniste. Come per incanto torna alla memoria l'incontro avvenuto lo scorso autunno tra Emilio Botin, presidente del Santander, e il governatore di Banca d'Italia, Antonio Fazio. Un appuntamento che potrebbe essere stato messo in agenda per tastare il terreno. Botin non ha mai nascosto l'interesse per l'Italia, ma preferisce per ora restare alla finestra. E intanto il mercato mormora
 
SanPaolo ancora in corsa, la speculazione le spiana la strada
(31/03/2005 9.50.22)

Un'altra seduta sotto i riflettori sembra profilarsi per SanPaolo Imi. Il titolo dell'istituto torinese mette a segno un rialzo dell'1,05%, scambiando a quota 11,97 euro. L'azione stamattina ha bucato sull'onda della speculazione la soglia dei 12 euro. Voci di corridoio di piazza Affari sono tornate a supporre che tra il Santandar e SPI possa succedere "qualcosa". Il mercato mormora che a muovere sullo scacchiere bancario italiano potrebbe essere molto presto la prima banca spagnola per capitalizzazione, reduce dall'acquisizione della britannica Abbey National e guarda caso già socio del SanPaolo Imi con una quota dell'8,6%. Come per incanto torna alla memoria l'incontro avvenuto lo scorso autunno tra Emilio Botin, presidente del Santander, e il governatore di Banca d'Italia, Antonio Fazio. Un appuntamento, che potrebbe essere stato messo in agenda per tastare il terreno. Botin non ha mai nascosto l'interesse per l'Italia, ma preferisce per ora restare alla finestra.
 
A me piace...andare a vedere.
Correntista delS.Paolo da 40 anni.
:)
Non trovo geniali
le loro mosse.
Anzi..
Quello che ho visto io...
sportelli cambiati..dirigenti...pure.

Io sono una persona che ha un conto in banca da quando l'ho aperto.
40 anni.

Il direttore era come il tuo confessore.
Per questo era importante.
Perchè sapeva di te ed era, se eri perbene, il tuo garante.
L'ultimo direttore mi ha chiamato a casa per salutarmi.

Non vado quasi mai lì, in quella filialuccia
che, comunque è stata la mia banca .
Vado solo al Bancomat..
ma

comunque

sempre


..è il vostro amico Fiorello La Guardia che dice...resistitiamo
:)
 
altra news:
Ifil acquista 1.54 del capitale ordinario di San Paolo IMI (fol/75111)
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IFIL S.p.A. ha acquisito una quota pari all'1,54% del capitale ordinario di
Sanpaolo IMI (pari all'1,22% del capitale sociale) per un investimento
complessivo di circa ? 263 milioni.
L'operazione è stata realizzata tramite acquisti di titoli sul mercato, previa
consultazione con la Presidenza di Sanpaolo IMI e con il gradimento della stessa,
ad un prezzo unitario medio al netto delle commissioni di ? 11,59.
A seguito dell'investimento, la partecipazione di IFIL in Sanpaolo IMI cresce dal
3,77% al 4,99% del capitale sociale e dal 4,77% al 6,3% del capitale ordinario.
 
si vocifera anche di Barclays su Unicredit.....letto ieri su Mediavideo che riportava una notizia del sole
 
.....................spystocks....

SanPaolo in evidenza, la mossa degli Agnelli getta benzina sul fuoco
(01/04/2005 15.37.54)

SanPaolo Imi in evidenza sull'S&P. Il titolo dell'istituto torinese mette a segno un rialzo dell'1,56%, scambiando a quota 12,27 euro. Il risiko bancario non risparmia nessuna. Sulla banca torinese c'è un motivo in più per speculare oggi: la mossa di Ifil, dicono gli operatori. Con la vendita della Rinascente nelle casse dell'Ifil sono affluiti nuovi capitali. Che la finanziaria degli Agnelli doveva impiegare al meglio. La Rinascente fruttava infatti ogni anno buoni dividendi. Non è così liscio in realtà. L'investimento di Ifil rappresenta un novità importante. Gli Agnelli tornano ad avere un ruolo non secondario nel mondo bancario. Con questa operazione raggiungono infatti il 4,99% del capitale totale, vale a dire la stessa quota che avevano nel 1997 e che si era successivamente diluita per effetto delle incorporazioni di altre banche che si sono sussiguite nel tempo. Lecito pensare che il rinnovato impegni degli Agnelli si prefigga obiettivi più vasti. Per chi avesse memoria corta ricordiamo che SanPaolo Imi ha fallito il tentativo di fusione con Dexia recentemente. Bnl non sembra essere un'opzione, hanno detto ieri a Torino. Nuove alleanze potrebbe essere all'orizzonte. E gli Agnelli non vogliono perdersi la partita. Nemmeno gli investitori.
 

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