Sarà dura risolvere questa crisi

  • Creatore Discussione Creatore Discussione fedemart
  • Data di Inizio Data di Inizio

fedemart

Guest
questa crisi non è cosi' facile da risolvere e non basta una sforbiciata dei tassi.
E' una crisi finanziaria profonda che sta colpendo per adesso duramente la popolazione americana e il loro tenore di vita al di sopra dei loro mezzi.
Tagliare 1% i tassi non si risolve niente sul breve termine, la gente è piena di debiti che non possono pagare e le banche naturalmente vedono aprirsi nuove voragini.
Per risolvere questa crisi, che sarà lunga, si dovrà agire modificando il circolo vizioso e deleterio dell'accesso al credito americano.
Non si può drogare l'economia alimentando i consumi con i debiti e i soldi che non esistono.
Sono arrivati a questo punto, ora dovranno fare retromarcia.
 
eutsche Bank stila la lista delle 25 azioni a prova di rallentamento

Finanzaonline.com - 21.1.08/15:56

Come mettono in evidenza gli esperti di Deutsche Bank in un report odierno, l'incertezza sul futuro dell'economia globale resta elevata. E oggi, ci sarebbe da aggiungere, in questo "lunedì nero" per le Borse internazionali, questa sensazione è più forte che mai. Ecco perché gli esperti della banca d'affari tedesca hanno deciso di tracciare due scenari distinti: uno caratterizzato da una crescita rallentata per i Paesi occidentali ma da una continua e solida crescita per i mercati emergenti; l'altro in cui invece l'economia di entrambe le aree subirà una bella battuta di arresto e in cui dunque l'economia mondiale procederà verso un forte rallentamento generalizzato, con i mercati azionari che dovranno scendere ulteriormente. Gli analisti di Deutsche Bank hanno così pensato di fare la lista della spesa, elencando quelle azioni che hanno le potenzialità per performare positivamente in entrambi gli scenari. Si tratta di 25 nomi, tutti bollati dalla casa d'affari con rating "buy". Eccoli, in ordine alfabetico: Accor, Bae Systems, Bayer, Bg Group, Deutsche Post, Imperial Tobacco, Lafarge, Lloyds, Metro Group, Reckitt Benckiser, Reed Elsevier, Renault, Roche Holding, Seadrill Limited, Shire, Siemens, Smith & Nephew, Stagecoach, Suez, Syngenta, Tullow oil, United Utilities, Vedanta Resources, Vodafone Group e Zurich financial services.
 
fedemart ha scritto:
questa crisi non è cosi' facile da risolvere e non basta una sforbiciata dei tassi.
E' una crisi finanziaria profonda che sta colpendo per adesso duramente la popolazione americana e il loro tenore di vita al di sopra dei loro mezzi.
Tagliare 1% i tassi non si risolve niente sul breve termine, la gente è piena di debiti che non possono pagare e le banche naturalmente vedono aprirsi nuove voragini.
Per risolvere questa crisi, che sarà lunga, si dovrà agire modificando il circolo vizioso e deleterio dell'accesso al credito americano.
Non si può drogare l'economia alimentando i consumi con i debiti e i soldi che non esistono.
Sono arrivati a questo punto, ora dovranno fare retromarcia.


E' questo il guaio, così è difficile proseguire senza che ci sia una battuta d'arresto ad un certo punto, e forse il punto è giunto, e non penso che finirà in una bolla di sapone, come ad agosto pensavo che era solo la punta dell'iceberg...

Per chi non sa shortare o tradare sullo stretto forse è meglio aspettare, non è stagione per cassettisti,
anche dopo la bolla del 2000 i mercati scesero ancora parecchio tempo prima di risalire...
 
venti di recessione spazzano ancora i mercati: per operatori il peggio non è alle spalle



Da Bombay a Sidney, da Parigi a Hong Kong i venti di una recessione Usa stanno spazzando forte i listini di tutto il mondo anche questa mattina. Ieri in Europa sono andati in fumo 437 miliardi di euro. Solo l'America, la grande imputata, non è salita sulla graticola: Wall Street si è salvata dal pantano grazie alla festività del Martin Luther King, ma oggi il destino l'attende al varco. Alcuni dealer dicono che non si ricordavano un lunedì così nero dalla giornata dell'undici settembre. Nonostante la drammatica cadute delle Borse molti operatori sono convinti che il peggio debba ancora arrivare. Teun Draaisma, strategist dell'azionario europeo alla Morgan Stanley sostiene che il punto minimo non sia ancora stato toccato. Le preoccupazioni di assistere a nuove svalutazioni da parte delle banche e declassamenti dei rating di bond assicuratori sono elementi di disturbo.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto