Tra i nomi che sono stati fatti, mi piace la Gabanelli, ma la vedo poco adatta, sempre per via della scarsa esperienza come costituzionalista; e poi sono convinta che per fare buona politica servano dei buoni politici. Gente con una specifica formazione politica. Che poi tra i politici, di gente che possa definirsi "buona" ce ne sia pochissima, siamo tutti d'accordo.
Allora, mi piacerebbe la Bonino.
Mi piacerebbe perché sarebbe un nome "di rottura" in un certo senso. Una donna, già primo, grandissimo elemento di novità.
E non solo: è una radicale, con tutto quello che significa.