Pino ci ha mentito
È tutto finito e non riusciamo a darci pace, noi giovani folli che in Pino Maniaci avevamo visto uno spiraglio di luce in questa terra maledetta.
Non riusciamo a darci pace che anche questa volta sia andata a finire così.
E pensare che noi in Pino ci credevamo veramente, una sala “Borsellino” colma di gente ci aveva creduto veramente, milioni di telespettatori incollati allo schermo in prima serata dalla Rai alla Mediaset ci credevano veramente, un autobus pieno della meglio gioventù partito da San Cataldo per andarlo a trovare in redazione ci aveva creduto veramente. Tutti ci credevamo.
Noi lo abbiamo guardato negli occhi a Pino Maniaci e, in quegli occhi che si riempivano di lacrime raccontando l’uccisione dei tanto amati cani, mai nessuno avrebbe colto una così vile e ignobile menzogna rivelatasi inconfutabile dalle intercettazioni.
Avevamo riposto in lui le nostre speranze. Vedevamo in lui l’esempio di una Sicilia che vuol cambiare e che non ha paura di denunciare e con lui ci abbiamo messo la faccia. Eravamo orgogliosi di averlo incontrato, di averlo conosciuto, di essere stati nella sua redazione che sembrava il santuario dell’antimafia, tappezzata di poster di Falcone, di Borsellino, di Pippo Fava piena di riconoscimenti, medaglie e coppe.
Ci ha mentito Pino e come il peggio mafiosetto ha utilizzato ”l’essere temuto” come arma per estorcere denaro e favori. Ma peggio ancora ha giocato con le speranze dei giovani ai quali lui mandava sempre messaggi positivi di impegno e dedizione, ai quali lui chiedeva appoggio e sostegno. Ha preso a sberle le nostre convinzioni e per un attimo abbiamo smesso di crederci e chissà quanti come noi.
Ma anche questa volta troveremo il modo di rimettere a posto i pezzi, imparare la lezione e ricominciare da capo trovando sempre qualcosa di buono in cui sperare, mettendoci sempre la faccia con dignità e onestà.
In attesa del giudizio della magistratura nella quale confidiamo, un pensiero va a tutti i ragazzi di Telejato, a tutti quelli che in quel progetto ci hanno creduto a tutti quelli che come noi ci hanno sbattuto la faccia ma che come noi troveranno il modo per ripartire con più grinta e convinzione di prima. Continuare a lavorare per vincere e non per darla vinta.