Buongiorno ragazzi, come va ?
Non toccatevi le palle. Ho fatto un test di assenza per un mese ed i risultati sono stati positivi, molto positivi.
Comincio con questo :
«Io sono la mamma non il genitore uno. Capito sindaco #Pisapia?».
Il rifiuto a subire l'ultimo attacco della rivoluzione «arancione» alla famiglia è diventato un virus inarrestabile che contagia il web.
La ribellione via social media all'arroganza di un Comune che per iscrivere i figli a scuola chiede la rinuncia a chiamarsi padre e madre.
Almeno sui moduli di un'amministrazione che ha più a cuore la deroga che la norma.
E che magari l'8 marzo festeggerà la donna, dopo averle tolto il diritto a essere mamma.
E, invece, la difesa del proprio essere mamma piace. A destra, ma anche a sinistra come dimostrano le migliaia di «mi piace», le tantissime condivisioni e il dilagare nei blog che hanno moltiplicato un gesto semplice e grande che ha sfondato la diga dell'ipocrisia.
Ancor più prezioso perché inaspettatamente trasversale in giorni in cui le barriere dell'ideologia sono sempre più invalicabili e la divisione dei campi è sempre più cattiva.
Ma è bastato l'orgoglio di una mamma per battere la politica che divide.
«Non credevo proprio. Io ho fatto la mia fotina, pensavo di raccogliere solo un po' di mi piace dei soliti amici», spiega La Bianchi che così ha logato il suo profilo Facebook.
«Cosa ho provato? Un grande fastidio. Prima ho cancellato quel genitore 1, poi ho scritto mamma e fatto la foto».
In realtà lei è Barbara Bianchi, mamma poco più che quarantenne di due gemelli di otto anni che dal web si è scoperto fa crescere da sola dopo il tramonto del matrimonio. «Lo scriva pure».
Sono cose delicate, non sempre è il caso di raccontarle.
«Non c'è problema, vivo questa situazione con orgoglio».
Così come con orgoglio ha reagito allo sfregio di essere definita burocraticamente «genitore 1» anziché mamma.
Quel ruolo così difficile, da interpretare con fatica ogni giorno. Anzi ogni ora del giorno.
Troppo per buttarlo via firmando un modulo della scuola pensato da amministratore dissennati.
W le mamme. W i papà.