SE UNO SMETTE Di BERE,FUMARE E FARE L'AMORE,NON E'CHE VIVE PIU'A LUNGO.... (2 lettori)

ERRY

ASTA LA FAIGA SEMPRE
mi sembra che l'apertura degli ospedali dipenda dalle regioni.
no
dipende dal fatto che se non ti fanno aspettare un anno
non potrebbero costringerti ad andare o privatamente o convenzionate
lo sfruttamento dei macchinari pubblici e' fatto al 20% rispetto agli altri
 

silpla2000

che bello il yo yo
no
dipende dal fatto che se non ti fanno aspettare un anno
non potrebbero costringerti ad andare o privatamente o convenzionate
lo sfruttamento dei macchinari pubblici e' fatto al 20% rispetto agli altri
e dopo aperto il dottore si fa le visite nell'ospedale facendosi pagare in nero come dimostrato ieri da striscia la notizia ora io mi domando e dico sto dottore quelli di striscia sanno chi è perchè non si procede subito al licenziamanto e risarcimento dei danni come in ogni paese civile:wall::wall::wall:
E Tremonti dice: in questa crisi è come essere in un videogioco
 

ERRY

ASTA LA FAIGA SEMPRE
...che gli andassero in medicine quei soldi.....
guarda che il tanto osannato veronesi
che si prodiga in opere di beneficenza
e' lo stesso che poi vende le chemio a 200k a 700k a dose
questa non e' beneficenza
questo strunz mette la sua faccia per se stesso
 

PILU

STATE SERENI
siamo sempre alle solite ... la crescita finanziata sempre dal debito .. sai che affare ..


(ASCA-AFP) - Parigi, 26 mag - La crescita mondiale per quest'anno dovrebbe attestarsi al 4,75%. Lo stima l'Ocse nel rapporto di primavera denominato ''Economic outlook'', alzando le precedenti previsioni. L'organizzazione internazionale lancia pero' un avvertimento sulla crisi debito, in particolare nell'Eurozona, che costituisce un pericolo. L'Ocse lancia inoltre l'allarme sulla crescita impetuosa nei paesi emergenti che potrebbe anch'essa rappresentare un rischio per lo sbilanciamento globale. I 30 paesi industrializzati membri dell'Ocse, quest'anno, dovrebbero far registrare una crescita del 2,70% e circa il 2,80 nel 2011, in miglioramento rispetto al 2,50% stimato nel novembre scorso. L'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo avverte inoltre che gli squilibri mondiali, tra le cause della crisi economica in atto, potrebbero ripresentarsi ancora. ''La crescita e' in atto nell'area Ocse - si legge nel rapporto dell'organizzazione con base a Parigi - con differenti velocita' nelle diverse regioni del mondo e a un ritmo maggiore rispetto a quanto previsto nel precedente rapporto''. Ma avverte l'Ocse ''i rischi per la ripresa globale potrebbero essere piu' alti ora a causa della velocita' e della magnitudine degli apporti di capitale nei paesi emergenti e l'instabilita' dei mercati del debito sovrani''.
 

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