MS A-P exJ <.MIAPJ0000PUS> 420,67 -0,38 416,54
HONG KONG 20.830,20 +0,09 21.872,50
SINGAPORE 2.910,04 -1,16 2.897,62
TAIWAN 7.930,77 -0,27 8.188,11
SEOUL 1.718,75 -0,14 1.682,77
SHANGHAI COMP 2.837,526 -1,15 3.277,14
SYDNEY 4.737,100 -1,01 4.870,64
INDIA 17.379,77 -0,04 17.464,81
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MILANO, 4 maggio (Reuters) - Le principali piazze dell'area Asia-Pacifico tendono a viaggiare in territorio negativo, dove ancora pesa la decisione di politica restrittiva della Cina di domenica e persistono i dubbi sull'incertezza del salvataggio della Grecia, nonostante i buoni dati macro arrivati ieri dagli Usa, visti come segno di consolidamento dell'economia.
"Il sentimento dovrebbe continuare ad essere positivo oggi, ma i mercati continueranno a essere preoccupati di quanto la Grecia si meriti gli aiuti e questo problema non si risolverà", ha detto Dariusz Kowalczy, capo investment strategist per SJS Markets.
Domenica la banca centrale cinese ha annunciato che innalzerà la quota di riserve che le banche devono lasciare come deposito di 50 punti base, mossa che punta a drenare liquidità e a contenere l'inflazione.
In Australia la banca centrale ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base al 4,5%.
Intorno alle 8,30 italiane, l'indice MSCI delle Borse asiatiche <.MIAPJ0000PUS>, che esclude Tokyo, perde lo 0,38%. La borsa giapponese è chiusa.
HONG KONG avanza dello 0,09% appena. Da un lato hanno pesato i titoli legati al settore immobiliare, che scontano il drenaggio di liquidità, controbilanciati da un rimbalzo delle banche dopo le perdite di ieri e dal settore retail.
SHANGHAI perde l'1,15%, trascinata giù dai finanziari. Le perdite secondo gli analisti però sono limitate dal fatto che la mossa restrittiva della banca centrale potrebbe implicare che un rialzo dei tassi di interesse non sia imminente.
TAIWAN perde lo 0,27% grazie all'andamento dei titoli tecnologici. Aumentano infatti gli acquisti dei consumatori di laptop, cellulari e televisori al plasma, tutti beni legati alla produzione di chip, schermi e computer, forte nel paese.
A SYDNEY, in calo dell'1,01%, continua la discesa dei minerari per il secondo giorno consecutivo per la prospettiva di un aumento delle tasse sul settore, alla quale si è aggiunta le decisione di alzare i tassi di interesse.