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Lunedi 26 Aprile, 8 e 1/2, la 7
Palombelli: I giornalisti che attaccano Vespa sono invidiosi o cos'altro?
Vespa: La vita mi ha insegnato che chiunque mi abbia fatto del male, alla fine non ne ha tratto beneficio. Uno di questi è morto.
Palombelli: Vespa nel 1992, in piena bufera tangentopoli, (sentendosi disorientato, senza padrone, ndr) ebbe a dire che il suo editore di riferimento era la DC (in quella situazione necessitava che qualcuno gli desse una dritta, ndr).
Oggi lo direbbe?
Vespa: L'editore di riferimento della Rai oggi è Silvio Berlusconi.
Tralasciamo per un attimo la gravità della dichiarazione del popolare collaboratore a contratto della Rai, che peraltro non provocherà alcun terremoto, anche se smentisce lo stesso Berlusconi che sostiene di non avere influenza non solo nella Rai ma neppure in Mediaset (!), vorrei solo farvi notare come sono cambiati i tempi.
Nella cosiddetta I Repubblica l'editore di riferimento era un partito di massa, popolare, radicato in tutto il territorio nazionale e comunque democratico che rappresentava il 30 e a volte il 40% degli italiani, oggi invece l'editore della Rai a detta di Vespa è un singolo uomo di nome Silvio Berlusconi in compenso però oltre a essere Capo del governo è anche Capopartito, Capoazienda, Caporale, Capotavola, Capoccione e speriamo, avviato al Capolinea.
p.s. Ieri Vespa è tornato al suo argomento preferito: la pornografia criminale.
Infatti la puntata di ieri era dedicata (non se ne può più) al delitto di Cogne, con i soliti Bruno, Martone, Palombelli e "ciuffo ribelle" alias Crepet...e via a rimestare il brodo del vaniloquio.
D'altronde nient'altro era successo il giorno prima di rilevante e interessante per l'ineffabile conduttore, solo una carica della polizia sugli operai in sciopero alla Fiat di Melfi come non si vedeva dal famoso autunno caldo dei favolosi anni sessanta.
Che cosa volete che siano le rivendicazioni miserabili di 120 euro al mese per un lavoro con turni a doppia battuta (giorno e notte alla catena di montaggio) in confronto ai cinque miliardi meno trenta lire (per non sottoporre il contratto al CDA) per due anni di cicaleccio e brodaglia rimestata del nostro conduttore? Poteva occuparsi di queste quisquilie? Che li picchino pure lui parla di Cogne o al massimo ospita senza contraddittorio il suo editore di riferimento e poi...vuoi mettere i cavoli amari del posto di lavoro con la dolcezza di un posto al sole? Mettetevi nei suoi panni...o se volete al suo posto.